La salvezza del Carpi deve passare anche dallo Juventus Stadium. Stando ai numeri che vedremo più avanti, è un impegno che fa davvero venire i brividi aldilà del prestigio, dei titoli e della storia dei bianconeri. La Juventus è diventata penta-campione d’Italia (32 Scudetti o 34, fate voi) e, dopo la gran rimonta che ha fatto per vincere, l’impressione è che non sia in vena di fare sconti o regali al suo primo vero sparring partner. Un girone dopo le classifiche delle due squadre sono cambiate molto: la Juve era quarta ma a -3 dall’Inter; il Carpi era addirittura penultimo con 10 punti (-6 dal Genoa quartultimo) ma stava cominciando a rinascere riscoprendo i suoi valori. Tra cui: non partire mai battuti, nemmeno quando sembra tutto scritto.
ARBITRO – L’arbitro di Juventus-Carpi sarà Massimiliano Irrati di Pistoia. 36 anni, in questa stagione ha diretto il Carpi solo contro delle big come Roma (KO all’Olimpico per 5-1) e Milan (0-0 al Braglia). In totale sono 6 precedenti con i biancorossi, equamente distribuiti: 2 vittorie in Serie D contro Cervia (1-4, stagione 2005-2006) e Santarcangelo (2-1, stagione 2006-2007); 2 pareggi tra cui uno in Coppa Italia Dilettanti contro il Boca San Lazzaro (1-1 dopo il KO al Cabassi per 2-0, stagione 2005-2006); e 2 sconfitte tra cui la Finale di ritorno della Coppa Italia Lega Pro 2010-2011 (1-0 in trasferta contro la Juve Stabia che aveva vinto in Emilia per 3-1). Irrati è divetato “famoso” per essere stato “aggredito” da Higuain, poi sospeso per solo tre giornate, durante Udinese-Napoli.
RENDIMENTO – Per parlare della Juventus, capolista con 85 punti (+12 sul Napoli e + 14 sulla Roma), e della cavalcata mostruosa verso il quinto Scudetto consecutivo bisogna cominciare dall’ultima delle quattro sconfitte finora subite: quel 1-0 a Reggio Emilia contro il Sassuolo del 28 ottobre 2015. Era la decima giornata d’andata e i bianconeri, a fine gara, erano incredibilmente dodicesimi con 12 punti insieme al Chievo, a -11 dalla Roma. I ragazzi di Allegri, fino ad allora inconstanti e abbastanza vulnerabili in difesa, si svegliarono tre giorni dopo nel derby vinto in extremis per 2-1 contro il Torino. Da lì i 25 risultati utili di fila si dividono in 15 vittorie consecutive (l’ultima, lo scontro al vertice vinto per 1-0 contro il Napoli, è valsa il primo e definitivo sorpasso in classifica), 1 pareggio a reti bianche al Dall’Ara contro il Bologna (l’ultimo su 4 totali) e altri 9 successi (l’ultimo a Firenze per 2-1 con la matematica data dalla vittoria della Roma contro il Napoli). I gol segnati sono 67 (terzo miglior attacco dopo Napoli e Roma con 72 e 74) e i gol subiti sono 18 (miglior difesa della Serie A, 9 nelle ultime 26 giornate). La Juventus non perde in campionato allo Stadium dalla prima giornata contro l’Udinese (1-0, 23 agosto 2015). Quella è soltanto la terza caduta casalinga in Serie A dopo quelle contro Inter (3-1) e Sampdoria (2-1) nella stagione 2012-2013. La stagione si chiuderà il 21 maggio con la Finale di Coppa Italia contro il Milan, trofeo che mancava dal 1995 e vinto un anno fa ai supplementari contro la Lazio. L’unico rimpianto resta la pazzesca eliminazione dagli Ottavi di Finale di Champions League contro il Bayern Monaco (da 0-2 a 2-2 a Torino; in Baviera da 0-2 a 4-2 dopo i supplementari con pareggio tedesco al 93′).
ORGANICO – Parlando della difesa non si può ovviare Gianluigi Buffon. A 38 anni resta decisivo (chiedere a Kalinic) ed è riuscito a prendersi un primato che stranamente non aveva ancora in mano, ossia il record di minuti d’imbattibilità in Serie A che apparteneva dal 1993-1994 al milanista Sebastiano Rossi, fermo a 929′ e superato dai 974′ di Super Gigi (dieci partite senza gol subiti, da Cassano al 64′ di Sampodoria-Juventus 1-2 fino al rigore di Belotti nel derby di ritorno vinto per 4-1). Inoltre allo Stadium la difesa non viene bucata dal 13 dicembre 2015 (3-1 sulla Fiorentina, rigore di Ilicic al 3′ e da lì 273′ di imbattibilità interna). Il carattere di Allegri si è visto anche nel ricostruire la Juve dalla panchina: 11 i gol dei subentrati (esempi recenti Morata contro la Fiorentina e Zaza contro il Napoli) contro i 12 del Carpi (5 di Lasagna). Pogba si è confermato determinante pur senza avere a fianco Pirlo e Vidal, mentre i nuovi Alex Sandro, Khedira, Cuadrado, Dybala e Mandzukic hanno spento lo scetticismo che aleggiava su di loro con grandi prestazioni e tante reti, anche durante il turn-over.
PRECEDENTI – L’unico precedente ufficiale è la gara d’andata vinta dalla Juventus per 3-2 in un Braglia per la prima volta tutto esaurito. Dopo 15′ Borriello, ex di turno, saltò in area Bonucci e trafisse Buffon su un contropiede avviato da Cofie. Per lui fu l’ultimo dei suoi 4 gol all’ultima presenza. I bianconeri pareggiarono al 18′ e ribaltarono il punteggio al 41′ con la prima doppietta e unica doppietta italiana di Mandzukic. Al 50′ un lancio lunghissimo di Marchisio trovò Pogba alle spalle di Zaccardo e il francese riuscì a battere Belec con un pallonetto molto fortunato. Sul 3-1 la Juve controllò senza infierire, peccando di leziosità. Il Carpi non si arrese e al 92′ un cross di Letizia fu spedito in rete da Bonucci. 3-2 che sarebbe diventato un clamoroso 3-3 se Lollo al 94′ non avesse calciato malamente su Buffon dopo un cross sotto porta di Mbakogu. Per la Juventus, in palla ma con qualche ferita da cicatrizzare, questa fu la settima delle quindici vittorie di fila. Dopo Roma e Napoli, il Carpi è tuttora l’ultima squadra capace di segnare più di un gol a Buffon in questa Serie A.
EX – Dopo le partenze verso Hellas Verona e Atalanta di Marrone (9 presenze e 1 gol) e Borriello (12 presenze e 4 reti), attualmente l’unico ex è Raffaele Bianco che sarà assente allo Stadium per squalifica. Rafa, a Carpi dal 2012, finora ha giocato 24 partite e segnato 1 gol in Serie A contro il Frosinone. Cliccare QUI per leggere un elenco più ampio degli ex (articolo scritto il 19 dicembre 2015).
PROBABILE FORMAZIONE – Allegri può permettersi un po’ di turn-over anche perché gli unici infortunati sono Caceres, Chiellini (problema a un ginocchio), Pereyra, Marchisio (rottura del crociato, salterà l’Europeo) e il secondo portiere Neto. È vero che in difesa i centrali per il 3-5-2 sono contati, ma a centrocampo e in attacco le scelte sono davvero ampie e danno garanzie.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Rugani; Cuadrado, Pogba, Hernanes, Sturaro, Alex Sandro; Zaza, Dybala.
STATISTICHE SUI GIOCATORI
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