Prosegue incessante in questi giorni il lavoro dei Carabinieri delle Stazioni della Bassa che stanno conducendo, con risultati positivi, una serie di controlli alle attività commerciali e imprenditoriali unitamente ai Reparti Speciali dell’Arma al fine di assicurare il rispetto delle norme sul lavoro e sulla salute.
In particolare nel corso degli ultimi controlli sono state condotte una serie di verifiche, che hanno portato a sospendere l’attività lavorativa di un laboratorio tessile gestito da cinesi a Finale Emilia, dove i Carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli dell’Ispettorato del lavoro di Modena hanno riscontrato la presenza di cinque lavoratori in nero su un totale di sei operai, tutti di nazionalità cinese. Tra questi figurava anche una donna priva di permesso di soggiorno che è stata rimpatriata. La titolare dell’attività è stata pertanto deferita all’A.G. per favoreggiamento di lavoro clandestino e multata per circa 17.000 euro per i lavoratori in nero.
Avendo superato la soglia del 20% dei dipendenti in nero rispetto a quelli in regola, l’attività è stata sospesa fino al pagamento di quanto previsto e la regolarizzazione degli operai. Il piano terra dello stabile risultava essere stato adibito a laboratorio, mentre i dipendenti dormivano in alcuni appartamenti situati al piano superiore, in condizioni igienico-sanitarie che non destavano a rilievi. L’attenzione rivolta dai Carabinieri al regolare svolgimento delle attività commerciali ed imprenditoriali è di alto livello, sia per salvaguardare la tutela dei diritti dei lavoratori sia per assicurare una regolare concorrenza del mercato, la cui violazione determina una distorsione nella presenza delle attività imprenditoriali, producendo maggiori vantaggi per quelle che operano in maniera sleale e penalizzando quelle più virtuose e rispettose delle normative vigenti.
A Mirandola invece i Carabinieri coadiuvati con il NAS di Parma si sono concentrati sui controlli dei locali aperti al pubblico proseguendo le attività già intraprese alcune settimane fa, allorquando avevano contravvenzionato un locale per la violazione delle autorizzazioni agli orari di apertura e alla mescita di bevande alcoliche, e un panificio per carenze igienico-sanitarie, dovute alla non tracciabilità delle materie prime quali farina e prosciutti usati per la produzione, risultati privi di etichettatura, date di scadenza, nonché metodi di conservazione inappropriati poiché custoditi sugli scaffali in ambienti aperti.
Nel corso delle ultime verifiche, sono stati contravvenzionati due esercizi commerciali gestiti da stranieri (uno cinese ed uno turco), ove i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di autorizzazioni sanitarie scadute e non rinnovate nonché l’omessa rintracciabilità di circa 10 kg di carne, di cui non è stato possibile accertare la provenienza o la scadenza e pertanto sono stati sequestrati. A loro carico sono state comminate sanzioni per circa 5.000 euro.