Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato oggi a mezzogiorno con la stampa locale sulla partita di domani al Braglia contro la Juventus, l’ultima del 2015 (ore 12:30).
Cosa serve per fermare la Juventus che vince in A da sei gare consecutive?
“L’orgoglio, la dignità e l’onore vengono prima dei valori tecnici di una squadra forte come la Juventus. I miei ragazzi devono buttare in campo tutti questi valori. La Juventus è cresciuta dopo aver superato le partenze di campioni come Pirlo, Vidal e Tevez. Noi dobbiamo fare la partita perfetta e non mancare negli aspetti citati in precedenza. L’importante sarà finire avendo la coscienza a posto”.
La vittoria contro la Fiorentina vi ha dato nuova vita dopo il KO di Empoli?
“Vincere a Firenze non è semplice, ci era riuscita solo la Roma. La squadra è stata premiata per l’impegno, è cresciuta e sono fiducioso per il futuro. Sappiamo che sarà difficile il percorso, non possiamo deconcentrarci come a Empoli dove ci siamo spenti per cinque minuti e abbiamo preso due gol“.
Tu tifavi Juventus. Hai ricordi particolari da quando alleni?
“Col Cesena ho sfidato la Juventus in Serie B e in Coppa Italia. A Cesena finì 2-2 e a Torino perdemmo 2-1 e ci annullarono un gol ingiustamente nel finale. La passione verso la Juve è scesa man mano che ho allenato le mie squadre di cui sono tifoso“.
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