TABELLINO
CARPI-HELLAS VERONA 0-0 (Serie A 2015-2016 – 11a giornata – Andata)
CARPI (4-3-3): Benussi 6; Zaccardo 6,5, Romagnoli 6,5, Spolli 6 (56′ Bubnjic 6) Gabriel Silva 6,5; Bianco 6, Marrone 6, Lazzari 5,5 (85′ Cofie s.v.); Matos 6,5, Lasagna 6,5 (75′ Wilczek s.v.), Di Gaudio 6. A disp.: Brkic, Belec, Wallace, Letizia, Gagliolo, Pasciuti, Gino, Lollo. All.: Sannino 6.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael 8; Pisano 6, Marquez 5,5 (58′ Helander 6), Moras 6,5, Souprayen 6,5; Sala 5,5 (78′ Siligardi s.v.), Hallfredsson 6,5, Greco 5; Ionita 5 (84′ Matuzalem s.v.), Pazzini 6, Gomez 5. A disp.: Coppola, Gollini, Badan, Wink, Checchin, Zaccagni, Wszolek, Jankovic. All.: Mandorlini 6.
Arbitro: Pierpaolo Mazzoleni di Bergamo.
Ammoniti: Hallfredsson (V), Marrone (C), Romagnoli (C), Pisano (V), Moras (V).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t.; 4′ s.t.
TOP
Rafael (Hellas Verona) 8: Ha grandi meriti se l’Hellas ieri non è affossato all’ultimo posto. Nei primi dodici minuti della ripresa il Carpi assedia la trequarti ospite e mette a dura prova il brasiliano, che già trema al 47′ su una rasoiata di Matos che sfiora il primo palo. Prima è tempestivo in uscita su un tiro basso di Lasagna, contro cui fa il bis alzando sopra la traversa un potente esterno sinistro in area di rigore; infine, vola su un colpo di testa ravvicinato di Matos su corner. Concentrato anche su Gabriel Silva al 82′ quando il Carpi faticava ad affondare in avanti.
Souprayen e Pazzini (Hellas Verona) 6,5: Il terzino francese si conferma come una delle note salvabili in questo deludente avvio del Verona. Copre con sicurezza su Matos e spinge con sicurezza sulla sinistra, trovando un attento Zaccardo. Pazzini si batte su ogni pallone, ma non trova occasioni da gol buone anche per via della buona prova dei centrali biancorossi. Come sempre, usa bene il fisico per guadagnarsi punizioni. Intesa da migliorare con gli esterni offensivi.
L’attacco del Carpi 6,5: Il gol non è arrivato, ma il 4-3-3 ha dato risultati confortanti. Di Gaudio nel primo tempo ha fatto ammonire Hallfredsson e Pisano grazie alla sua velocità, mentre nella ripresa ha dato il solito aiuto in difesa ma senza vedersi molto in avanti. Matos, bravo anche da suggeritore, e il “vice-Borriello” Lasagna hanno lottato per trovare il gol ma invece hanno trovato un Rafael in pomeriggio di grazia. Da segnalare il duello tra un volenteroso Kevin e un vecchio pirata come Marquez, in alcuni momenti in crisi sugli scatti dell’ex Este. Bene anche Wilczek, subentrato a Lasagna e voglioso di fare dopo due mesi di infortunio. Da annotare un possibile fallo da rigore di Pisano su Matos al 83′. Il Carpi si è lamentato via Twitter.
La difesa del Carpi 6,5: Non usciva dal campo senza prendere gol dalla quinta giornata contro il Napoli. Benussi forse si è preso definitivamente il posto da titolare (solo una parata su Gomez nel primo tempo); sicuri i terzini Zaccardo e Gabriel Silva (più offensivo dell’ex Palermo) e concentrati i centrali Romagnoli e Spolli contro un attaccante esperto e “sporco” come Pazzini. Spolli al 16′ salva sulla linea un rimpallo fortunoso successivo a un cross di Sala dalla destra. L’argentino al 56′ esce per una botta e lascia il posto a Bubnjic, finito dietro la lavagna dopo alcune prestazioni sconcertanti.
FLOP
Gomez e Ionita (Hellas Verona) 5: L’argentino (un tiro sul primo palo ben parato da Benussi) e il moldavo non appoggiano Pazzini, costretto a fare reparto da solo. Leggermente meglio Ionista che si scambia di posizione con Sala a destra, ma la sostanza non cambia.
Lazzari (Carpi) 5,5: Perde per lentezza alcuni palloni cruciali in uscita. A volte tiene troppo la palla sulla trequarti avversaria e la passa male o in ritardo, venendo rimontato dagli avversari.
Marquez (Hellas Verona) 5,5: Non ha vita facile contro le lunghe leve di Lasagna, bravo a superarlo in velocità fino al 56′, quando Mandorlini lo toglie per far entrare il più giovane Helander. Colpito duro un paio di volte, le sue condizioni saranno da valutare. Spesso prende palla per fare il regista difensivo ma sbaglia parecchi lanci. Ha vissuto momenti migliori.
MENZIONE SPECIALE FLOP
La mira di Lasagna: Due pregi di KL15 sono l’umiltà e l’autocritica. “Ho sbagliato vari gol, spesso calcio sul portiere”, così parlò nella scorsa stagione dopo la vittoria per 2-0 contro l’Avellino, quando ancora Castori lo metteva nel quarto d’ora finale per sfruttare gli spazi in contropiede. Contro l’Hellas ha sbagliato due grosse occasioni tirando addosso a Rafael, prodigioso soprattutto al 57′ sulla seconda conclusione perché Kevin era solissimo in area di rigore dopo un errore in disimpegno della difesa veneta. Ieri era alla seconda partita da titolare dopo l’esordio a Genova contro la Sampdoria, e da allora in poi era sempre subentrato. Avrà senz’altro nuove occasioni vista l’assenza di Borriello, un Wilczek che mette minuti nelle gambe e un Mbakogu che è sempre più un incognita.