TABELLINO
GENOA-CARPI 1-2 (Serie A 2015-2016 – 14a giornata – Andata)
Reti: 8′ Figueiras (G), Borriello (C), 81′ Zaccardo (C).
CARPI (4-4-2): Belec 7; Zaccardo 7, Romagnoli 7, Gagliolo 6,5, Letizia 6,5; Pasciuti 6,5, Lollo 6,5, Cofie 6,5, Martinho 6,5 (53′ Di Gaudio 6,5); Matos 5,5 (50′ Borriello 7,5), Mbakogu 6 (75′ Lasagna 6). A disp.: Brkic, Gabriel Silva, Marrone, Lazzari, Wilczek. All.: Castori 7,5.
GENOA (3-4-3): Perin 6,5; Izzo 6,5, Burdisso 6,5, Ansaldi 6; Figueiras 5,5 (42′ De Maio s.v., 69′ Pandev 5), Costa 6,5 (60′ Ntcham 6), Rincon 6, Laxalt 6,5; Gakpé 6, Pavoletti 3, Lazovic 6,5. A disp.: Lamanna, Ujkani, Cissokho, Capel, Tachtsidis. All.: Gasperini 6.
Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina.
Ammoniti: Matos (C), Gagliolo (C), Borriello (C).
Espulsi: 6′ Pavoletti (G) per gioco violento.
Recupero: 2′ p.t.; 4′ s.t.
TOP
Borriello (Carpi) 7,5: l’ex della gara invia una sonora risposta a chi lo dava in partenza a gennaio. Forse non sarà idoneo per partire dal primo minuto in un 4-4-1-1, però ieri è subentrato con uno spirito battagliero trascinante. Come contro il Palermo, al primo tiro in porta trova il gol che vale il pareggio. Una conclusione di alta categoria. Fino a quel momento stava giocando solo il Genoa. Gestisce il pallone e sfiora il gol altre tre volte, poi all’ 81′ inventa un gran passaggio per l’inserimento trionfale di Zaccardo (gli assist vincenti sono 4). Da segnalare che quando è entrato in campo è stato applaudito dal tifo del Ferraris, e che non ha esultato per il suo terzo centro in maglia biancorossa.
Castori (all. Carpi) 7,5: partenza col 4-4-1-1 e poi tre cambi super offensivi per cercare prima il pareggio e poi la vittoria contro un Genoa in dieci che aveva spinto forte pur senza continuità e che pareva smarrito/tramortito dopo il pareggio. Ha ricevuto ottime risposte anche da quei giocatori che venivano da periodi complicati (Belec, Cofie, Pasciuti, Martinho e lo stesso Borriello), sperando di ritrovare un Mbakogu al meglio. Dopo la vittoria “ad honorem” contro il Torino dedicatagli da Sannino e dai ragazzi, si prende in prima persona i suoi primi tre punti in Serie A.
Zaccardo e la difesa del Carpi 7,5: l’unico errore del reparto è sul gol di Figueiras dove Gagliolo e Letizia ciccano un pallone sanguinoso. Zaccardo sbaglia un gol clamoroso nel primo tempo a porta spalancata dopo che Perin aveva parato una sassata a bruciapelo di Martinho. Schierato come terzino destro, si fa vedere varie volte in fase offensiva. Non avrà la frizzantezza di Letizia, però i suoi passi sono sicuri. Prima del pareggio di Borriello il Genoa cercava il 2-0 della tranquillità anche se giocava in dieci, ma il capitano non ha barcollato sui continui cross di Lazovic e Costa, ben intercettati anche da Romagnoli e Gagliolo. Monumentale l’inserimento per il 2-1 e la maniera con cui esulta sotto lo spicchio di Curva biancorossa. Prima rete col Carpi per un difensore che sta diventando sempre più leader.
Belec 7: non è impeccabile sul gol di Figueiras, forse non vede partire il pallone però in seguito chiude la porta a Gakpé sul primo palo (45′) e a Rincon (82′) che, come contro il Sassuolo, aveva cercato il jolly dalla lunga distanza. In questo caso Vid, che ha mostrato un buon dialogo coi compagni (che lo hanno difeso con notevole sicurezza), si è esibito in una parata plastica che ha conservato il 2-1 guadagnato solo qualche minuto prima. È stato criticato dopo le sconfitte contro Atalanta e Bologna, poi è sensibilmente cresciuto. Da quando è tornato Castori il titolare in porta è lui.
Perin (Genoa) 6,5: il portiere ex Pescara non passa un pomeriggio tranquillo. Alla fine del primo tempo para una botta tremenda di Martinho da due passi (sul rimpallo spreca Zaccardo), poi nel secondo tempo esce in tempo su Pasciuti (rischia di fare fallo da rigore) e su Borriello, messi in condizione di tirare per via di alcuni lisci della sua difesa, e blocca un tiro insidioso di Letizia. Sul secondo gol viene beffato in uscita disperata sul primo palo. È in ascesa, dà l’impressione di essere sicuro di sé.
Di Gaudio e Cofie (Carpi) 6,5: sempre piccante quando entra dalla panchina, specialmente quando il risultato è ancora aperto. Totò fa partire il veloce contropiede del pareggio, concretizzato con un sinistro affilato da Borriello. Duetta con Letizia e non smette di proporsi sulla sinistra. Isaac, ex di turno come Borriello, non veniva da ottime prestazioni, però ieri è stato perfetto. Tanta corsa e tanti palloni rubati senza commettere falli inutili. Come Lollo, resta diffidato ma non salterà il Milan.
Lazovic e Costa (Genoa) 6,5: il serbo sostituisce bene Perotti sulla destra e sulla sinistra, giocando per la squadra, ma l’unica pecca è ignorato Zaccardo in occasione del 2-1. L’argentino gestisce il gioco e guida il Genoa nella ricerca del raddoppio. Si spartiscono le battute dei corner, la maggior parte disinnescati dalla difesa ospite. Con un Pavoletti in più la musica poteva essere diversa.
FLOP
Pavoletti (Genoa) 3: dopo solo 6′ rifila una gomitata a Gagliolo in area di rigore e Gavillucci non esita a dargli il rosso diretto. Se era stato provocato non doveva reagire, ma per una grande sciocchezza(il Genoa non può disporre della sua torre principale, quindi gioca in dieci tutto l’incontro e se la passerà tirando cross alle colombe.
Matos (Carpi) 5,5: Martinho (seconda presenza e seconda vittoria con lui in campo dopo quella contro il Torino) cerca di trasmettergli un po’ della sua ispirazione offensiva sulla sinistra, ma l’ex Fiorentina risulta impreciso sia nei dribbling che nei cross dal fondo visto che ne sbaglia vari. Con Mbakogu non trova la giusta coordinazione nelle giocate. Al 50′ fà spazio a Borriello e lì comincia un altra partita.
Figueiras (Genoa) 5,5: il portoghese, due volte campione dell’Europa League col Siviglia, segna il gol del vantaggio rossoblù ma in fase difensiva convince molto poco. Bene su Matos, male su un Martinho apparso molto motivato e vivace soprattutto nei primi 45′.