TABELLINO
MILAN-CARPI 0-0 (Serie A 2015-2016 – 15a giornata – Ritorno)
MILAN (4-3-1-2): Donnarumma 7; Abate 6,5, Alex 6, A. Romagnoli 6, Antonelli 6,5; A. Poli 6 (87′ Locatelli s,v,), Montolivo 4,5, Boateng 5 (61′ J. Mauri 6,5); Bonaventura 6; Bacca 5,5 (69′ Menez 5), Balotelli 4,5. A disp.: D. Lopez, Abbiati, De Sciglio, Mexes, Zapata, Ely, Calabria, Vido, Honda. All.: Brocchi 6.
CARPI (5-3-2): Belec 7; Sabelli 6,5 (78′ Pasciuti s.v.), Zaccardo 6,5, Romagnoli 6,5, Suagher 7, Letizia 6; Cofie 6, Crimi 7, Martinho 6,5 (89′ Lollo s.v.); De Guzman 6 (54′ Lasagna 5), Mbakogu 5. A disp.: Colombi, F. Poli, Daprelà, Fedele, Porcari, Bianco, Di Gaudio, Verdi, Mancosu. All.: Castori 6,5.
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata.
Ammoniti: Cofie (C), Crimi (C), Balotelli (M), Alex (M), Suagher (C).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
I portieri 7,5: Belec e Donnarumma, seriamente poco operosi fino ai minuti finali della partita, sono stati i principali responsabili di questo 0-0. Lo sloveno ha salvato il risultato al 88′ su un colpo di testa velenoso di Antonelli e poi, con nervi d’acciaio, ha difeso il primo palo sulla successiva bomba di Alex che era in netto fuorigioco dopo la capocciata dell’ex Genoa. Fondamentale in reattività come nella gara del Braglia quando negò un gol di testa al brasiliano al 85′ e poi parò il tap in sottoporta di Kucka. Stesso discorso per Donnarumma, specializzato a 17 anni nel togliere palloni dall’incrocio dei pali. Fu decisivo a Modena su una bordata di Lollo nel primo tempo e lo è stato soprattutto ieri al 90′ su Crimi nel folle forcing finale. È già nel giro dell’Under 21 e l’infortunio di Perin potrebbe aprirgli le porte per un posto nei 23 convocati di Conte.
Crimi (Carpi) 7: Bianco riposa e tocca al nuovo ImmortAle (Enrico Gualtieri dixit) affiancare Cofie dal primo minuto in mezzo al campo. È incredibile la naturalezza che ha di mordere le caviglie dell’avversario (Montolivo e Boateng in primis visto che Andrea Poli si moltiplica su tutta la trequarti), la dirompenza nel rubare palloni e di interrompere azioni offensive sul suo centrocampo. Quando sbaglia qualcosa non ha tempo di recriminare ché è già alla ricerca della sfera. E per poco al 90′, dopo aver scippato Montolivo, non segnava il gol della sua vita con un sinistro a giro alla Robben, tolto dall’incrocio dai polpastrelli mancini di Donnarumma. Vederlo giocare dall’inizio non sarebbe una brutta idea.
Suagher (Carpi) 7: come nel 1-1 contro l’Inter, Il Ministro sfodera una prestazione di grande autorità. Si è attaccato a Bacca, isolato dall’inconcludente Balotelli, e lo ha contrastato con un’efficacia sorprendente rubandogli vari palloni dai piedi. In aria è stato sempre puntuale insieme a Zaccardo e Romagnoli nonostante i cross insistenti di Abate e Antonelli. Al Carpi mancavano tanto le sue spazzate oltre la linea laterale in stile Serie B Ignorante.
Sabelli e Martinho (Carpi) 6,5: bella prova su un positivo Antonelli da parte del Pendolino ex Bari, gasato anche dal gol del 4-1 contro il Genoa. Contrasta e lancia lungo, poi nei venti minuti finali si propone in avanti seguendo a destra i contropiedi di Lasagna e Mbakogu. Martinho non giocava dal 1-1 contro l’Atalanta (28 febbraio, sette giornate fa) e un infortunio lo aveva tenuto ai box per tutto marzo. Ieri ha giocato da titolare in modo sicuro e incoraggiante, sacrificandosi in difesa, facendo legna in mezzo con Crimi e Cofie e, quando possibile, impostando qualche contropiede fino all’89’ quando Lollo lo ha rilevato.
Abate e Antonelli (Milan) 6,5: il gioco del Milan, improntato su uno sterile possesso di palla, ha avuto i principali sbocchi dai cross dei due terzini, bravi nell’impensierire Letizia e Sabelli. Quasi tutti i centri sono stati puntualmente spazzati dall’attenta difesa di Castori. Abate, un fantasma al Braglia, si è visto su un buon livello. Di Antonelli si parla poco però è comunque nel giro dell’Italia. Belec, proprio su un suo colpo di testa insidioso, ha dovuto stirarsi per togliere la palla dall’angolino e poi rialzarsi per negare il gol ad Alex.
FLOP
Balotelli (Milan) 4,5: Conte, per ora, non avrà fatto miracoli per l’Italia però almeno l’ha liberata da questo soggetto, facendo una cosa che sotto Prandelli sembrava una bestemmia. Tornando ai suoi indegni 90′, non aiuta molto Bacca e sbaglia appoggi e passaggi anche all’indietro. Gioca da fermo e sembra aspettare l’episodio come il solito rigorello o una punizione quasi dal limite. L’unica buona azione è il controcross per il colpo di testa di Antonelli.
Boateng (Milan) 5: potrebbe permettersi il lusso di giocare in altri posti (USA, Emirati Arabi, Qatar, Cina…), ma lui è l’ennesima prova che il prestigio mondiale del Milan sta affondando inesorabilmente nel Pantano della Tristezza. Ovviamente Galliani lo ha preso da svincolato a gennaio dopo che il Boa aveva fatto da capra nera allo Schalke 04. C’è chi ancora lo considera un giocatore perché ha giocato bene solo due stagioni. Impietosi i fischi di San Siro al momento del cambio con Mauri, utili per sottolineare il suo Nulla (un tiro parato da Belec nel primo tempo).
Mbakogu (Carpi) 5: fatica a trovare spazi e imbastisce qualche contropiede prima con De Guzman e poi con Lasagna. Nella ripresa partecipa ai contropiedi concessi dal Milan, dà l’impressione di poter essere straripante e un suo tiro viene sporcato da Montolivo dentro l’area. Con più cattiveria si poteva infierire.
MENZIONE SPECIALE FLOP
MoRtolivo (Milan) 4,5: si dice che il Milan non abbia un gioco, ma che Montolivo gliene dia un po’. Può essere che una decina di anni fa fosse il primo “nuovo Pirlo”, però dal regista bresciano non ha preso granché a parte qualche buon lancio da 40 metri. Ha dato più emozioni José Mauri in 2 spiccioli di presenze in questa Serie A. Tra l’altro al 90′ ha perso banalmente un pallone che avrebbe fatto cadere nella depressione il Meazza se Donnarumma non avesse fatto quel miracolo su Crimi. All’Europeo ci sarà l’imbarazzo della scelta tra lui e i due “francesi” Verratti e Thiago Motta che giocano in un campionato scarsissimo.
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