E’ stato bello finchè è durato. Di più, emozionante, travolgente, a tratti appassionante, ma breve. Tremendamente breve. Il sogno europeo del Sassuolo si spegne mestamente in una notte gelata di fine Novembre entro teatro che più romantico sarebbe stato difficile, quale il magnifico impianto del Sàn Mamès di Bilbao, al termine di una gara ruvida, sporca, giocata col coltello tra i denti dagli uomini di Eusebio Di Francesco. Da lottatori veri. Purtroppo, come spesso accade, non sempre il cuore basta per supplire alle evidenti carenze tecnico/organizzative che anche ieri gli emiliani hanno palesato a confronto degli sfuggenti baschi, autori di una seconda frazione di gioco veramente da grande squadra, questo va riconosciuto. Rimane dunque il rimpianto, non solo per una campagna europea probabilmente gettata all’aria nella maledetta notte, o meglio nei maledetti 5 minuti, di Reggio Emilia datati poco meno di un mese fa, ma soprattutto per l’impossibilità di onorare il primo impegno continentale della storia del Sassuolo come meglio avrebbe meritato, ad organico completo. Va dato comunque atto ai nero verdi, di averci provato fino alla fine, cercando di aggrapparsi con le unghie con i denti ad un pareggio che, per quanto insperato, avrebbe in ogni caso permesso agli emiliani di giocarsi tutto nel corso dell’ultima uscita, contro il Genk, ora del tutto inutile ai fini della classifica. Il colpo di testa di Ragusa, spentosi di poco alto a due giri di lancette dal termine, si riassume quindi come un sostanziale sunto della stagione fin qui disputata dagli uomini di Di Francesco, un “vorrei, ma non posso” tremendamente esplicativo nella sua semplicità. La buona volontà, questo va riconosciuto, di sicuro non manca, i limiti tecnico/tattici neppure. Ed allora tanto basta a raccontare una nuova sconfitta, la quinta nelle ultime sei apparizioni, ma di certo la più dolorosa.
IL PRIMO TEMPO vede dunque ovviamente il Sassuolo passare per primo in vantaggio (come già accaduto durante 4 delle ultime 6 uscite, salvo poi farsi raggiungere, ed in molti casi superare, nel prosieguo nel match) dopo nemmeno due minuti dal calcio di inizio: Laporte interviene maldestramente su un pallone vagante all’interno della propria tre quarti ed innesca Ragusa, libero di galoppare sulla fascia. La punta siciliana, arrivata sull’estremo out destro, lascia partire un tracciante, in teoria facile preda di Herrerin, controllato tuttavia maldestramente dall’estremo difensore basco, il quale si lascia sfuggire il pallone a centro area, dove, in ogni caso, Balenziaga ha ancora il tempo di mettere una pezza sull’errore. Sorprendentemente il terzino spagnolo, nel tentativo di rinviare la sfera, carambola rocambolescamente su di essa, spedendola nel sacco. Scioccato dall’incredibile vantaggio ospite, Valverde suona immediatamente la carica ai suoi che, nemmeno dieci minuti dopo, senza scomporsi, agguantano il pareggio grazie alla seconda marcatura consecutiva di Ràul Garcìa, bravo a staccare più in alto di tutti su un calcio d’angolo battuto da Munian, insaccando alle spalle di Consigli. Le due squadre si affrontano dunque a viso aperto, dando vita ad una prima frazione da stropicciarsi gli occhi, densa di ribaltamenti di fronte ed occasioni sciupate per questioni di centimetri da una parte e dall’altra, prima con il solito Ragusa, tarantolato sulla fascia di competenza, il quale sfiora il montante sinistro con un bel tentativo a giro, quindi con Muniain, che costringe Consigli ad un difficle intervento necessario a deviare in corner una propria conclusione incrociata.
LA RIPRESA prende forma sulla falsa riga del primo tempo, vedendo infatti i padroni di casa intenti a costruire gioco, mentre l’undici guidato da Eusebio Di Francesco agisce prevalentemente di contropiede, tenendo comunque in apprensione la fragile retroguardia basca. Sono però nuovamente gli zurigorri a mettere la freccia nel punteggio, grazie alla rete dell’immortale Aritz Aduriz (sesta marcatura in Europa dopo le cinque messe a segno la scorsa giornata contro il Genk), abile a sfruttare la spizzata a centro area di San Josè per superare Consigli con un colpo di testa sottomisura. Il Sassuolo, ovviamente, si dimostra lungi dalla resa, riproponendosi nuovamente in avanti grazie ad una buona iniziativa di Ricci, il cui cross, non arpionato da alcun marcatore avversario, diventa facile preda di Defrel che, tuttavia, colpisce Herrerin da buona posizione. La reazione neroverde, iniziata per la verità a montare con sempre maggior forza, subisce però la sfortunata smorzata rappresentata da due nuovi infortuni, subiti rispettivamente da Biondini e Pellegrini, costretti a lasciare il campo a favore di Missiroli e Matri. Nemmeno il tempo di una necessaria ambientazione, che l’Athletic segna ancora: rinvio lunghissimo da parte di Herrerin incanalato perfettamente dalla testa di Aduriz verso l’inserimento puntuale di Inigo Leuke, il quale, bruciato Lirola in velocità, sorprende Consigli con un interno mancino scivolato sotto le gambe del portiere lombardo da posizione assai angolata. Riluttante alla sconfitta il Sassuolo, chiaramente in debito d’ossigeno, prova nuovamente a rifarsi sotto, questa volta con Ragusa, bravo a sfruttare un tap-in da distanza ravvicinata dopo che Herrerin era riuscito ad anticipare Matri, mettendo a segno la quinta marcatura della partita. Non basterà. Non basterà perchè alla fine l’Athletic riesce a reggere senza eccessive difficoltà gli ultimi assalti nero verdi, dimostrandosi squadra assai più matura degli emiliani riguardo la gestione dei momenti di tensione, e forse più meritevole del passaggio del turno. Non basterà perchè non era questa la partita da vincere, dopo aver gettato alle ortiche una qualificazione, alla fine della fiera, alla completa portata di Magnanelli e soci. Non basterà perchè troppo è girato storto nel corso di questa prima parte di stagione ed è forse bene ritornare coi piedi per terra ad occuparsi di altri obbiettivi, piuttosto che tentare una coesistenza impossibile tra due competizioni per una realtà come quella messa in piedi da Eusebio Di Francesco negli ultimi anni. Si può quindi tranquillamente dire che la prima esperienza europea del Sassuolo, per niente avara di soddisfazioni ed esperienze, è iniziata ai cento all’ora per poi schiantarsi rovinosamente con la realtà alla prima curva o strada accidentata.
ATHLETIC CLUB – SASSUOLO 3-2 (1-1)
Bilbao (Stadio “San Mamès”)
Giovedì 24 novembre 2016
Reti: 2′ Balenziaga autorete, 10′ Raùl Garcìa, 58′ Aduriz, 79′ Inigo Leuke, 82′ Ragusa
ATHLETIC CLUB: Herrerin, Inigo Leuke, Yeray, Laporte, Balenziaga, Benat, San Josè, Inaki Williams [62′ Boveda], Raùl Garcìa, Muniain [72′ Mikel Rico], Aduriz [89′ Sabin]. – all. Valverde
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Cannavaro, Acerbi, Gazzola, Magnanelli, Biondini [70′ Matri], Pellegrini [70′ Missiroli], Ricci, Defrel [77′ Politano], Ragusa. – all. Di Francesco
Arbitro: Kassai (HUN)