Il Sassuolo riprende il campionato esattamente come lo aveva chiuso, poco più di tre mesi fa, ovvero sia vincendo, magari non con una prova memorabile, ma sistemando in cascina i primi tre punti dell’edizione 2016/2017 del massimo torneo di calcio italiano. Di Francesco, come previsto, pratica un ampio turnover, rinunciando a Cannavaro al centro della difesa per far posto ad Antei, mentre a centrocampo i giovani Mazzitelli e Sensi sostituiscono Biondini e lo squalificato Duncan. Anche in casa palermitana mister Ballardini si lascia andare a qualche esperimento, sistemando Quaison nell’inedita posizione di punta centrale, con Balogh e Benitvenga sulle fasce, relegando così il centravanti titolare Nestorovski, almeno inizialmente, alla panchina; in difesa, nel frattempo, Cionek rileva, un pò a sorpresa, Goldaniga.
L’afa di una domenica di fine agosto si fa sentire eccome, soprattutto a Palermo, tanto che i primi venti minuti tra le due squadre risultano essere sostanzialmente di studio, senza che nessuna delle due formazioni provi a forzare una ripartenza, schiacciate dall’umidità siciliana. La gara si propone pertanto fin dall’inizio come un match ruvido, sgraziato e aspro, soprattutto a centrocampo, dove, sui rispettivi fronti, i due playmaker delle compagini (Hiljemark e Magnanelli) rimangono invischiati nella battaglia che si combatte per la maggior parte intorno alla linea mediana, senza riuscire a dare ritmo ad una partita tra due squadre sostanzialmente svogliate: mentre gli emiliani paiono pagare, a livello fisico, le fatiche di coppa contro la Stella Rossa, i siciliani sembrano al contrario assai indietro con la preparazione, appesantiti da un carico di lavoro estivo che ne penalizza sicuramente la reattività.
Stando così le cose, quindi, per sbloccare l’impasse, spesso bastano due elementi: un episodio o la giocata del campione; fortunatamente, il Sassuolo può usufruire di entrambe. Infatti, pochi minuti dopo il primo, vero, tentativo della partita da parte dei nero verdi (sventola al volo di Politano respinta con i pugni da un attento Posavec), Berardi converge verso il centro con una serie di finte, tentando disperatamente di togliere il Sassuolo dalla palude tecnica nella quale si è precipitato durante la prima frazione della partita; Gazzi, come un passeggero in ritardo, tenta disperatamente di salire in corsa sul direttissimo, facendolo però deragliare a terra. Sulla punizione successiva il numero 25, dopo essersi visto murare la prima conclusione dalla barriera, ritenta il tiro al volo, facendo schizzare la sfera, dopo una serie infinita di rimpalli, tra i piedi di Defrel, il quale attende saggiamente l’arrivo da dietro di Rajkovic che, ingenuamente, lo stende. Rigore ineccepibile concesso da Pairetto e trasformato da Berardi con la sicurezza dei predestinati: interno sinistro che spiazza Posavec permettendogli dunque di mettere a referto la prima marcatura personale in Serie A alla squadra siciliana ( a cui non aveva, infatti, mai segnato in carriera), la quale coincide inoltre con il quinto centro in sole quattro partite ufficiali, messo a segno dall’attaccante calabrese. Sferzato dalla rete, il Palermo, finalmente, prova ad affondare: più di una volta la corsia destra formata da Bentivenga e Rispoli (il migliore dei suoi) mette in difficoltà Peluso sulla fascia, seppur difficilmente i traversoni scodellati nell’area piccola non diventino presa di Consigli o dei due centrali nero verdi. Verso il finire di tempo, dunque, sul montare della pressione rosa nero, si presenta l’occasione migliore per i palermitani: Alesaami, si guadagna una punizione a causa di un duro intervento da parte di Mazzitelli (ammonito) che Hiljemark scodella perfettamente in area; Rajkovic, desideroso di farsi perdonare l’errore precedente, incocca di testa nell’angolino destro dove però un Consigli prodigioso risponde picche, consentendo agli emiliani di chiudere la prima frazione i vantaggio.
Nel secondo tempo il copione rimane pressochè lo stesso, con il Sassuolo che cerca di manovrare l’azione con rapidi scambi tra i componenti del tridente, seppur visibilmente provati, mentre il Palermo vive sostanzialmente sulle discese di Rispoli e sulle saltuarie invenzioni di Hiljemark per Nestorovski, subentrato intorno all’ora di gioco al posto di Balogh, beccato dalla tifoseria di casa. Sia ben chiaro, ai siciliani va sicuramente concesso l’onore delle armi, ma la pericolosa sterilità offensiva delle bocche da fuoco presentatesi in attacco (non contento Ballardini lancia nella mischia sia Sallai che il rientrante Embalo, chiudendo a 4 punte), lancia sicuramente qualche segnale d’allarme in chiave mercato. Dal canto suo, va detto che nemmeno il Sassuolo riesce a esprimersi in zona gol come sa fare, complici sicuramente le attenuanti elencate in precedenza; essa è però squadra solida, quadrata, che corre, al contrario, pochissimi pericoli in difesa, dove il nuovo assetto formato da Acerbi e Antei, coadiuvati dal sempre prezioso Gazzola in fase di copertura, libera l’area piccola da più di una situazione spinosa, permettendo all’onnipresente Berardi di guadagnarsi, in contropiede, l’occasione per chiudere la pratica ad una decina di minuti dalla fine: superato il centrocampo, il numero 25 sfida e supera Rispoli col sinistro per poi scoccare, stavolta col piede debole, una sassata imprendibile stampatasi, sfortunatamente, sulla parte superiore della traversa. Seppur sfumata la doppietta personale, il Sassuolo saprà accontentarsi dell’ unica marcatura del proprio centravanti, dal momento che nei minuti finali ci sarà spazio solamente per l’espulsione di Rajkovic, il quale bagna nel peggiore dei modi il proprio debutto in Serie A.
Dopo quattro minuti di recupero il verdetto sancisce quindi la vittoria della squadra emiliana, che passa da grande in una piazza mai comoda, ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo, essendo infatti riuscita a preservare più di un componente in vista della delicata sfida di giovedì in Serbia. Per il Palermo, la gara del Barbera lascia solamente un grosso punto interrogativo: certo, i rosa nero non hanno giocato male, dimostrando una discreta circolazione palla ed una buona organizzazione di filtro, specialmente in mezzo al campo; le statistiche tuttavia parlano di cinque sole conclusioni verso la porta di Consigli, di cui appena due nello specchio; basterà per la salvezza?
PALERMO-SASSUOLO 0-1 (0-1)
Palermo (Stadio “Renzo Barbera”)
Domenica 21 agosto 2016
Reti: 31′ rigore Berardi
PALERMO: Posavec, Cionek, Vitiello [81′ Embalo], Rajkovic, Rispoli, Gazzi, Hiljemark, Alesaami, Bentivenga [69′ Sallai], Quaison, Balogh [56′ Nestorovski] – all. Ballardini
SASSUOLO: Consigli, Gazzola, Antei, Acerbi, Peluso, Magnanelli, Sensi, Mazzitelli [71′ Biondini], Berardi, Defrel [75′ Falcinelli], Politano [85′ Adjapong] – all. Di Francesco
Arbitro: Luca Pairetto (ITA)
Note: espulso Rajkovic al 90′.