Fabrizio Poli, difensore del Carpi, ha parlato stasera nel programma Sport Qui – Speciale Serie A, andato in onda su TVQui (canale 89) e condotto da Davide Setti. Tra i temi della puntata la vittoria contro il Frosinone e la prossima trasferta contro l’Hellas Verona. Fabri, 146 presenze (5 in Serie A) e 7 gol segnati a partire dall’estate del 2010, è tornato in Emilia a gennaio dopo cinque mesi di prestito al Novara (22 presenze e 1 gol in Serie B).
Vincere contro il Frosinone vi ha dato un grande slancio in classifica.
“Sì, sapevamo che era una partita da vincere e ci siamo riusciti. A nove giornate dalla fine siamo in piena lotta a 2 punti dal Palermo e ce la giocheremo contro tutti. Ora dobbiamo cercare di ripetere anche in trasferta una gara come quella contro il Frosinone“.
Come vi siete ritrovati oggi in allenamento?
“Già da oggi pensiamo all’Hellas, una squadra forte che non ci regalerà punti e che sarà sostenuta da un grande pubblico. Il morale è alto, allenarsi a Carpi è una cosa positiva perché viviamo meglio l’atmosfera durante la settimana. È come allenarsi sotto casa“.
Come hai vissuto il tuo “esilio” a Novara?
“A Novara il mister Baroni mi ha subito buttato nella mischia. In cinque mesi mi hanno dato molta fiducia e per ora la squadra si trova nei primi cinque posti. Auguro al club di salire in Serie A“.
Seguivi a distanza l’andamento del Carpi?
“Certo, fortunatamente giocando il sabato avevo la possibilità di vederlo la domenica“.
Quali motivazioni ti hanno spinto a tornare a Carpi?
“Dopo sei stagioni e tre promozioni ero arrivato al top. Novara è stata una parentesi felice però stare qui per me è diverso perché questa maglia la sento addosso. Inoltre ho quasi 27 anni e non so quando avrei avuto la possibilità di giocare in Serie A“.
Cosa pensi dello snobbamento di Sogliano nei tuoi confronti?
“Il d.s. voleva dare un’altra impronta, forse non c’entravo nei piani tecnici. Quando mi richiamarono a gennaio ho accettato subito. Non so i dettagli della trattativa, però volevo ritornare in questo gruppo che vuole continuare a sognare“.
Che tipo di Serie B hai ritrovato fino a gennaio?
“Ho trovato la solita Serie B, ossia vince chi ha più fame. Il Crotone è primo perché ha molti giovani e molta voglia di mettersi in mostra. Ci somiglia tanto“.
Come vedi la lotta per la salvezza? C’è qualcuno che rischia?
“Oltre al Palermo stanno rischiando anche Udinese e Atalanta. Se perdessimo al Bentegodi l’Hellas alimenterebbe nuove speranze, quindi anche per questo domenica prossima servirà dare il massimo. Avremo ancora degli scontri diretti sulla nostra strada e dovremo essere bravi a recuperare i punti persi nel girone d’andata“.
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