Smaltita la bruciante sconfitta di domenica maturata all’interno del lunch match casalingo contro l’Inter di Stefano Pioli, il Sassuolo si concentra sull’ultima gara di un 2016 passato tra molte luci e qualche ombra, dovute principalmente all’incredibile susseguirsi di serie di indisponibilità che ne hanno chiaramente compromesso la tenuta tecnico-tattico per quanto riguarda questa prima parte di stagione, ultimo tra questi la lesione muscolare occorsa a Simone Missiroli, uscito malconcio dal match contro i nerazzurri, che sicuramente lo escluderà dalla lista dei convocati per la gara del Sant’Elia. Partita di importanza fondamentale non solo in chiave simbolica, dal momento che il Sassuolo tenterà ovviamente il tutto per tutto al fine di consegnare agli archivi un anno tra i più importanti per la storia recente della società con un successo, ma anche perchè, in caso di vittoria, i nero verdi aggancerebbero proprio gli isolani a quota venti punti, potendo guardare con un pò più di tranquillità al prosieguo della stagione. Ostacolo di giornata sarà dunque l’indecifrabile Cagliari di Massimo Rastelli, una sorta di dr. Jekill e mr. Hide del nostro campionato, capace di alternare prestazioni di ottimo livello (prima fra tutte l’incredibile vittoria esterna ottenuta a San Siro, sponda nerazzurra, lo scorso 16 ottobre) a imbarcate clamorose (come la recente scoppola maturata proprio entro le mura amiche ad opera del Napoli di Mertens e Sarri). Nonostante un reparto difensivo chiaramente inadeguato alla massima competizione calcistica nostrana (39 reti subite in appena 17 partite: un colabrodo) i rossoblù sono però squadra tosta e aggressiva, in grado di fare del proprio campo da gioco un vero fortino, dove, finora, Sau e compagni hanno raccolto la bellezza di 16 dei 20 punti conquistati, frutto di 5 vittorie e 1 pareggio in sole 8 apparizioni all’interno delle mura amiche. Alla calorosa spinta offerta dal pubblico di casa si aggiunge, fra i punti di forza di una compagine contro cui il Sassuolo, tra l’altro, non ha mai vinto (raccogliendo la miseria di 3 punti in 4 partite, durante i precedenti che hanno visto opposte le due squadre) la buona vena realizzativa di un reparto, quello avanzato, capace di segnare persino più di Genoa o Sampdoria, seppur orfano, nelle ultime settimane, della foga agonistica di Marco Borriello, fermo ai box da noie muscolari. Il suo posto, al centro dell’attacco isolano, sarà in ogni caso degnamente sostituito dal più minuto, ma altrettanto letale Marco Sau, spalleggiato, nel tridente offensivo, da Farias (un anno a Sassuolo con pochi gol e ricordi) e il rientrante Joao Pedro mentre a centrocampo prenderanno posto i muscoli di Dessena e Tachtsidis, oltre alla generosità di corsa offerta dal sempreverde Simone Padoin, alla prima stagione fra i Casteddu. Ventre molle della creatura di Rastelli è tuttavia, come già accennato, una difesa capace di fornire ben poche garanzie al tecnico napoletano, costretto ad affidarsi, per usare un eufemismo ad una linea a 4 composta da Pisacane, Ceppitelli, Capuano e Bruno Alves, forse l’unico interprete di spessore all’interno del reparto.
QUI SASSUOLO. Impossibilitato a convocare Missiroli, fermato dalla sopracitata lesione muscolari, Eusebio Di Francesco si trova nuovamente costretto a fare di necessità virtù in vista della consegna di una formazione che definire obbligata è dire poco. Rientrato Peluso dalla squalifica, il terzino ex Atalanta riprenderà il proprio posto sull’out mancino, completando in questo modo un reparto arretrato guidato dall’imprescindibile Francesco Acerbi (in ottimo momento di forma dopo la rete ai viola e già a segno contro gli isolani nel match di ritorno di due campionati fa), che farà coppia con Antei al centro della difesa, mentre Lirola risulta, per forza di cose, confermato sulla destra. Rebus di ancora più difficile risoluzione, se possibile, è tuttavia il centrocampo, ridotto letteralmente a 3 uomini arruolabili all’interno dell’organico emiliano, rappresentati da Mazzitelli e gli acciaccati Pellegrini e Sensi. In una situazione così disperata, il cambio di modulo (già sperimentato dal tecnico marchigiano in occasione della gara esterna contro la Lazio) può rappresentare più di un opzione, dal momento che implicherebbe l’utilizzo di soli due interpreti, magari gettando nella mischia persino quel Claude Adjapong, già rischiato da Di Francesco in più di un occasione durante la stagione in corso. Unico reparto avulso da catastrofi, ma comunque fortemente debilitato dalle assenze, è infine l’attacco, che dovrebbe essere riproposto tale e quale quello visto all’opera domenica pomeriggio, dato che Alessandro Matri fornisce, allo stato attuale delle cose, ben poche certezze alla banda nero verde.
PROBABILI FORMAZIONI
CAGLIARI (4-3-1-2): Storari; Pisacane, Ceppitelli, Bruno Alves, Capuano; Dessena, Tachtsidis, Padoin; Joao Pedro, Farias, Sau. all-Rastelli
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Antei, Acerbi, Peluso; Mazzitelli, Pellegrini, Sensi; Ricci, Defrel, Ragusa. all-Di Francesco