Un girone fa, il 3 ottobre 2015, il Carpi di Sannino batteva il Torino al Braglia per 2-1 e conquistava la prima vittoria in assoluto in Serie A. Un successo storico ed importante per cominciare a sommare da tre contro un rivale che in bacheca ha 7 Scudetti e che in quel momento era terzo con 13 punti a -2 dalle capoliste Fiorentina ed Inter. Dopo la rabbia e i mugugni dei tifosi causati dall’esonero di Castori, quella vittoria tolse il Carpi per la prima e unica volta dalla zona retrocessione (5 punti) e placò solo momentaneamente il malcontento e le illusioni di un rilancio. Di un salto di qualità che, secondo Sogliano, con Sannino sarebbe stato ampiamente garantito per centrare la salvezza. Certo che ce ne voleva di coraggio per pretendere di diventare improvvisamente grandi nelle prime sei giornate affrontando Inter, Fiorentina, Napoli e Roma.
Finita la seconda sosta per le Nazionali altre quattro partite furono sufficienti per far capire a Bonacini che il primo progetto post-Giuntoli era fallito in lungo e in largo. A parte il netto 3-0 contro l’Atalanta, le sconfitte nel recupero contro Bologna e Frosinone e lo 0-0 “casalingo” contro l’Hellas Verona evidenziarono una squadra senza vento nelle vele. Il “punto in tasca” poteva essere custodito meglio, alla faccia dell’inferiorità numerica (espulso Lollo nel derby e Borriello contro i ciociari). Analizzando dopo qualche mese, c’erano come degli avvertimenti prima di subire gol oltre il 90′: “state giocando male, non avete idee, siete tutti troppo indietro, non osate mai, state pareggiando per caso”. Il triste match senza reti contro il fanalino Hellas fu forse l’amarezza più grande e diede una totale sensazione di sconforto e impotenza.
Ora il panorama è diverso. Le tempeste sono finite. L’augurio è che il Carpi non debba pagare per un girone d’andata vissuto senza serenità e pace fino all’undicesima giornata. Castori ne è il garante e ha finalmente l’occasione di guidare i suoi ragazzi nel momento cruciale del campionato. La squadra è viva, gioca alla sua maniera e deve essere ritoccata all’interno di essa per fare il salto di qualità. Questo significa che, più di ogni altra cosa, occorrerà osare di più per fare la differenza e non aver paura di vincere. Il prossimo big match sarà a San Siro contro il Milan nell’ultimo turno infrasettimanale della stagione. Prima ci saranno otto scontri diretti contro avversari più o meno involuti (Torino, Atalanta, Sassuolo, Genoa), in evoluzione (il Bologna soprattutto e l’Hellas) e capaci di mantenere i propri standard (Frosinone e Chievo). È il momento della verità. “Non esiste domani!!!” direbbe il grande Apollo Creed.
. 7a giornata (domenica 21 febbraio 2016, ore 15:00): Torino-Carpi.
. 8a giornata (domenica 28 febbraio 2016, ore 15:00): Carpi-Atalanta.
. 9a giornata (6 marzo 2016): Bologna-Carpi. *
. 10a giornata (13 marzo 2016): Carpi-Frosinone.
. 11a giornata (20 marzo 2016): Hellas Verona-Carpi.
. 12a giornata (3 aprile 2016): Carpi-Sassuolo.
. 13a giornata (10 aprile 2016): Chievo Verona-Carpi.
. 14a giornata (17 aprile 2016): Carpi-Genoa.
. 15a giornata (20 aprile 2016): Milan-Carpi.
. 16a giornata (24 aprile 2016): Carpi-Empoli.
. 17a giornata (1 maggio 2016): Juventus-Carpi.
. 18a giornata (8 maggio 2016): Carpi-Lazio.
. 19a giornata (15 maggio 2016): Udinese-Carpi.
*Dalla 9a giornata il calendario subirà delle variazioni.
. Soste per le Nazionali
Domenica 27 marzo.
. Turni infrasettimanali
Mercoledì 20 aprile.
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