NOVARA (3-5-2): Benedettini 6,5; Troest 5,5, Scognamiglio 5,5, Mantovani 6,5; Dickmann 6, Faragò 6, N. Viola 6 (82′ Bolzoni s.v.), Casarini 6, Calderoni 6,5; Galabinov 7 (70′ Macheda 6), G. Sansone 8 (63′ Kupisz 6). A disp.: Pacini, Di Mariano, Romagna, Koch, Lukanovic, Adorjàn. All.: Boscaglia 6.
CARPI (4-4-1-1): Belec 5; Struna 6 (69′ Poli 6), Romagnoli 6, Gagliolo 6, Letizia 6; Bifulco 6, Crimi 6,5 (72′ Concas 6), Mbaye 6, Di Gaudio 6; Lollo 6 (83′ Bianco s.v.); Lasagna 6,5. A disp.: Montipò, Mezzoni, Jawo, Catellani, De Marchi. All.: Castori 4,5.
Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli.
Ammoniti: Faragò (N), Di Gaudio (C), Troest (N), Crimi (C), N. Viola (N), Dickmann (N), Lollo (C), Casarini (N), Benedettini (N).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t.; 4′ s.t.
TOP
G. Sansone (Novara) 8: sarebbe una partita da 6 stiracchiato, ma l’unico tiro (se così si può chiamare) lo infila con una bomba di sinistro all’incrocio dei pali e vale tre punti. Poi parleremo di Belec o di Castori, ma quella punizione è stata obiettivamente una magia. Perché bisogna avere qualcosa in più (follia, convinzione e fortuna) per tirare da quella posizione. E il lucano, ex Sassuolo e Sampdoria, questi colpi ce li ha nel repertorio. Si merita l’8 solo per questa magia. Ben rimpiazzato da Kupisz. Quarto centro per lui in campionato. A Carpi forse farebbe panchina.
Galabinov (Novara) 7: insistente nel far salire la squadra, sempre in cerca del dialogo coi compagni e roccioso nel sopportare la marcatura di Romagnoli o Gagliolo. Come Sansone, segna su punizione con un destro a giro non molto forte ma che beffa Belec a fil di palo, tra lo stupore e l’improvvisa gioia del popolo novarese che stava soffrendo il Carpi quanto la squadra. Esce tra gli applausi. Per il bulgaro è il quinto gol in campionato.
Benedettini (Novara) 6,5: due parate importanti su Struna al 22′ (sulla ribattuta è graziato da Di Gaudio) e soprattutto su Lasagna al 51′ nell’unica vera occasione della ripresa. In questa occasione è attento a non toccare il pallonetto con le mani fuori dall’area di rigore. Trema sulle conclusioni fuori di poco di Bifulco al 37′ (destro al volo ciccato) e Lollo al 43′ (sassata da lontano fuori di nulla e destinata all’incrocio).
Lasagna: (Carpi) 6,5: apre le marcature dopo aver rubato palla a Viola e aver fatto un triangolo perfetto con Di Gaudio. Arriva a tutta birra sul passaggio di ritorno tra le linee di Totò ed esplode, come un missile terra-aria, il suo diagonale mancino. A parte una punizione al 6′, ben parata da Benedettini in presa bassa, ha sulla coscienza il mancato 2-2 al 51′. Lollo lo lancia davanti al portiere, che però vince la gara dei nervi e gli nega la doppietta sotto forma di pallonetto. Ci prova di nuovo, senza fortuna, all’85’ su calcio piazzato. L’ingresso di Concas gli dà una nuova alternativa, ma non riesce a combinare con Di Gaudio e Bifulco. Arriva al giro di boa con 9 gol in 21 presenze. Senza ombra di dubbio è il miglior biancorosso di questi primi cinque mesi.
Crimi (Carpi) 6,5: pieno di energia e di gamba, pressa tanto e ostacola il giro palla del Novara insieme a Mbaye. A volte cerca Lasagna come solitamente fa Lollo. Esce nel miglior momento, in piena guerriglia a centrocampo, per fare posto a Concas. Poteva uscire Mbaye che aveva commesso alcuni falli di troppo e rischiava il giallo.
Mantovani (Novara) 6,5: molta sicurezza da parte dell’ex Chievo e Palermo. Guida il reparto durante lo sterile assedio carpigiano della ripresa e riesce a “far giocare bene” Scognamiglio e Troest.
Calderoni (Novara) 6,5: alla sua sinistra contro Bifulco ha meno problemi rispetto a Dickmann e Troest contro Di Gaudio. Copre molto bene, si propone quando può per crossare soprattutto nella ripresa, quando il Novara passa al 5-4-1 dopo l’uscita di Sansone.
FLOP
Belec (Carpi) 5: una serata da incubo. Subisce solo due tiri, entrambi su punizione, e viene battuto in entrambi i casi. Sul pareggio di Galabinov, a segno con un destro a giro preciso ma non potente da 25 metri, non ci arriva per poco (palo destro troppo scoperto) e la palla si infila facendo la barba al palo. Sul 2-1 di Sansone, in gol con un mancino terrificante più o meno dalla stessa posizione del bulgaro ma sul versante destro, c’era poco da fare nonostante il tuffo. Forse vede tardi la palla, ma in questi casi bisogna dare meriti anche all’attaccante di Potenza che ha calciato un bombazo con tanta… potenza e ha nel tiro da fuori una sua specialità.
Scognamiglio e Troest (Novara) 5,5: primo tempo da horror per entrambi. Il primo sbaglia alcuni appoggi in modo goffo e va meglio nella ripresa quando gli spazi vengono chiusi irrimediabilmente con la difesa a quattro. Il danese, insieme a Dickmann (che però migliora molto nei secondi 45′), viene umiliato da Di Gaudio e Lasagna che gli scappano via in ripetizione e, davanti ai suoi occhi, confezionano l’1-0. C’è anche il suo zampino nel quasi 2-2 di Lasagna visto che se lo perde in velocità sul lancio di Lollo.
MENZIONE SPECIALE FLOP
Castori (all. Carpi) 4,5: la squadra ha giocato un gran primo tempo, passato in gran parte a tenere le redini del gioco e a creare complessivamente 4-5 palle gol. I gol del Novara, totalmente improvvisi e devastanti per il morale, hanno dato ugualmente stimoli ai suoi giocatori nel finale di un primo tempo chiuso all’attacco. Nella ripresa, a parte la chance per Lasagna al 51′, c’è stato davvero molto poco. C’era la voglia, ma con essa tanta confusione e tanti errori. Il Novara copriva ogni spazio pur non riuscendo a creare altri problemi a Belec. La difesa, a parte un falloso e fischiatissimo Struna, ha tenuto molto bene perché mai è stata impegnata sul serio palla a terra. I cambi, come contro l’Hellas, sono stati poco determinanti. A parte il cambio di Poli per Struna, gli ingressi di Concas per Crimi (il miglior centrocampista in questo momento) e soprattutto di Bianco per Lollo (già ammonito e a rischio rosso) sono difficili da decifrare siccome bisognava andare a cercare almeno il pareggio. Cico ci ha provato con qualche spunto, ma al posto di Bianco poteva entrare De Marchi (tagliato fuori dalla trasferta di Bari) per dare più peso in avanti e una mano a Lasagna. Poi c’è il “caso Catellani” che sta assumendo contorni impensabili. Ora c’è la sosta della B fino a metà gennaio, più il mercato invernale e parecchio tempo per recuperare le forze e pensare a cosa si può cambiare. I 32 punti dopo 21 giornate non sono male, ma potevano essere di più, specialmente in casa.
RIPRODUZIONE RISERVATA