Intervenuti telefonicamente alla prima puntata della terza stagione di Speak & Roll su www.radio5punto9.it, il giornalista della Gazzetta di Mantova Leonardo Piva e il telecronista per Lega Nazionale Pallacanestro e Sky Sport Niccolò Trigari, hanno discusso insieme al conduttore Alberto Carmone dei movimenti di mercato estivi degli Stings e dell’imminente inizio del campionato di A2.
Le prime considerazioni di Piva: “La nuova Dinamica mi piace, è una squadra che può far divertire. Daniels è da scoprire, ma può essere un gran fattore, mentre Corbett viene da un ottimo campionato. Mi aspetto una squadra che accentrerà il suo gioco in uno o due giocatori in grado di andare sui 20 punti a partita. I giovani sono migliori di due anni e mi trasmettono più fiducia“.
Si ragiona poi sulla scorsa stagione e sul mancato colpo in estate: “La maggior debolezza dell’anno scorso è stata, a mio parere, la guardia americana che non ha dato il contributo che ci si aspettava per motivi fisici e anche psicologici. Un altro aspetto negativo della scorsa stagione era la mancanza di ferocia in alcune partite e si era visto nella partita di Brescia a dicembre e nei playoff con Agrigento. Se per il primo aspetto credo che Corbett possa essere un ottimo rimedio, per la seconda, la gara con la Fortitudo, anche secondo Martelossi, ha evidenziato nuovamente la mancanza di aggressività. Su questo aspetto speriamo che lo staff tecnico curi molto l’aspetto mentale durante gli allenamenti. Colpo di mercato mancato? Udanoh probabilmente sarebbe stato confermato se non fosse stato per le sue richieste economiche troppo elevate”.
Un commento anche sul declino all’invito di partecipare alla Europe Cup: “E’ stata una scelta giusta vista la scarsa visibilità della manifestazione e visto l’impegno che comporta. Considerando comunque che non sono moltissime le squadre italiane iscritte al torneo, nulla vieta che l’anno prossimo la squadra possa arrivarci o vincendo la Coppa Italia o venendo invitata ancora una volta”.
Infine, una considerazione sulle rivali degli Stings e le possibili favorite dell’A2 Est: “La Fortitudo su tutte, Candi e Montano stanno maturando bene grazie a Boniciolli e in più si è rinforzata parecchio. Verona ha fatto un ottimo mercato, nonostante un precampionato difficile, ed è allenata da un ottimo coach come Frates. Treviso ha il fattore PalaVerde e Pillastrini dalla sua parte. La Virtus mi incuriosisce perché è un ambiente che non è abituato a queste categorie e dovrà adeguarsi alla mentalità più ‘operaia’ dell’A2. Mantova la collocherei tra 4° e 6° posto, ma potrebbe sorprendere tutti se riuscirà a trovare la giusta mentalità. Probabilmente vedremo una Dinamica anche più divertente dato che Martelossi mi aveva confidato di voler rendere più rapido il gioco in transizione“.
Arriva poi il momento di Trigari: “Ritengo siano state importanti per Mantova le conferme dello staff tecnico e di Amici e Gergati. Sono arrivati italiani e americani molto interessanti. Daniels è ancora da valutare, anche perché l’affaire Pinkston ha condizionato il suo arrivo in ritardo. Corbett l’ho visto molto bene nel preseason, è un giocatore che può fare la differenza“.
Il telecronista era presente a gara 4 degli ottavi di finale playoff della scorsa stagione con Mantova impegnata ad Agrigento: “Nel finale della partita con c’è stata molta confusione, ma gli arbitri, a mio avviso, hanno preso le decisioni giuste. Agrigento è un campo particolare, già Torino l’anno precedente aveva rischiato di perdere la promozione. Sono stati dei playoff strani per gli Stings, partiti cambiando entrambi gli americani per necessità tecniche e anche fisiche, soprattutto di Hurtt. La scelta di Ferguson fu fatta probabilmente per far sì che diventasse il giocatore decisivo per il post-season“.
Ci si sposta poi ad esaminare le rivali degli Stings: “La Fortitudo e Treviso a livello di talento e ambizione hanno qualcosa in più in questo girone. La Virtus ha un mix tra veterani e giovani interessante e due stranieri importanti per la categoria come Lawson e Umeh. Segnalerei anche Verona che con Diliegro ha di fatto tre americani, insieme a Robinson e Frazier. Poi vuole tentare l’esperimento Toté dal primo minuto e ha Portannese che è tra i migliori talenti italiani in circolazione. Anche Ferrara può dire la sua con Bowers, Roderick e Cortese. Oltre a queste vedo Trieste che ha tanto talento e un gran progetto, Piacenza che sarà interessante vedere nel nuovo ambiente, e anche Forlì che avrà un palazzetto piuttosto caldo“.
E per l’Ovest?: “A livello di blasone è inferiore rispetto all’Est anche se ci sono Siena e Roma, le quali però non sembrano attrezzate per disputare un campionato al vertice. Vedo bene Trapani e anche Scafati che mi ha fatto un’ottima impressione in Supercoppa nonostante le vicissitudini coi coach durante l’estate. Ha Fantoni e Santiangeli che possono essere molto incidenti nel loro gioco. Ferentino ha confermato buona parte del roster e vuole avere un ruolo da protagonista. Agrigento potrà dire la sua col miglior Piazza, oltre al grande apporto di Evangelisti, Chiarastella e Bucci“. Per terminare, una considerazione sul tema della seconda promozione in Serie A: “Bisognerebbe dar valore alla regular season e quindi promuovere la squadra che, tra Est e Ovest, ha il miglior record di vittorie, mentre la seconda arriverebbe dai playoff“.