TABELLINO
HELLAS VERONA-CARPI 1-2 (Serie A 2015-2016 – 11a giornata – Ritorno)
Reti: 42′ Di Gaudio (C), 64′ Ionita (HV), 67′ Lasagna (C).
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini 6; Pisano 6,5, Moras 5,5, Helander 6, Fares 6,5; Wszolek 6, Marrone 5 (70′ J. Gomez 5,5), Ionita 6, Siligardi 4 (46′ Viviani 6); Toni 6, Pazzini 5 (46′ Rebic). A disp.: Coppola, Marcone, Samir, Bianchetti, Gilberto, Furman, Emanuelson, Greco, Jankovic. All.: Delneri 6,5.
CARPI (4-4-1-1): Belec 6,5; Poli 6, Romagnoli 6,5, Suagher 6,5, Gagliolo 6,5; Pasciuti 6,5 (80′ Letizia s.v.), Cofie 7, Bianco 7, Di Gaudio 7,5; Lollo 6,5 (52′ Crimi 6,5); Mbakogu 4,5 (64′ Lasagna 10). A disp.: Colombi, Sabelli, Zaccardo, Daprelà, Porcari, Verdi, Lasagna, Mancosu. All.: Castori 7,5.
Arbitro: Carmine Russo di Nola.
Ammoniti: Pisano (HV), Suagher (C), Rebic (HV), Poli (C), Crimi (C).
Espulsi: 89′ Rebic (HV) per doppia ammonizione.
Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
Lasagna (Carpi) 10: il voto è per quella punizione tremenda all’incrocio dei pali. Il suo sinistro non ha perdonato dopo nemmeno cinque minuti dal suo ingresso in campo. Ci voleva una magia per spegnere l’Hellas che stava premendo ed era stato premiato col pareggio. Si propone per i contropiedi ma senza successo (su questo c’è da lavorare in generale). Raggiunge Borriello e “autogol” con il suo sigillo numero 4 in Serie A (nono complessivo in biancorosso), tutti dalla panchina, il primo che porta 3 punti.
Di Gaudio (Carpi) 7,5: prometteva bene e così è stato. Sblocca la partita sul finire del primo tempo con un’azione delle sue, ossia palla magnetizzata sul piede destro, finte elettriche sulle statue Moras e Marrone e tiro perfetto a giro sull’uscita di Gollini. Non segnava in Serie A dalla seconda giornata d’andata contro l’Inter (30 agosto 2015). Aveva pure servito un grande assist per Mbakogu, forse abbagliato da un raggio di sole con la porta vuota. Non si risparmi e chiude in debito di ossigeno aiutando in difesa. Gol numero 23 gol (top scorer in attività con Jerry) in 180 presenze totali.
Bianco (Carpi) 7: centesima presenza con la maglia del Carpi. Recupera molti palloni lungo tutto il centrocampo e quando può lancia con precisione. Prende una super traversa al 4′, poi inventa l’assist per il gol di Di Gaudio pressando un ingenuo Siligardi. Elabora seta in un centrocampo di cuore e sudore che ha mai smesso di combattere. Nelle ultime gare si è confermato uomo guida non solo per la fascia di capitano indossata al Bentegodi.
Cofie (Carpi) 7: conquista molti palloni e non commette errori pesanti come nel gol del Frosinone. Non per nulla anche la prima vittoria in trasferta a Genova lo vide gran protagonista. Se continua così sarà difficile prendergli il posto.
Fares (Hellas Verona) 6,5: molto propositivo sulla sinistra, Poli e Pasciuti lo controllano abbastanza agevolmente.
Toni e Pisano (Hellas Verona) 6,5: i più pericolosi e sempre di testa (rispettivamente 5 e 4 gol segnati). L’ex Fiorentina trova un gran Belec al 11′ poi si impegna e lotta abbassando il suo raggio d’azione meglio di Pazzini. Pisano, terzino destro, sfiora il 2-2 poco prima del 90′ su cross di Wszolek dalla sinistra.
FLOP
Siligardi (Hellas Verona) 4: parte a sinistra con Fares, non sfonderà nemmeno a destra. Assurdo l’errore che porta al gol di Di Gaudio. Questo è quello che può capitare quando vuoi uscire dalla trequarti facendo un tunnel a Bianco. Alla ripresa rimane negli spogliatoi con Pazzini. Destino crudele per l’ex “figlio” della Dorando Pietri.
Mbakogu (Carpi) 4,5: non si sblocca nemmeno al Bentegodi. Attacca bene la profondità ma, come Mancosu contro il Frosinone, si mangia nel primo tempo il vantaggio a porta spalancata dopo una magica azione di Di Gaudio. Dopo l’ora di gioco perde incisività e lascia il testimone a Lasagna. Forse c’è lo specchio della sua stagione in questo cambio e negli effetti che produrrà.
Pazzini (Hellas Verona) 5: gioca sui falli tattici, ma Romagnoli non gli fa vedere la porta.
RIPRODUZIONE RISERVATA