Il Sassuolo perde la seconda partita di fila in Serie A, dopo la sconfitta di Firenze, e, complice la vittoria dell’Empoli registrata nell’anticipo contro il Cagliari di un Rastelli sempre più in bilico, vede avvicinarsi nuovamente gli spettri del quartultimo posto, dopo averlo debitamente scacciato due settimane fa. In chiara emergenza tattico-numerica, va dato, in ogni caso, agli uomini di Eusebio Di Francesco l’onore delle armi, in quanto capaci di tenere testa ad un Inter non certo al massimo della forma, ma in chiara risalita perlomeno a livello di prestazioni. D’accordo gli uomini di Pioli alla fine dei giochi non rubano nulla, e solamente uno strepitoso Consigli oppostosi per due volte al liberissimo Perisic, impedisce ai nerazzurri di chiudere con un’attivo ben maggiore, che avrebbero in fondo anche meritato, vista la cospicua mole di occasioni messe in atto. Tuttavia i nero verdi hanno saputo difendersi con ordine, tentando anche, qualora fosse possibile, qualche sporadica sortita offensiva, mantenendo i meneghini in ansia ben oltre il novantesimo.
NELLA PRIMA FRAZIONE, infatti, le occasioni da una parte e dall’altra si equivalgono, producendo quarantacinque minuti se non eccelsi, perlomeno di buon livello, considerate le diverse sperimentazioni presenti da una parte e dall’altra in campo. I neroazzurri, disposti in campo agli ordini di Stefano Pioli, si sistemano secondo un camaleontico 3-4-1-2, in grado di trasformarsi, all’occorrenza, in un più pratico 4-3-3 dove, Candreva da un lato, e Perisic dall’altro, assistono con i loro traversoni le iniziative sempre pericolose di Icardi, mentre, più indietro, Joao Mario, Felipe Melo e Brozovic sono impegnati nella battaglia per il possesso del centrocampo. Anche il tecnico marchigiano si diletta con alcuni esperimenti, seppur assai meno voluti: Di Francesco presenta infatti un inedita linea mediana composta da Mazzitelli, Pellegrini e Sensi, di fatto gli unici arruolabili, mentre in difesa, come da previsioni, Lirola e Dell’Orco sostituiscono rispettivamente Gazzola e Peluso. Come già detto, nel primo tempo le due compagini, passati i canonici quindici minuti abbondanti di studio, partono entrambe all’offensiva allo scoccare del palo colpito da Candreva, grazie ad un tiro da fuori area deviato goffamente da Acerbi. Dopo una nuova occasione di stampa ospite (colpo di testa di Icardi fuori di nulla su perfetto suggerimento di Candreva), sono i neroverdi a presentarsi di fronte ad Handanovic, grazie ad un illuminante lancio di Sensi dalla metà campo a pescare Defrel che, solo, ma sbilanciato di fronte al portierone sloveno, cerca la conclusione al volo, vedendosi tuttavia respingere il tentativo dal volo dell’estremo difensore nerazzurro. Intimoriti dall’occasione capitata sui piedi del francese, i lombardi si riaffacciano in avanti chiamando Consigli al primo, grande, intervento di giornata nel momento in cui l’estremo difensore emiliano si distende agilmente per sbarrare la strada al tiro a colpo sicuro di Perisic scoccato da centro area, dopo che Candreva (ancora lui) aveva ubriacato Dell’Orco sulla destra. Il duplice fischio di Di Bello consegna agli archivi quarantacinque minuti di fatto divertenti, ravvivati nella seconda parte da più di un occasione da ambo i lati.
IL SECONDO TEMPO, tuttavia, si apre fin da subito all’insegna dello squilibrio. Passano infatti poco più di sessanta secondi dall’inizio della frazione, ed i nerazzurri passano: gran tiro di Joao Mario da fuori area, liberatosi agilmente dalla marcatura, che Consigli respinge d’istinto in tuffo; sul pallone vagante è Candreva il più lesto ad avventarsi sulla sfera spedendola in rete con la conclusione che certifica la propria terza marcatura in campionato nel corso delle ultime cinque partite. Di Francesco, colpito a freddo, tenta di sbloccare la sostanziale sterilità dei suoi in fase offensiva con un doppio cambio, tramite il quale Missiroli e Matri prendono il posto di Ricci e Pellegrini. Le sostituzioni sembrano scuotere in positivo la banda nero verde che, da lì a cinque minuti, costruisce la più nitida delle palle gol capitata sui piedi di Sensi che, da dentro l’area di rigore, colpisce al volo, trovando però la pronta respinta del sempre presente Handanovic. Seguono venti minuti di sostanziale equilibrio, durante i quali sia Inter che Sassuolo attendono il momento propizio per colpire, i primi per chiudere la pratica una volta per tutte, i secondi per riacciuffare un pareggio tutto sommato ancora possibile. Sono proprio i nero verdi a dare il via alla girandola finale delle occasioni, quando Ragusa, fuggito sulla sinistra, angola un buon cross respinto a centro area dallo stesso portiere sloveno su Miranda, che, nel tentativo di rinviare, colpisce accidentalmente Iemmello appena entrato, facendo carambolare la palla fuori di pochi centimetri. Negli ultimi minuti, però, vanno certamente più vicino i meneghini a chiuderla che gli emiliani a riaprila, legittimando così un vantaggio tutto sommato meritato. Negli ultimi cinque giri di lancette c’è tempo infatti per una doppia occasione capitata sui piedi di Perisic, solo di fronte a Consigli, capace in entrambi i frangenti di centrare in pieno il portiere di casa. Dopo quattro minuti di recupero (e la solita espulsione di Felipe Melo) Di Bello sanziona dunque il termine di un match per l’ennesima volta poco fortunato per i nero verdi, attesi ora dall’ultima gara dell’anno a Cagliari, quando Defrel e soci proveranno a raggiungere l’obiettivo minimo dei venti punti, per tentare poi, nella seconda parte della stagione, una risalita che avrà certamente bisogno di maggior sorte di quanta vista finora.
SASSUOLO – INTER 0-1 (0-0)
Domenica 18 dicembre 2016
Reggio Emilia (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Reti: 47′ Candreva
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Acerbi, Antei, Dell’Orco, Mazzitelli [77’Iemmello], Pellegrini [60′ Missiroli], Sensi, Ricci [60′ Matri], Defrel, Ragusa. all-Di Francesco
INTER: Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi, Brozovic, Felipe Melo, Joao Mario [69′ Banega], Candreva [90* Gabigol], Icardi, Perisic. all-Pioli
Arbitro: Di Bello (ITA)
Note: espulso Felipe Melo al 92′