Sabato 10 ottobre, alle ore 21, il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera riapre i battenti con la proiezione, a ingresso gratuito, del film-noir di Ernst Lubitsch “L’uomo che ho ucciso”, (Broken lullaby, 1932), presentato e commentato dal critico cinematografico Bruno Fornara.
Il film, in bianco e nero, costituì senza dubbio una sorpresa nel periodo hollywoodiano di Lubitsch, maestro riconosciuto della commedia. L’arte narrativa del regista tedesco rimane ugualmente all’altezza, non conoscendo barriere di generi; d’altronde lo sceneggiatore Samson Raphaelson è lo stesso delle commedie brillanti.
Lubitsch era nato a Berlino nel 1892. Con film come “la principessa delle ostriche”, realizzato prima ancora di emigrare negli Stati Uniti, manifestava la propria genialità nel realizzare opere leggere con straordinario garbo e intelligenza. Giunto negli Usa, contribuì allo sviluppo di uno dei generi su cui si fondò la fortuna di Hollywood: genere particolarmente adatto agli scopi economici e sociali che ‘la fabbrica dei sogni’ si proponeva. Il film che lo ha consegnato alla storia è probabilmente “Ninotchka”, con protagonsita Greta Garbo. Morì a Los Angeles nel 1947.