Sta facendo discutere l’iniziativa, promossa nei giorni scorsi dall’Unità Pastorale Carpi Centro in collaborazione l’AGESC Sacro Cuore Carpi dal titolo “Ideologia gender, dalla biologia all’arbitrio”. Nel corso della serata veniva trattato il discusso tema della cosiddetta “teoria del gender“, un approccio educativo secondo il quale “l’identità sessuale di genere […] sarebbe non solo il prodotto dell’interazione tra la comunità e l’individuo, ma anche indipendente dall’identità sessuale personale.“*
Come riportato dalla giornalista Serena Arbizzi sulla Gazzetta di Carpi** a seguito dell’iniziativa, il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà avrebbe condannato la conferenza esprimendo “la propria netta contrarietà ad iniziative di questo tipo che nascondo la tendenza alla discriminazione e – ribadendo per questa ragione che come forza politica – sarà sempre impegnata a contrastare l’agibilità alle teorie discriminatorie, nella nostra città – prosegue Sel ribadendo le tradizioni democratice carpigiane – non c’è spazio per le Sentinelle in piedi, gli Adinolfi o gli organizzatori (divorziati) del family day.“

Antonio Russo (FDI)
Non si è fatta attendere la replica di Fratelli d’Italia Carpi che per voce del proprio rappresentante cittadino, l’ex Consigliere comunale Antonio Russo, ha replicato: “A prescindere dalla parte politica, riteniamo vi siano valori eterni e incontestabili che sono a base della vita di ogni essere umano, come l’identità di uomo e donna e la famiglia naturale. Non saranno le azioni e le critiche di pochi a fermare l’azione nostra e di altre associazioni volta a trasmettere e diffondere quanto di surreale e innaturale vi sia alla base di quella che noi definiamo ideologia gender. Quelli che si definiscono “democratici” vorrebbero toglierci anche il diritto di parola. Seguiranno altri incontri e altre manifestazioni per parlare del tema e coinvolgere i cittadini carpigiani. Fratelli d’Italia – conclude Russo – si schiera in modo netto e chiaro a difesa del diritto di ogni bambino di avere un padre e una madre“.
Resta da chiedersi, osservando questa vicenda, come possano talune forze politiche ergersi a difesa dei valori democratici, negando però che opinioni diverse dalle proprie siano espresse in maniera civile e, per l’appunto, democratica?
Note