Gli Stings tornano all’Unipol Arena, teatro lo scorso settembre, dell’opaca prova dei biancorossi in Supercoppa LNP. Per Mantova è obbligatorio vincere dopo due sconfitte nelle prime due gare di campionato. Cammino opposto fin qui quello della Virtus Segafredo Bologna dell’ex capitano virgiliano Klaudio Ndoja che ha sconfitto Piacenza ed Imola nei primi 80 minuti della stagione.
Avvio pessimo per Mantova che perde tre palle in attacco favorendo le ripartenze punitive della Virtus. L’attacco delle Vu Nere sembra giocare ad un’altra velocità rispetto alla ferma difesa biancorossa. Umeh (9 punti in 5 minuti) e Lawson sono scatenati, mentre Daniels tiene a galla gli Stings coi suoi ganci da sotto. Il timeout di coach Martelossi non cambia molto le cose, con la Dinamica che continua a soffrire in difesa e in attacco si affida alle iniziative personali. Il parziale al termine del primo quarto potrebbe essere anche più pesante, ma Daniels e un buon Gergati tengono a -11 gli Stings, che migliorano il proprio gioco solo negli ultimi minuti. 29-18 al 10’.
Nel secondo quarto continuano le disattenzioni di Mantova in difesa che concede spazio alle penetrazioni e tiri aperti a Ndoja e Rosselli. In avanti l’attacco virgiliano è legnoso e Amici e Corbett non riescono a sbloccarsi. La Virtus e l’Unipol si scaldano, con gli uomini di Ramagli che vanno sul +18 e gli Stings che sembrano sull’orlo del tracollo da un’azione all’altra. Casella si sblocca da tre punti ma è una goccia nel mare di errori in attacco e in difesa da parte di Mantova. Bologna continua ad esaltarsi con Umeh e l’immarcabile Lawson e a rimbalzo (15 punti per entrambi al 20’). 50-32 al 20’.
Al ritorno in campo la Dinamica prova ad accelerare i tempi della manovra, ma in difesa subisce sempre l’esplosività di Lawson (terminerà la partita con 25 punti e 13 rimbalzi, con 40 di valutazione) e Rosselli. Per Mantova si accende Corbett con 10 punti in neanche 5 minuti, ma la sua fiammata non è seguita dai compagni. In attacco gli Stings paiono ancora slegati e affidarsi esclusivamente ad iniziative personali. Le numerose palle perse (a fine partita saranno 17) peggiorano la situazione. Nonostante tutto Mantova tiene testa alla Virtus fino al 30’ riportandosi sul -15, ma terminando il quarto sul -17 (72-55 al 30’).
Nell’ultimo quarto gli Stings ci mettono l’orgoglio per circa 5 minuti col coraggio di Daniels e la grinta di Casella (che terminerà con 9 punti e due bombe a referto). L’elastico -15 e -17 termina con la tripla di Rosselli che spezza definitivamente le gambe a Mantova. I biancorossi escono dalla partita per pensare già al prossimo importante impegno con Ferrara e allora la Virtus può esaltarsi davanti al proprio pubblico. Ramagli concede la standing ovation ai suoi gladiatori, lasciando il campo ai giovani Pajola, Penna ed Oxilia che trovano il canestro anche con una certa facilità. Il passivo finale è pesante, 92-64.
Virtus Bologna – Dinamica Generale Mantova 92-64 (29-18; 50-32; 72-55)
Virtus Bologna: Spissu 6, Umeh 19, Pajola 4, Spizzichini 5, Ndoja 10, Rosselli 15, Michelori 2, Oxilia 2, Penna 4, Lawson 25, Petrovic DNP. Coach : Alessandro Ramagli.
Dinamica Generale Mantova: Daniels 16, Giachetti 11, Timperi, Candussi 2, Casella 9, Amici 1, Corbett 12, Gergati 6, Bryan 7, Magni DNP, Morello DNP, Rinaldi DNP. Coach: Alberto Martelossi.
(Foto Enrique Ramos)