È stata una cerimonia breve e con intensa partecipazione quella di questa mattina nel tunnel che porta alla (ormai possiamo chiamarla così) Curva Bertesi-Siligardi, inaugurata a ottobre prima di Carpi-Latina e decorata oggi con una targa in ricordo di Alberto Bertesi e Guerrino Ciccio Siligardi.
A guidare la funzione c’erano il presidente del Carpi Claudio Caliumi e il sindaco Alberto Bellelli. Il tutto sotto lo sguardo emozionato di una ventina di persone, tra cui alcuni tifosi e dei parenti dei due storici allenatori e dirigenti che tanto fecero per il calcio carpigiano negli decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Il motivo della dedica è stato spiegato da Caliumi e Bellelli che hanno scoperto la targa, coperta da un drappo a scacchi biancorossi.
“Abbiamo accolto la richiesta della Società e dei tifosi dedicando questa nuova Curva ad Alberto Bertesi e Guerrino Ciccio Siligardi, due figure molto importanti nella storia del calcio carpigiano. Bertesi ha lavorato nelle Giovanili del Carpi e poi in altri club cittadini come Kennedy e Dorando Pietri. Siligardi è stato sempre presente come portiere, allenatore e dirigente. La sua frase ‘al Carpi ho fatto si tutto meno che il ruffiano e il ladro’ era il suo vanto e sintetizza al meglio ciò che significasse il Carpi per lui. Entrambi si meritano questa targa e questa Curva”.
Ecco altri interventi.
. Irio Rinaldi, titolare del Conad di Via Marx 99 ed ex socio della Dorando Pietri e del Carpi dal 2009 al 2011.
“Io ho conosciuto specialmente Alberto Bertesi alla Dorando Pietri, gli ho voluto bene come se fosse un padre. Poi per un po’ entrò nel Carpi che si fuse nel 2009 con la Dorando. Era un nonno dello sport carpigiano, un maestro di calcio per tanti ragazzi nel corso dei decenni scorsi”.
. Alberto Mattioli, nipote di Guerrino Ciccio Siligardi.
“Questa iniziativa è stata fortemente voluta da Società e tifosi per onorare due grandi uomini di sport. Bertesi era una persona molto competente, ha insegnato calcio in tutte le principali Società giovanili di Carpi. Per mio zio Ciccio il Carpi era la sua vita. Lo ricordo sempre anche grazie alla sua famosa frase ‘al Carpi ho fatto si tutto meno che il ruffiano e il ladro’, nata da una domanda di un suo amico su cosa avesse fatto per il club nella sua vita. Vi ringrazio tutti per questa bella emozione. Forza Carpi!”.
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