Smaltita la convincente prova offerta domenica contro l’Udinese, seppur con qualche brivido di troppo, il Sassuolo si rituffa nell’incredibile avventura europea che lo ha visto, finora, protagonista assoluto, dopo la scoppola rifilata al favoritissmo Athletic Club due settimane fa; lo fa nella ridente cittadina fiamminga di Genk, dove questa sera sarà ospitato dalla omonima compagine di casa durante il match valido per il secondo turno del girone F, condotto finora a punteggio pieno dalla squadra nero verde in concomitanza con l’Austria Vienna, capace di sconfiggere proprio i più quotati belgi nella sfida di apertura giocatasi nella capitale austriaca. Teatro della contesa sarà lo spettacoloso impianto della Luminus Arena (già Cristal Arena), casa del Koninklijke Racing Club Genk, nonchè uno dei massimi catini sportivi per capienza e importanza situati nella Fiandre, capace di accogliere frequentemente ben più di 20000 spettatori a partita, data l’incredibile affluenza di tifosi biancoblu (circa 17000) che, ogni anno, sottoscrivono l’abbonamento per la propria squadra del cuore, rendendo la struttura una tra le più inespugnabili all’interno della Jupiler League, il massimo torneo di calcio belga, all’interno del quale il Genk, dopo esserselo assicurato ben tre volte durante la sua breve storia, occupa momentaneamente la terzultima posizione, frutto di un avvio di stagione non certo esaltante, culminato con la pesante disfatta per 4-1 subita domenica in casa del Kortrijk.
LA SQUADRA agli ordini di Peter Maes, rodato commissario tecnico del paese fiammingo, approdato sulla panchina del club nel 2015, è infatti uno dei più interessanti esperimenti di “gioventù terribile” messi in pratica su un campo da calcio recentemente in giro per l’Europa. Escludendo infatti l’esperto attaccante Thomas Buffel, il resto del team vanta un’età media complessiva di 22,3 anni, decisamente una delle più basse della competizione, a causa del fortissimo, nonchè rinomato settore giovanile della società recentemente rilevata da un proprietario kuwaitiano, che ha permesso di sfornare, durante gli scorsi anni, alcuni dei migliori talenti della nazionale belga, ultimamente dimostratasi una delle più temibili del continente, quali il portiere Thibault Courtois, i centrocampisti Yannick Carrasco e Kevin De Bruyne e gli attaccanti Divock Origi e Christian Benteke, oggi tutti agli ordini di alcune delle più prestigiose compagini in giro per l’Europa. I rimanenti che scenderanno in campo nelle prossime ora sono però ben lungi dal potersi considerare le seconde linee di questa incredibile “generazione di fenomeni” apparsa alla fine dello scorso decennio nei dintorni di Bruxelles. Il tridente di trequartisti alle spalle del già citato Buffel annovera infatti individualità quali l’estro del bosniaco Tino-Sven Susic (figlio del ben più famoso Safet, indimenticabile attaccante yugoslavo degli anni ottanta con la casacca del Paris Saint-Germain), la velocità del giamaicano Leon Bailey (classe 97, probabilmente l’uomo più pericoloso della squadra, il quale ha inoltre recentemente ricevuto il riconoscimento assegnato al “miglior giovane giocatore belga dell’anno”) e l’esplosività del greco Nikolaos Karelis (ex stella del Panathinaikos), senza per questo dimenticare la giovanissima linea di incontristi formata a metà campo da Heynen ( ’97) e Ndidi (’96), abili ad abbinare qualità e quantità. Il reparto di gran lunga più deficitario, tuttavia, sotto questo punto di vista è sicuramente la difesa, composta con ogni probabilità dal quartetto Dewaett – Brabec – Colley – Castagne a protezione della porta di Marco Bizot, portiere olandese non esattamente eccezionale nei rinvii (si veda la partita con l’Austria Vienna).
QUI SASSUOLO. Anche Eusebio di Francesco si ritrova, volente o nolente, con una lista di convocati tremendamente giovane, all’interno della quale spiccano i nomi dei due giocatori della primavera Caputo e Franchini, aggregati alla prima squadra dopo l’ennesimo tra gli infortuni, occorso questa volta ad Antei, che stanno decimando la compagine emiliana in questo inizio di stagione. L’inedita linea difensiva vedrà quindi sicuramente l’utilizzo dal primo minuto di Timo Letschert, a fianco di Acerbi e Lirola, mentre a centrocampo Pellegrini sostituirà Mazzitelli dopo la comunque positiva prova di domenica.Confermato invece, nonostante le numerose defezioni, il provvisorio reparto avanzato composto da Defrel Ricci e Politano.
PROBABILI FORMAZIONI
GENK (4-2-3-1): Bizot; Castagne, Colley, Brabec, Dewaett; Ndidi, Heynen; Bailey, Susic, Karelis; Buffel. all. Maes
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Letschert, Acerbi, Peluso; Magnanelli, Biondini, Pellegrini; Ricci, Defrel, Politano. all. Di Francesco