Fortemente motivato e desideroso di riscattarsi a suon di gol dalle precedenti stagioni, il centravanti Gianmario Comi si è presentato così alla stampa lo scorso giovedì:
“Avevo altre alternative oltre al Carpi, però ho scelto questo club perché credo che sia l’ambiente adatto a me. Ho giocato spesso contro il Carpi, la squadra ha grinta e il cuore tipico dei grandi collettivi.
Come ti senti dopo tanti prestiti più o meno soddisfacenti?
Dopo Reggio Calabria ho avuto spesso dei problemi fisici. Due anni fa ad Avellino abbiamo sfiorato la Finale Play-off, mentre nella scorsa stagione a Livorno abbiamo sofferto. Per me è il primo trasferimento non in prestito, quindi anche per questo le motivazioni sono molte.
Si può pensare a un Carpi da vertice?
Quando si parte con troppe aspettative si rischia di fare capitomboli clamorosi, come è successo a Livorno dopo un avvio di stagione in cui eravamo primi. Dovremo avere continuità in un campionato difficile e lungo.
Uscendo dalle giovanili del Torino e del Milan, ti sei ispirato a qualche attaccante in particolare?
A Torino ho fatto dodici anni di scuola calcistica. Al Milan mi sono allenato con campioni veri come Filippo Inzaghi che era al suo ultimo anno di carriera. Mi colpiva tanto la sua voglia di segnare e cerco di prendere esempio da lui.
Sapevi che il tuo gol-vittoria al Carpi con l’Avellino, risalente al 12 ottobre 2014, è considerato il primo passo verso la promozione in Serie A?
Allora eravamo agli inizi del campionato, mancava la quadratura che poi si è nettamente vista nel ritorno perso al Cabassi per 2-0, una partita piena di intensità e combattuta visto che lottavamo per i Play-off”.






30 Lug 2016
Posted by Enrico Bonzanini













