Castellazzi, Dante: mediano classe ’36, giocò 6 partite nella Lazio nella stagione 1957-1958 e vinse contro la Fiorentina la prima delle sei Coppe Italia del club romano. Nella Capitale fu sempre una riserva a partire dal suo arrivo dalla Reggiana. Dopo aver girato tra Siena, Mantova (vinse la Serie B nel ’61 e giocò in A), Palermo e Modena, fu tesserato dal Carpi in Serie C nel 1965 e si ritirò tre anni dopo a 42 anni in Serie D. Raccolse 66 presenze e 2 gol siglati in due vittorie, un 2-1 all’Empoli in Terza Serie e un 5-0 a Imola nei Dilettanti.
Frezzolini, Giorgio: portiere nato a Roma nel 1976, è cresciuto nel vivaio della Lazio ma non ha esordito in Prima Squadra. Nel 1994, a 17 anni e dopo un anno in prestito al Cerveteri, approda al Carpi di Gianni De Biasi. Il titolare è Pantanelli, ma Giorgio riesce a scavalcare nelle gerarchie il grottesco Soviero e a giocare 3 partite in C1 e 1 in Coppa Italia, subendo rispettivamente 3 e 1 gol. Si è ritirato nel 2014 all’Atalanta dopo aver militato in più di dieci squadre tra cui Inter, Udinese, Cosena, Milan (campione d’Italia nel 1999), Chievo, Venezia e Modena (cinque stagioni da titolare negli anni Duemila).
Furiassi, Zeffiro: terzino destro nato nel 1923 a Pesaro, è cresciuto nella Fiorentina, club da cui giunse in prestito al Carpi per il campionato dell’Alta Italia 1944 (13 presenze). Militò nella Lazio per sei stagioni consecutive (1949-55) e raccolse oltre cento presenze. Diventato uno dei migliori interpreti nel suo ruolo, fu convocato dall’Italia del c.t. Ferruccio Novo per il Mondiale in Brasile del 1950, il primo dopo il secondo dopoguerra. In questo torneo disputò le sue due uniche partite con gli Azzurri contro Svezia (sconfitta per 3-2) e Paraguay (vittoria per 2-0). Dopo dodici anni, quella precoce eliminazione pose fine alla detenzione del titolo dell’Italia che aveva vinto consecutivamente la Coppa Rimet nel 1934 e nel 1938.
Materazzi, Marco: Matrix diede i suoi primi calci a un pallone con l’Aquila nel petto sul finire degli anni ’80. Come disse suo padre Giuseppe, è tifoso della Lazio anche se nel 2002 proprio il club capitolino gli ha negato uno Scudetto con l’Inter nel famigerato 5 maggio. A Carpi gli ultimi sei mesi del 1996 lo fecero entrare nel cuore dei tifosi biancorossi (18 presenze in C1 e 8 in Coppa Italia con 7 e 2 gol rispettivamente) e convinsero il Perugia a riportarlo alla base nel mercato invernale.
Melara, Fabrizio: centrocampista romano di 29 anni, è cresciuto nella Lazio e vinse uno Scudetto Giovanissimi Nazionali nel 2001. Nel 2004-2005, la prima stagione dell’Era Lotito, entrò nel giro della Prima Squadra, andò qualche volta in panchina e giocò solo una partita in Coppa UEFA in una sconfitta esterna per 2-0 contro il Middlesbrough. Forte di varie esperienze tra Rieti, Massese, Pro Patria e SPAL, nell’inverno del 2013 Giuntoli lo portò a Carpi dalla Reggina insieme ad Alessio Viola. Un infortunio al ginocchio lo ha tenuto fuori nello sprint finale, ma non gli ha impedito di partecipare alla promozione in Serie B con 13 presenze (12 nella regular season e 1 nella Semifinale d’andata dei Play-off contro il Sudtirol) e 1 gol, spettacolare e utile per vincere 2-1 a Treviso. Dopo una fugace avventura col Lecce, dal 2014 milita in Lega Pro nel Benevento.
Inzaghi, Simone: nato a Piacenza nel 1976, tre anni dopo il fratello Filippo. Cresciuto nel vivaio della sua città natale, nel 1994 andò in prestito al Carpi in C1. Da poco maggiorenne, raccolse 10 presenze (1 in Coppa Italia) ma nessun gol. Dopo un buon apprendistato tra C2 (Novara e Lumezzane) e C1 (Brescello), esordì col botto in Serie A col Piacenza nel 1998-99 mettendo a referto 15 gol in 30 presenze. Tali prestazioni lo portarono alla Lazio del presidente Cragnotti. A Roma ha giocato fino al 2010 nonostante qualche prestito, molti infortuni e una spietata concorrenza nel corso degli anni (da Salas a Crespo, passando per Corrardi e Rocchi). Vanta 196 presenze, 55 gol (decimo posto all time con Klose) e ben sette trofei: Supercoppa Europea nel ’99 contro il Manchester United, nel 2000 Scudetto (7 reti), Coppa Italia (la rivincerà anche nel 2004 e nel 2009) e Supercoppa Italiana (farà il bis sempre contro l’Inter nel 2009). A inizi Duemila giocò tre partite con l’Italia. Dopo il ritiro è rimasto nella Lazio e ha esordito come allenatore con gli Allievi Regionali e Nazionali. Dal 2014 guida la Primavera con cui ha vinto subito la Supercoppa e le ultime due edizioni della Coppa Italia, perdendendo l’ultimo Scudetto ai rigori contro il Torino. Con 20 gol è il miglior marcatore della Lazio nelle competizioni UEFA e le quattro reti in un 5-1 al Marsiglia nel 2000 lo rendono l’unico calciatore italiano ad aver segnato un poker in una sola partita di Champions League.
Viviani, Mauro: attaccante nato nel 1963, cresce nella Lazio e gioca due partite nel 1982. Si mise in mostra con Frosinone e Siena,. A Carpi in C2 soltanto nella stagione 1988-89, con 32 presenze e 8 reti diede una grande mano alla promozione in C1 alle spalle del Chievo Verona. Nel girone d’andata va a segno 6 volte, poi nel ritorno le ultime due reti stendono il Sassuolo al Ricci per un 2-1 che per ora è l’ultima vittoria carpigiana nei derby ufficiali contro i neroverdi.
Fonti bibliografiche
La Grande Storia del Carpi di Carlo Fontanelli, Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri ed Enrico Ronchetti.
42 passi in Paradiso – 2013-14: La Serie B vista da Carpi di Fabio Garagnani.
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