Ieri sera il programma Sport Qui – Speciale Serie A, in onda sul canale 89 TVQui e condotto da Davide Setti, ha proposto un’intervista esclusiva al portiere titolare del Carpi, lo sloveno Vid Belec. Ecco alcune sue dichiarazioni sul bel periodo dei biancorossi (2 vittorie e 1 pareggio, Coppa Italia compresa), sulla prossima gara di Empoli e sulla sua carriera che lo ha visto giocare tra Inter, Serie B, Portogallo e Turchia, oltre che affrontare Messi in un amichevole tra Argentina e Slovenia.
Dopo tanta sofferenza, finalmente siete in un buon momento di forma e i risultati vi sorridono.
“Stiamo facendo bene, cominciano a vedersi i frutti degli allenamenti svolti durante la settimana. Siamo contenti, abbiamo raggiunto quota 10 punti ma restiamo coi piedi per terra e ora pensiamo all’Empoli”.
L’approccio contro il Milan, soprattutto nei primi venti minuti, è stato sorprendente.
“Parlavamo di questo problema durante la settimana. È stata la prima volta in cui entravamo in partita molto concentrati dal primo minuto. L’approccio è stato giusto e si è visto per come abbiamo messo in difficoltà il Milan e per il risultato finale”.
Hai messo la firma sullo 0-0 con alcune ottime parate, tra cui quelle in rapida successione all’ 85′ su Alex e Kucka.
“Ho fatto il mio dovere. Cerco sempre di aiutare la squadra e, quando ci riesco, sono molto contento. Verso la fine era certo che il Milan avrebbe fatto di tutto per vincere, ma siamo stati attenti fino all’ultimo secondo”.
A Genova è arrivata la svolta del vostro campionato?
“Penso di sì. Abbiamo compiuto un’impresa con un’ottima prestazione ad alta intensità per tutta la gara. Speriamo che sia un punto di svolta per la nostra stagione, ma dobbiamo guardare avanti e provare a fare punti contro tutti”.
Decisiva la tua parata su Rincon poco dopo il vantaggio siglato da Zaccardo.
“È stata importante quanto il lavoro di tutta la squadra“.
Come è avvenuto il tuo arrivo al Carpi?
“Avevo un altro anno di contratto con l’Inter ma abbiamo deciso di rescindere per venire al Carpi. Ho firmato nell’ultimo giorno di calciomercato. Potevo essere qui anche la stagione scorsa quando c’era Giuntoli, ma alla fine non abbiamo finalizzato il trasferimento e sono andato in Turchia”.
Come vivi la concorrenza con Brkic e Benussi?
“Non sono mai stato in una squadra con tanto equilibrio tra i pali. Noi comunque dobbiamo sempre dare il massimo durante gli allenamenti e mostrare al mister di cosa siamo capaci. Parliamo molto tra di noi, siamo amici e ci aiutiamo a vicenda. Inoltre ci aiuta un preparatore molto esperto come mister Perrone. Personalmente sono un portiere giovane, voglio lavorare e migliorare“.
Insieme ad altri tuoi compagni, sei all’esordio in Serie A.
“Sì, diciamo che un esordio come quello contro il Torino è difficile da dimenticare, anche perché fu la prima vittoria del Carpi in questa categoria. Non poteva andare meglio“.
Come hai ritrovato mister Castori?
“Il mister è sempre uguale. Mette e ci trasmette in campo tanta grinta. Vedo solo miglioramenti”.
Tornando a domenica prossima, cosa pensi dell’Empoli?
“L’Empoli sta facendo molto bene, partita dopo partita sta dimostrando che sa giocare a calcio e vincere. Andremo al Castellani per fare la nostra partita”.
Tornando agli inizi della tua carriera, prima volevi fare il tennista?
“Sì, ho giocato a tennis fino ai 12 anni, poi mi sono affacciato al calcio e al ruolo del portiere”.
Quando sei arrivato all’Inter? C’è stato in momento speciale?
“Sono arrivato all’Inter dal Maribor nel gennaio del 2006 e ho giocato un po’ con gli Allievi Nazionali e con la Primavera dove ho vinto il Torneo di Viareggio nel 2008. La tournée dell’estate 2009 negli Stati Uniti mi ha permesso di allenarmi e di conoscere tre grandi portieri come Julio Cesar, Toldo e Orlandoni. Fu un esperienza molto positiva”.
La prima squadra dove hai avuto spazio fu il Crotone.
“Il Crotone fu una tappa importante per la mia carriera perché in due stagioni di Serie B ho giocato 50 partite. Sono felice per quell’esperienza che mi fece crescere“.
Con l’Inter hai giocato tre partite di Europa League. Hai esordito a San Siro nell’agosto 2012 nel Play-off di ritorno contro il Vaslui dopo un rosso a Castellazzi e il cambio con Cassano.
“Sì, quella sera ero l’unico portiere in panchina (ride, n.d.r). Fu il mio esordio con l’Inter, una grande soddisfazione visto che ero cresciuto nel Settore Giovanile. Finì 2-2 ma in Romania avevamo vinto per 2-0“.
Poi hai militato in prestito nella Liga portoghese con l’Olhanense e in Turchia col Konyaspor. Cosa pensi di queste esperienze?
“In Portogallo c’è un buon campionato con grandi squadre che si fanno valere anche in Europa come Benfica, Porto, Sporting Lisbona e Braga. Al Konyaspor ci furono cambi a livello societario e si interruppe il rapporto”.
Con la Slovenia hai avuto un battesimo di fuoco: sconfitta per 2-0 in amichevole a La Plata contro l’Argentina di Messi.
“È stato bellissimo debuttare contro una grande Nazionale come l’Argentina che allora si stava preparando per il Mondiale in Brasile. Ho fatto alcune parate utili e il risultato fu solo un 2-0. C’erano tanti fuoriclasse in campo come Di Maria, Aguero o Messi che entrò dalla panchina e mi segnò il secondo gol”.
Ci dai un parere su tre tuoi connazionali che stanno facendo bene in A,ossia Ilicic che sta trascinando la Fiorentina, l’ex Carpi Struna e Handanovic, uno dei tuoi idoli.
“Ilicic è un ragazzo tranquillo con ottimi piedi. Con Struna ho giocato nella Slovenia Under 17 e 19 ed è un bel giocatore. Handanovic credo sia uno dei migliori portieri del Mondo”.
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