TABELLINO
TORINO-CARPI 0-0 (Serie A 2015-2016 – 7a giornata – Ritorno)
TORINO (3-5-2): Padelli s.v.; Maksimovic 6, Glik 6,5, E. Moretti 6; Peres 6,5, Benassi 6,5 (73′ M. Lopez 4), Vives 6, Baselli 6 (85′ Obi s.v.), Ga. Silva 6 (88′ Zappacosta s.v.); Belotti 6,5, Immobile 6. A disp.: Ichazo, Castellazzi, Jansson, Molinaro, Farnerud, J. Martinez. All.: Ventura 6.
CARPI (4-4-1-1): Belec 8,5; Zaccardo 6,5, Romagnoli 6,5, Gagliolo 6, Letizia 6; Sabelli 6, Lollo 6,5, Bianco 5,5, Di Gaudio 5,5 (66′ Cofie 5); Crimi 6,5 (51′ Lasagna 6,5); Mbakogu 4,5 (75′ Mancosu s.v.). A disp.: Brkic, Colombi, Suagher, Poli, Daprelà, Porcari, De Guzman, Martinho, Verdi. All.: Castori 6.
Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina.
Ammoniti: Crimi (C), Glik (T), Benassi (T), Peres (T), Lollo (C), Zaccardo (C), Sabelli (C), Immobile (T).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 0′ p.t.; 4′ s.t.
Note: 77′ Belec (C) para un rigore a M. Lopez (T).
TOP
Belec (Carpi) 8,5: sicuro in tutto, nega due volte il gol a Belotti prima parando un colpo di testa insidioso sul primo palo (15′) e poi deviando con un pungo un cross a mezza altezza di Immobile che sarebbe finito precisamente sul piede dell’ex Palermo. Ben coperto dai compagni, si fa trovare pronto anche sui palloni alti e su qualche conclusione dalla distanza. Al 77′, con l’instancabile Curva Maratona alle sue spalle, si trasfigura smanacciando alla sua sinistra il rigore rasoterra del neo-entrato Maxi Lopez. Come ha ricordato nel post-partita, all’andata l’argentino segnò mirando allo stesso palo. Un vero miracolo per mantenere vive le speranze del Carpi. Ora tocca all’attacco.
Belotti (Torino) 6,5: un pericolo costante e sempre in movimento su tutto il fronte d’attacco. Va meglio nel primo tempo quando da destra arrivano i cross di Peres. L’intesa con Immobile sta crescendo e, rigore a parte, le due migliori occasioni da gol del Torino sono cadute sulla sua testa. A proposito, spettacolare al 15′ il tuffo e la capocciata verso il primo palo mandata in angolo con reattività da Belec che poi si ripete alla mezz’ora sfilandogli il pallone davanti agli occhi a porta vuota. Infine, si inventa il penalty in seguito sbagliato da Lopez visto che passa tra Gagliolo e Letizia senza essere toccato da nessuno dei due (lascia andare il piede sinistro che non colpisce nemmeno la gamba di Ricky).
Zaccardo (Carpi) 6,5: autoritario sulle avanzate di Gaston Silva e nel tornare a capitanare, dopo un periodo di appannamento/riposo, il reparto difensivo contro un Torino insistente che ha sempre cercato di vincere. Negli scontri diretti la sua esperienza deve fare la differenza.
Lasagna (Carpi) 6,5: col suo ingresso in campo il Carpi prima passa al 4-3-3 (Mbakogu e Di Gaudio ai suoi fianchi) e poi al 4-4-2 quando Mancosu dà il cambio al nigeriano. Come evidenziato da mister Castori e Romairone, i cambi purtroppo non hanno fruttato le solite percussioni in contropiede contro un Torino attentissimo. Kevin però fa sempre il suo perché i suoi pochi scatti mettono in apprensione il trio difensivo granata e dal suo sinistro nascono la giocata smarcante per Sabelli che crossa in mezzo trovando un Di Gaudio impacciato e insicuro al momento di centrare la porta (64′) e l’unico mezzo tiro della partita (70′, diagonale sporcato in scivolata disperata da Vives).
Peres (Torino) 6,5: nel primo tempo sulla sua destra fa impazzire Letizia e Di Gaudio con dribbling e cross molto interessanti. Corre per quasi tutta la partita perché nella ripresa cala leggermente. Il brasiliano rimane un elemento da tenere d’occhio.
Lollo e Crimi (Carpi) 6,5: Lorenzo guerreggia a tutto campo contro Benassi e Baselli, lasciando per la prima volta il ruolo di “trequartista incontrista” a Crimi che pressa con successo Vives.
FLOP
M. Lopez (Torino) 4: entra in campo per Benassi al 73′ e quattro minuti dopo si presenta davanti a Belec per tirare il rigore apriscatola concesso malamente da Gavillucci. Forse non si ricordava del penalty (fallo inesistente su di lui da parte di Bubnjic…) segnato al Braglia a mezz’altezza alla sinistra del debuttante Belec. Maxi sceglie la soluzione rasoterra sullo stesso palo, ma Vid è molto più freddo e strozza l’urlo dell’Olimpico. Piccola nota per Ventura: nel 3-1 contro il Palermo Immobile aveva segnato dal dischetto e ieri ha giocato 90′. Evidentemente c’era molta fiducia nella Gallina.
L’attacco del Carpi 4: rimane troppo sterile, se va bene si naviga al ritmo di un tiro e mezzo a partita. Qualcosa si è inceppato dal sofferto 2-1 contro la Fiorentina, squadra che in difesa ha sanguinato pure ieri nel successo per 3-2 in casa dell’Atalanta, prossimo rivale dei biancorossi in crisi profonda (zero vittorie da undici turni). Contro il Torino Mbakogu ha toccato pochi palloni come anche il suo sostituto Mancosu, mentre Lasagna sempre da subentrato si è caricato il peso dell’attacco sulle spalle, riuscendo a smuovere in qualche modo Glik e compagni. Poco incisivo anche Di Gaudio, più occupato ad aiutare Letizia nel contenere Peres. Su Totò c’era anche un rigore nel primo tempo (punizione di Bianco, Benassi stronca evidentemente lo scatto del numero 11 con una trattenuta). Nemmeno gli episodi aiutano. Urge osare di più e cambiare mentalità/soluzioni di gioco. Guardando la rosa di Castori l’unico giocatore di fantasia e costruzione è De Guzman, schierabile da trequartista dietro una o due punte.
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