Al rientro dalla pausa invernale dentro un Mapei Stadium congelato, il Sassuolo si cucina un brodino necessario quanto mai a smuovere una classifica fino a ieri ibernata nella propria laconica dicitura di 17 punti, dopo che le recenti tre uscite non ne avevano prodotto neppure uno. A dire la verità la cottura è risultata ben più dura del previsto, contro un Torino pimpante ed in palla, il cui pericolosissimo tridente più di una volta ha rischiato di far male ad un Consigli arroccato con il proprio reparto difensivo a difesa della porta. Per il bel gioco, naturalmente, occorre ripassare, e l’ormai cronico digiuno vissuto da Defrel può essere senza dubbio sintomo di un reparto offensivo sempre più costretto a sacrificarsi in nome della sostanza, piuttosto che liberare il proprio estro sotto porta. La prova complessiva dei nero verdi, messi in campo alla perfezione da Eusebio Di Francesco all’interno di un 4-2-3-1 malleabile e capace di variare a piacimento entro un più accorto 4-3-3, resta in ogni caso chiaramente positiva, ancora di più perchè illuminata, nel corso dell’ultimo quarto d’ora, dalla stella ancora appannata di Domenico Berardi, subentrato al 72′ al posto di Politano, e subito entrato nel vivo del gioco, almeno con un giallo procurato per sgambetto a Baselli, segno che la punta calabrese scalpita per riprendersi il posto di totem dell’attacco emiliano che gli spetta di diritto in virtù delle qualità innate possedute dal numero 25. Il ragazzo originario di Cariati ha poi fornito il proprio utile apporto anche in copertura, contribuendo insieme ai compagni a traghettare in porto uno 0-0 che, eccezion fatta per una buona fetta di secondo tempo, ha fatto sudare, e non poco, gli uomini di Di Francesco.
NEL PRIMO TEMPO di fronte all’annunciato 4-3-3 granata, la cui unica novità è rappresentata dall’utilizzo di Obi al posto di Baselli, i nero verdi oppongono dunque una disposizione più accorta, dove Ragusa scala a centrocampo liberando il proprio posto nel tridente offensivo, subito occupato dal rientrante Politano, mentre in difesa Letschert sostituisce l’acciaccato Antei. I granata, complice non solo la migliore condizione fisica, ma aiutati ulteriormente dall’utilizzo di interpreti certamente dotati di maggior qualità rispetto a quelli emiliani, fanno da subito la partita, giungendo alla conclusione un paio di volte con Obi e Benassi, senza però impensierire esageratamente l’inviolabilità della porta difesa da Consigli, il quale è bravo, intorno alla mezz’ora, ad uscire con i tempi giusti di fronte ad un inserimento pericolosissimo di Ljajic, messo in movimento da Zappacosta. Nel frattempo intanto, tra i piemontesi inizia ad ingranare le marce l’uomo più pericoloso di tutti: Andrea Belotti, fino a lì rimasto, a dire il vero, piuttosto in ombra, complice anche una marcatura perfetta da parte di Acerbi. Prima il Gallo, controllando alla perfezione un tracciante di Valdifiori, penetra tra le maglie della retroguardia di casa, ma il suo destro termina di poco alto sopra la traversa, quindi, pochi minuti dopo, rischia letteralmente di far crollare l’impianto reggiano quando, tutto solo a centro area, si coordina alla perfezione in una rovesciata acrobatica, spedendo tuttavia la sfera un centimetro a lato della porta di Consigli. Il Sassuolo, invece dov’è? Costretta costantemente a ripiegare per far fronte alle continue iniziative ospiti, la banda Di Francesco chiude il primo tempo letteralmente sulle gambe, portando all’attivo solamente un colpo di testa di Ricci da buona posizione su cross di Ragusa spedito alto. Troppo poco per meritarsi almeno un punto.
PER FORTUNA NELLA SECONDA FRAZIONE la tenuta difensiva dei nero verdi regge evidentemente meglio, ed il Torino, affaticato per la gran quantità di energie profuse nel primo tempo nel tentativo di guadagnarsi il vantaggio, abbassa vistosamente ritmo e baricentro, consentendo agli emiliani non solo di portare a termine con tranquillità diverse chiusure difensive, ma anche di affacciarsi più di una volta dalle parti di un Hart fino a lì spettatore non pagante. La caparbia dell’undici di casa rischia addirittura di venire premiata dopo venti minuti dall’inizio, quando Moretti affossa ingenuamente in area Defrel, ma per Irrati a commettere il fallo è proprio la punta francese, che con oggi registra oramai una striscia di 5 partite a secco. Intuendo correttamente quindi che il match si delinea verso una inevitabile spartizione della posta in palio, Di Francesco e Mihajlovic decidono giustamente di non forzare ulteriormente la mano, dando via alla girandola delle sostituzioni finalizzata più a mantenere l’inerzia della partita piuttosto che a smuoverla. Tra queste si registrano, in particolare, da ambo le parti due felici novità. Tra gli ospiti infatti sostituisce Ljajic il neo acquisto Iturbe, in estate cercato tra l’altro proprio dai nero verdi, ed ora determinato a giocarsi nuovamente le proprie carte in un palcoscenico, come quello granata, forse meno oppressivo rispetto a quanto sperimentò durante la sfortunata parentesi in giallorosso. In casa Sassuolo, invece, la novità è di quelle accarezzate tanto a lungo, che oramai appare quasi impossibile. A 133 giorni di distanza dall’ultima apparizione in Serie A, praticamente un girone intero, ritorna infatti a calcare un campo da gioco Domenico Berardi, che al 72′ prende il posto di un Politano ancora in fase di rodaggio. La giostra dei cambi prosegue quindi con gli ingressi di Matri da un lato, e di Baselli e Castan dall’altro, i quali sostituiscono rispettivamente Ricci, Obi e Moretti, senza però che nessuna dei nuovi innesti possa produrre in qualche modo iniziative capaci di alterare il punteggio, che, dopo ben 5 minuti di recupero ed una mezza rissa sfiorata tra Ragusa e Baselli, viene annotato sul tabellino tramite un piatto, ma non noioso, 0-0. Smossa quindi una graduatoria ancora piuttosto pericolante, gli uomini di Di Francesco possono dunque guardare con più serenità al futuro, per lo meno quello più prossimo: tra sette giorni infatti si replica, sempre a Reggio Emilia, contro il pericolante Palermo di Corini (già a forte rischio), per gettarsi alle spalle definitivamente una seconda parte di 2016 che sarà più difficile ricordare che dimenticare per i supporters emiliani.
SASSUOLO – TORINO 0-0 (0-0)
Reggio Emilia (Stadio “Mapei Stadium – Città del tricolore”)
Domenica 8 gennaio 2017
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Letschert, Acerbi, Peluso, Aquilani, Sensi, Ragusa, Ricci [78′ Matri], Defrel, Politano [72′ Berardi]. all-Di Firancesco
TORINO: Hart, Zappacosta, Rossettini, Moretti [84′ Castan], Barreca, Benassi, Valdifiori, Obi [79′ Baselli], Iago Falquè, Belotti, Ljajic [68′ Iturbe]. all-Mihajlovic
Arbitro: Irrati (ITA)