La Terraquilia Carpi ieri sera ha vinto 24-21 contro Junior Fasano al Pala Bursi di Rubiera, ma non è bastato per accedere alla Finale Scudetto per la prima volta nella sua storia. Era difficile rimontare il 28-21 incassato nella Semifinale d’andata in Puglia dato che bisognava vincere con 8 gol di vantaggio oppure con 7 ma a patto che la Junior non superasse le 20 reti. Per il terzo anno consecutivo il sogno del Tricolore si è fermato nel penultimo scalino.
LA PARTITA – Il primo tempo è molto equilibrato e si segna poco (5-5 al 16′). Carpi deve fare i conti per l’ennesima volta contro le parate al limite del soprannaturale di Fovio e contro i provvedimenti disciplinari molto discutibili degli arbitri internazionali Chiarello e Pagaria che non sanzionano molti falli dei giocatori fasanesi con sospensioni di due minuti (3-0 nella prima parte). Nel finale di frazione succede di tutto. Brzic sigla il nuovo vantaggio (10-9) poi Michele Rossi para in pochi secondi un rigore a Riccobelli e due tiri ravvicinati da cui nascono due contropiedi perfettamente finalizzati da Sperti e Basic che fanno andare la Terraquilia a riposo sul +3 (sempre Sperti sulla sirena spreca il +4 sbagliando un pallonetto). I primi 13′ di secondo tempo sono il vero rimpianto di Carpi perché non riesce a bucare nuovamente Fovio, quindi Fasano si chiude bene in difesa, gioca sporco, ferma il tempo a piacimento con esperienza e trascinata da Maione riesce ad accorciare fino al -1 (15-14). La Terraquilia, sorretta da Jurina, è costretta al super assedio e tra il 20′ e il 25′ trova finalmente il +4 (18-14) e il +5 (22-17) con Brzic e Parisini. Non basta il tifo caldo di un Pala Bursi tutto esaurito. La Junior gioca con il cronometro, trova qualche spazio nei minuti conclusivi con il trio Riccobelli-Maione-Leal e accorcia fino al definitivo 24-21. Carpi vince ma è fuori a testa alta con i suoi veterani e i suoi cinque giovani under 23 debuttanti in una Semifinale Scudetto. Un buon risultato dopo il ridimensionamento iniziato in estate. Resta l’amarezza per gli errori commessi nell’andata che hanno costretto i ragazzi di Ilic a fare una super salita, come anche il non aver potuto contare da marzo con Vaccaro, sperando che possa ritornare a giocare il più presto possibile.
FINALE TRIS – Bolzano, campione d’Italia in carica, ha vinto sempre ieri sera 31-22 in casa contro Romagna, capolista per il secondo anno di fila del Girone B davanti a Carpi. L’andata a Imola era finita con un confortante 26-20 per i trentini che, nell’ultimo atto, affronteranno per il terzo anno consecutivo la Junior Fasano, vittoriosa a marzo in Coppa Italia. Da questa stagione la Finale si giocherà con la “bella” (31 maggio) in caso di 1-1 dopo le sfide di andata (21 maggio in Trentino) e ritorno (28 maggio in Puglia).
TABELLINO (SEMIFINALE SCUDETTO – RITORNO)
TERRAQUILIA CARPI JUNIOR FASANO 24-21 (p.t. 12-9; and. 21-28)
TERRAQUILIA CARPI: Jurina, Rossi, Beltrami 1, Basic 3, Brzic 6, Cuzic 2, Hristov 1, Leonesi, Nardo, Opalic, Parisini 4, Sperti 6, Ceso 1. All.: Ilic.
JUNIOR FASANO: Fovio, Cedro, Messina 1, De Santis L. 1, De Santis P. 1, Maione 7, Rubino 1, Riccobelli 4, Alves Leal 6, Marino, Pignatelli, Arcieri, Angiolini, Colella. All.: Ancona.
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