Piglio del capitano e sguardi fiero. Così si è presentato oggi il difensore Leonardo Blanchard nella sala stampa del Carpi Fc. Ecco le sue prime parole da neo bianorosso:
“Il Carpi ha lavorato benissimo, dimostrando di volermi a tutti i costi. Avevo richieste anche dalla Serie A, ma erano piste tiepide e avrei dovuto sgomitare tantissimo per affermarmi. Il Frosinone chiedeva molti soldi e avrei dovuto aspettare una scelta definitiva per fine agosto. Parlando con il direttore Romairone, qui la mentalità e il sacrificio sono gli stessi e l’ho visto anche in campo. A Frosinone ho dato il 300% in quattro anni bellissimi, ho fatto il meglio che potevo fare. La voglia di provare nuovi stimoli mi ha spinto a venire qui. Il Carpi ha semplicemente pagato la clausola rescissoria stabilita dal presidente Stirpe. Prima di un’amichevole contro il Messina ho parlato con gli ultras e mi hanno abbracciato con le lacrime agli occhi”.
Ti stai trovando bene in questo gruppo? “Sono a Carpi da dieci giorni ma sembra di esserlo da dieci. I ragazzi hanno la mia mentalità, sono partiti dai dilettanti e in pochi anni sono diventati professionisti. Ho legato bene con Pasciuti”.
La difesa con te è blindata? “Qualitativamente credo che siamo messi bene in tutti i ruoli. Gagliolo due anni fa fu con me miglior difensore della B. Dobbiamo lavorare tantissimo per raggiungere la compattezza adeguata, così dimostreremo che quei premi non furono casuali”.
I favori del pronostico vi toccano? “Non dobbiamo partire con i favori del pronostico. La retrocessione pesa ugualmente, quindi bisognerà pensare a un sabato dopo l’altro. Solo così possiamo dimostrare il nostro valore. Abbiamo voglia di giocare partite vere, purtroppo un solo anno in Serie A ti dà qualcosa in esperienza ma non se si gioca per cinque-sei anni. Ho 28 anni e vorrei arrivare nuovamente a quel livello”.
Stai assimilando il gioco verticale di Castori? “La Serie A si basa sul palleggio, mentre in B se lo fai è perché sei bravissimo. Il pressing in cadetteria è fondamentale e negli allenamenti lo proviamo tantissimo. In porta il portiere deve imporsi anche con la voce? Per me il portiere e i centrali sono la forza di una squadra, sono i primi a comandarla e a spingerla”






28 Lug 2016
Posted by Enrico Bonzanini













