I Carabinieri della Stazione di Finale Emilia hanno sgominato una organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nel comune di Finale Emilia e nella frazione di Massa Finalese.
Le indagini erano partite a giugno del 2014 con l’arresto di una 22 enne trovata in possesso di 1 panetto di hashish del peso di 100 grammi. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Marco Imperato, hanno consentito di accertare alcune centinaia di spacci nell’arco di circa quattro mesi. La Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l’emissione di misure cautelari a carico dei responsabili, peraltro noti alle forze dell’ordine per avere precedenti per spaccio. Il GIP di Modena Andrea Romito ha emesso tre ordini di custodia cautelare in carcere, un arresto domiciliare ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Per entrare nel dettaglio, a seguito dell’arresto di una ragazza trovata in possesso di 100 grammi di stupefacente su cui si aveva il sospetto che spacciasse per conto di qualcun altro, sono iniziate le indagini che hanno portato ad una coppia di coniugi di Finale risultata: precisamente l’uomo prendeva gli appuntamenti e le cessioni di stupefacente venivano fatte dalla moglie, poiché il marito era già stato arrestato per spaccio e aveva preferito restare nell’ombra curando i contatti telefonici e relegando la materiale cessione alla moglie.
Le indagini in corso hanno consentito di accertare il ruolo di un altro spacciatore, anch’egli italiano che si avvaleva di un suo pusher, adoperato per la consegna dello stupefacente. Le attività tecniche di intercettazioni telefoniche unite ai servizi di osservazione e i riscontri attraverso l’individuazione e il controllo dei consumatori, hanno permesso di dimostrare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente marijuana ed hashish.
A seguito delle risultanze, il giudice ha disposto gli arresti in carcere per i tre uomini, mentre per la donna gli arresti domiciliari. Dalle indagini è emersa anche la figura di un nordafricano della Provincia di Ferrara da cui si gli spacciatori si rifornivano seppur occasionalmente, che è stato colpito da un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Uno degli spacciatori è stato arrestato anche per estorsione, avendo pesantemente minacciato un tossicodipendente e la famiglia di quest’ultimo, perché aveva pagato lo stupefacente con 50 euro falsi. Nella mattinata di ieri, durante le perquisizioni domiciliari, è stata trovata anche una pistola con matricola abrasa e 120 grammi tra hashish e marijuana presso l’abitazione di uno degli arrestati di Finale Emilia, mentre a casa del magrebino ferrarese i Carabinieri hanno trovato circa 150 grammi di hashish, pertanto il provvedimento di presentazione alla polizia giudiziaria è stato temporaneamente sospeso perché arrestato in flagranza per detenzione illecita di stupefacenti.
Le ordinanze sono state eseguite con la collaborazione dei Carabinieri di Copparo e dell’unità cinofila dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna.