Jonathan De Guzmán, 28 anni, è il nuovo colpo di mercato del Carpi. Ieri è stato ufficializzato il suo arrivo in prestito dal Napoli dove, in due anni, ha avuto poco spazio (36 presenze e 7 gol, tutti nella stagione 2014-2015) anche per colpa di infortuni fastidiosi come una recente pubalgia.
CLUB – Nato in Canada a Toronto il 13 settembre 1987, Jonathan è un autentico esempio di cittadino del Mondo sia per questioni famigliari che di carriera calcistica. Il padre è filippino mentre la madre è giamaicana, ma la Nazionale per cui gioca è l’Olanda, paese dove si trasferì a dodici anni per cominciare sul serio la carriera da calciatore. Nel Feyenoord svolse le Giovanili e debuttò in Prima Squadra nel 2005. Nel 2007 vinse la Coppa Nazionale e lasciò da svincolato nel 2010 (26 gol in ben 130 presenze). Approdato in Spagna, visse momenti altalenanti tra Maiorca e Villarreal. Il rilancio avvenne tra il 2012 e il 2014 con i gallesi dello Swansea: al primo colpo alzò la Coppa di Lega Inglese (doppietta nella Finale vinta per 5-0 contro il Bradford) e dopo il Mondiale brasiliano passò al Napoli col bottino di 15 gol in 93 presenze. Con gli azzurri esordì con gol in un 2-1 esterno contro il Genoa, vinse la Supercoppa Italiana 2014 contro la Juventus e in Europa League segnò 4 gol di cui una bella tripletta al San Paolo contro lo Young Boys. A Carpi arriva senza minuti nelle gambe visto che Sarri, per colpa della pubalgia, lo aveva messo fuori rosa.
COPPE EUROPEE – A parte i due anni nel Maiorca, Jonny ha segnato nelle Coppe Europee con tutti gli altri club in cui ha militato. Sono 8 gol in 33 presenze tra cui 1 in Champions League in un Bayern Monaco-Villareal 3-1 nel 2011 e 7 in Coppa UEFA/Europa League (1 col Feyenoord, 2 con lo Swansea e 4 col Napoli a cui aveva segnato con i gallesi nel 2013-2014).
NAZIONALE – De Guzmán dal 2008 è cittadino olandese. Nello stesso anno con l’Under 21 (6 reti in 11 presenze, numeri da attaccante) giocò le Olimpiadi di Pechino. Nonostante fosse considerato un talento precoce, finì fuori dai radar degli Oranje fino al 2013 quando le ottime prestazioni con lo Swansea convinsero Louis Van Gaal a puntare su di lui per la Nazionale Maggiore (e per eventualmente soffiarlo alle Filippine, alla Giamaica o al Canada). Curiosamente esordì contro l’Italia in un’amichevole pareggiata per 1-1 ad Amsterdaam. Al momento conta 13 presenze con l’Arancia Meccanica, le ultime 3 da titolare nel Mondiale in Brasile chiuso al terzo posto. Giocò nella gara d’esordio stravinta per 5-1 contro la Spagna (era la “rivincita” della Finale del 2010), nel successivo 3-2 contro l’Australia e poi nella Finale per il terzo/quarto posto chiusa con un secco 3-0 contro un Brasile traumatizzato dal 7-1 in Semifinale contro la Germania.
CARATTERISTICHE – De Guzmán può giocare in tanti ruoli: mediano, trequartista o a volte esterno sulle due fasce. Allo Swansea, negli anni della maturità, si alternava nelle prime due posizioni nell’offensivissimo 4-2-1-3 disegnato dall’allenatore Michael Laudrup. Destro di piede, è molto tecnico, ha un dribbling frizzante, sa inserirsi in area e, da bravo olandese, ha un tiro terrificante dalla lunga distanza che gli permette di essere pericoloso anche su calcio di punizione. Per essere un centrocampista i 62 gol in carriera testimoniano un ottimo feeling con la porta avversaria.
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