Batti e ribatti, alla fine il Mitra torna a sparare. La rete da opportunista vero dell’attaccante di Sant’ Angelo Lodigiano permette al Sassuolo di riprendere per i capelli una partita che più di una volta aveva rischiato di scivolare via, se solo il Bologna avesse concretizzato, attraverso un 2-0 che sarebbe stato, tutto sommato, meritato, l’enorme mole di occasioni costruite soprattutto durante la prima mezz’ora di gioco, grazie ad una prestazione sì superiore offerta da i rossoblu su ogni lato del campo, ma non sufficiente a spezzare le reni di un Sassuolo mai veramente dato per morto, capace di mantenere saldamente in piedi la baracca dopo ogni scossone subìto, impedendo alla squadra di Donadoni di prendere un largo che probabilmente le avrebbe consegnato la partita su un piatto d’argento. Nel calcio, tuttavia, si sa, non sempre lo occasioni edificate corrispondono ad un eguale risultato in termini di punteggio, ragion per cui alla fine le due squadre si trovano nella situazione di uguale spartizione della posta in gioco, tramite un punto a testa, che consente ai nero verdi di agganciare il Cagliari a quota 13 punti, in concomitanza con l’Atalanta, confermando la mediocrità del trend che li vede protagonisti, almeno per il momento, in campionato.
PRIMO TEMPO Il Sassuolo, che non pareggiava da ben 12 partite in serie A, entra nel ribollente catino del Dall’Ara affidando le proprie speranze di risultato soprattutto al leggerissimo, forse troppo tridente d’attacco composto da Defrel, Iemmello e Ricci, mentre a centrocampo Sensi rileva, un pò a sorpresa, Pellegrini, completando il reparto coadiuvato dai polmoni di Biondini e Magnanelli. Nel Bologna invece Masina e Torosidis vincono i rispettivi ballottaggi con Mbaye e Krafth mentre, purtroppo per il Sassuolo, davanti si rivede lo sbarazzino talento di Simone Verdi, autore di uno scoppiettante avvio di stagione, supportato oltre che da un’ottimo stato di forma, anche da due piedi che letteralmente dipingono calcio, come dimostra al pubblico dopo appena dieci minuti, infilando una punizione di una bellezza stordente nel sette della porta difesa di Consigli, tramite una saetta mista di potenza e precisione. Neanche il tempo di riprendersi dallo shock, che il Sassuolo accusa un nuovo, tremendo colpo, essendo infatti costretto a rinunciare al proprio capitano Magnanelli per infortunio, in un momento chiave per lo sviluppo del match, dove il carisma e l’esperienza del numero 4 sarebbero certamente stati una solida ancora al quale aggrappare le già flebili certezze degli uomini di Di Francesco che, cinque minuti più tardi, rischiano il tracollo: su uno splendido traversone di Masina, Nagy calcia al volo, trovando la puntuale risposta del portiere Consigli, sulla cui ribattuta si avventa però Torosidis con foga da numero 11 vero, esclusi i piedi, che spediscono un pallone solamente da spingere in rete sulla traversa la quale, dopo un rimbalzo allontana la minaccia del raddoppio felsineo. Il resto del primo tempo prosegue sulla falsa riga del monologo rossoblù, con la squadra di Donadoni a far la voce grossa soprattutto in attacco, dove Masina e Verdi da un alto, e Krejci dall’altro, fanno sostanzialmente ammattire gli esterni nero verdi, Lirola su tutti apparso decisamente spaesato durante la sfida odierna, in netto contrasto con le ultime uscite.
IL SECONDO TEMPO, apertosi con l’ovvia sostituzione di un impalpabile Sensi a favore del più mobile Politano, non riesce tuttavia a regalare maggior fortuna ai ragazzi di Di Francesco, i quali rimangono costantemente invischiati dalla perfetta ragnatela tessuta a metà campo dal trio di incontristi bolognesi formato da Nagy, Dzemaili e Taider, abili a stroncare sul nascere qualunque ripartenza in campo aperto di cui avrebbe invece tanto bisogno il Sassuolo, oggi alle prese con una fatica disumana nel battere a rete. Il pressing altissimo dei felsinei, infatti, taglia di netto le vie di comunicazione tra un centrocampo troppo sottile (i soli Biondini e Pellegrini a protezione della retroguardia) e un attacco, al contrario, troppo folto, dove alla giornata no sperimentata da Defrel si aggiunge la pochezza realizzativa di Ricci, mentre l’ingresso di Politano non riesce a dare i frutti sperati. Dopo venti minuti di sostanziale stanca, sono dunque nuovamente gli avversari a riprendere in mano l’offensiva, vogliosi di chiudere la pratica e consegnare agli archivi il primo derby da serie A conquistato entro le mura amiche di un “Renato Dall’Ara” sempre più caldo, prima con Dzemaili (conclusione a botta sicura respinta abilmente da Consigli) quindi con Floccari (velenoso destro sul primo palo deviato in corner dall’estremo difensore milanese, oggi nettamente tra i migliori in campo). I rossoblù, a questo punto, devono però trovarsi a fare i conti con la dura legge non scritta, ma sempre attuale del gioco del calcio, sentenziosa ed efficace: gol sbagliato, gol subito. Abbondantemente superata quindi la soglia di occasioni necessarie al soddisfacimento della prima condizione, si tratta dunque solo di trovare un giustiziere che ribadisca, un volta di più, quanto può essere pesante, in certe partite, la mancanza di cinismo. Il giocatore in questione si è alzato dalla panchina solamente da un quarto d’ora quando, sui suoi piedi, capita la più ghiotta delle occasioni nero verdi dell’intera partita, costruita, stranamente, con un disperato lancio lungo in direzione della nuova punta centrale, Alessandro Matri appunto, che ha preso il posto di un deludente Iemmello. L’attaccante lombardo, ancora a secco di gol in questa stagione, decide di cogliere il momento più opportuno per mettere a tacere le ingenerose critiche che già da troppi ambienti si erano levate nelle ultime settimane, superando Da Costa con un delizioso scavetto con il destro, una volta anticipati in velocità sia Maietta che Helander. Il pareggio ottenuto così rocambolescamente scaccia le paure di un Sassuolo che riesce finalmente a governare, senza troppi patemi, il possesso palla, traghettando un fondamentale punto in trasferta fino al computo della classifica.
BOLOGNA – SASSUOLO 1-1 (1-0)
Bologna (Stadio “Renato Dall’Ara”)
Domenica 23 ottobre 2016
Reti: 10′ Verdi, 86′ Matri
BOLOGNA: Da Costa, Torosidis, Maietta, Helander, Masina, Nagy [70′ Pulgar], Dzemaili, Taider, Verdi [88′ Di Francesco], Krejci, Floccari [80′ Sadiq]. – all. Donadoni
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Biondini, Magnanelli [12′ Pellegrini], Sensi [46′ Politano], Ricci, Iemmello [72′ Matri], Defrel. – all. Di Francesco
Arbitro: Irrati (ITA)