TABELLINO
EMPOLI-CARPI 3-0 (Serie A 2015-2016 – 16a giornata – Andata)
Reti: 46′ e 62′ Maccarone (E), 51′ Saponara (E).
EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski 6,5; Laurini 6,5, Tonelli 6,5, Costa 6,5, Mario Rui 7; Zielinski 7 (70′ Croce s.v.), Paredes 7,5, Buchel 7 (76′ Diousse s.v.); Saponara 8; Maccarone 7,5 (64′ Livaja 6), Pucciarelli 7. A disp.: Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Bittante, Barba, Camporese, Ronaldo, Maiello, Piu. All.: Giampaolo 7,5.
CARPI (4-4-1-1): Belec 5,5; Zaccardo 5,5, Romagnoli 4,5 (72′ Gabriel Silva s.v.), Gagliolo 5, Letizia 5; Pasciuti 5 (52′ Di Gaudio 5), Lollo 6, Cofie 5, Martinho 5 (52′ Borriello 5); Matos 4,5, Lasagna 5. A disp.: Brkic, Spolli, Marrone, Lazzari, Mbakogu. All.: Castori 5.
Arbitro: Angelo Cervellera di Taranto.
Ammoniti: Gagliolo (C), Di Gaudio (C).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 0′ p.t.; 3′ s.t.
TOP
Il “tridente” dell’Empoli 8: poche squadre in Italia giocano col trequartista, ma l’Empoli è una delle eccezioni. Saponara fa partire l’azione per il primo gol di Maccarone che cinque minuti dopo apparecchia con un per il 2-0 del giovane talento scuola Milan. Entrambi sono arrivati a quota 5 gol. I passaggi sono veloci e la difesa del Carpi, soprattutto sul vertice destro, viene tagliata con un bisturi. Pucciarelli resta “in ombra” ma non smette di correre, di cercare il pallone anche a centrocampo e di dialogare coi compagni. Big Mac, 87 gol in azzurro e 201 in carriera, esce tra gli applausi del Castellani poco dopo aver siglato il 3-0 e si batte il cuore.
Paredes (Empoli) 7,5: arrivato in prestito dalla Roma, l’argentino è il faro del centrocampo empolese. Tocca una gran quantità di palloni e fa partire gran parte delle azioni offensive, anche sui calci da fermo. Buona tecnica e senso della posizione, trova ottime risorse in Zielinski (molto movimento e super assist per il primo gol della gara) e Buchel (lotta e inventa una grande “sciavolata” per il 3-0 di Maccarone). Dopo l’abbuffata il ritmo si abbassa, ma senza permettere al Carpi di ritornare in gara.
Laurini e Mario Rui (Empoli) 7: Vincent, che è l’ex più importante della partita, ha di fronte quello che fu ed è il suo erede in biancorosso, Letizia. Non soffre molto, controlla il numero 3 di Scampia con calma e poi marca senza sbabature Di Gaudio, compagno in Lega Pro dal 2010 al 2012 di cui conosce i movimenti. Rui soffre un po’ Matos nel primo tempo (al 17′ se lo perde in uno contro uno e il brasiliano per poco non buca il primo palo), dopo attacca frequentemente sulla sinistra e mette in appresione Zaccardo. Da una sua sgroppata nasce l’azione veloce tra Zielinski e Maccarone che sblocca il match. Compito facile su Pasciuti.
Lollo (Carpi) 6: uno dei pochi a salvarsi. Combatte a centrocampo senza commettere falli che gli farebbero saltare per squalifica la Juventus. Purtroppo non trova grande supporto in Cofie e nei compagni di reparto, da Martinho a Pasciuti.
FLOP
La difesa del Carpi 4: basterebbe dire che i tre gol dell’Empoli che hanno liquidato la gara in quindici minuti della ripresa sono tutti uguali. Tocchi veloci e passaggi di prima verso la profondità per scavalcare una difesa troppo statica. A tratti sembrava di vedere giocate da Barcellona. Una giornata così negativa non capitava da Bergamo. Romagnoli aveva avuto attacchi di dissenteria in settimana e non doveva giocare. Si è visto che non stava bene e a lungo andare ha sbagliato passaggi, controlli e marcature. Anche se il risultato era compromesso, resta la disattenzione di Zaccardo sul cross tagliato di Buchel per il terzo gol empolese. Immagine che chieve per dire che non era giornata.
Matos (Carpi) 4,5: uno dei più pimpanti nel primo tempo sulla sinistra e sulla destra, però tra il 10′ e il 17′ si mangia due gol a dir poco clamorosi. Va bene che nella prima occasione ruba palla a Tonelli e Skorupski para a terra col corpo dopo un’uscita veloce, ma la seconda era troppo più ghiotta. Rui gli lascia anche il tempo di prendere la mira dentro l’area di rigore. Tiro forte che va a lato sul primo palo con gran parte della porta aperta (Skorupski avrebbe dovuto fare un volo miracoloso). Dopo ciò non azzecca nemmeno un dribbling e non si accende nemmeno dopo gli ingressi di Borriello e Di Gaudio. Dall’inizio della stagione è troppo discontinuo. Ancora non si è trovata una posizione in campo in cui possa finalmente trovare continuità.
Castori (Carpi) 5: l’Empoli è una provinciale forte che sa giocare, però è sempre un rivale che lotta per salvarsi. Queste sfide si devono affrontare con il meglio. Romagnoli poteva riposare, Borriello no. Un pareggio forse non sarebbe stato da buttare, ma se vuoi cominciare a prendere i tre punti negli scontri diretti, allora bisogna osare giocando con Borriello dal primo minuto (e un giorno anche con Di Gaudio).
Cofie (Carpi) 5: per 3/4 del primo tempo aveva arginato Saponara, poi poco a poco è tornato a sbagliare giocate semplici e a essere meno contundente nei contrasti e nel recupero del pallone. Lollo fa quel che può ma Isaac lo lascia da solo contro Paredes, la fonte di gioco più arretrata dell’Empoli. Da sottolineare che dalla trasferta di Genova aveva alzato il livello.
Belec (Carpi) 5,5: primo tempo abbastanza tranquillo, ma viene bucato dopo essersi sistemato in porta per il secondo tempo. Ha qualche colpa sul secondo gol (Saponara lo batte con un tiro rasoterra sul primo palo), mentre sul terzo sembra implorare pietà con impotenza.
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