A Palermo il Carpi ha pareggiato per 2-2 e ha raccolto il suo primo punto in Serie A. Dispiace che la vittoria sia sfuggita nel finale (contro l’Inter il pareggio era altrettanto vicino), ma ora i biancorossi possono riscattarsi e avranno due impegni consecutivi al Braglia contro due squadre che in questa stagione hanno aperto nuovi corsi/cicli: Fiorentina (domenica 20, ore 18:00) e Napoli (mercoledì 23, ore 20:45). Ci occuperemo della Viola, avversario che nella scorsa stagione finì al quarto posto.
RENDIMENTO – La Fiorentina ha 6 punti, frutto di 2 vittorie casalinghe: 2-0 all’esordio contro il Milan (reti di Ilicic e Marcos Alonso); e, sabato scorso, un sofferto 1-0 contro il Genoa firmato da Babacar e mantenuto nonostante l’espulsione per doppio giallo di Badelj. In mezzo c’è stata una sconfitta in rimonta per 3-1 all’Olimpico contro il Torino (ancora un gol di Marcos Alonso).
ORGANICO – Le principali cessioni principali sono state quelle del portiere brasiliano Neto (Juventus), del difensore montenegrino Savic (Atletico Madrid) e il prestito al Besiktas del mai esploso bomber tedesco Mario Gomez, oltre agli svincoli di Vargas, Pizarro (tornato in Cile al Santiago Wanderers), Aquilani (Sporting Lisbona) e Joaquín (Betis Siviglia, la sua squadra del cuore). L’egiziano Salah, dopo una lunga polemica, è tornato al Chelsea per essere girato alla Roma. Gli arrivi hanno confermato l’impronta “europea” del club: quindi ecco Astori (deludente alla Roma), il mediano spagnolo Mario Suarez (Atletico Madrid), l’ala destra polacca Błaszczykowski (prestito dal Borussia Dortmund) e la punta croata Kalinic (Dnipro). Le basi restano solide: in difesa comandano il capitano Pasqual (decima stagione in Toscana) e l’argentino Gonzalo Rodríguez (7 gol), mentre a centrocampo i fari sono il cileno Matias Fernández e lo spagnolo Borja Valero. In attacco si spera in un’annata tranquilla per Giuseppe Rossi, ma occhio anche a Ilicic, perennemente dipinto con la valigia in mano. Il futuro ha i nomi di Sepe, Gilberto (brasiliano ex Botafogo), Marcos Alonso, l’ex Modena Babacar (7 gol nel suo primo campionato in Serie A) e Bernardeschi, talento dell’Under 21 italiana che si è preso il 10 che fu di grandi idoli della Curva Fiesole come Antognoni, Roberto Baggio e Rui Costa.
ALLENATORE – Il portoghese Paulo Sousa, 45 anni, ha firmato per due anni con opzione per il terzo, prendendo il posto di Vincenzo Montella che era in carica dal 2012. Ex centrocampista in Italia di Juventus, Inter e Parma, allena dal 2008 e ha raccolto i migliori risultati in Israele col Maccabi Tel Aviv e in Svizzera col Basilea, vincendo i rispettivi campionati nel 2014 e nel 2015. Si è fatto notare soprattutto con gli elvetici, con cui aveva un contratto fino al 2017, giocando un calcio offensivo e veloce. A Firenze ha materiale su cui lavorare e migliorare, ma il fatto di voler venire in Italia conferma la sua ambizione. Solitamente alterna il 4-2-3-1 col 3-4-3, schemi che per ora vedono Kalinic o Babacar come punte centrali supportate ai lati da compagni estrosi (Bernardeschi, Ilicic e Fernández).