E alla fine arriva Matri. Il bomber di Sant’Angelo Lodigiano, dopo parecchi appuntamenti saltati e poca incisività mostrata in fase realizzativa, sceglie un gelido pomeriggio di metà gennaio per presentarsi come meglio non si poteva al popolo nero verde, scacciando forse una volta per tutte i fantasmi che lo vedevano nuovamente con le valigie in mano verso una nuova destinazione. L’attaccante lombardo invece ha dimostrato di essere pronto per giocarsi le proprie carte sempre a Sassuolo, tra l’altro cacciando d’impiccio un Eusebio Di Francesco alle prese con una cronica sterilità in attacco dato il digiuno di Defrel, a cui si era aggiunta, nella ore precedenti il match del Mapei, la decisione di non rischiare Politano dal primo minuto, preferendogli Berardi. L’esterno calabrese, autore di due assist, è l’altro grande protagonista della giornata, la prima incominciata da titolare praticamente ad un girone di distanza dall’ultima, in casa con quel Pescara a cui i nero verdi faranno visita tra sette giorni, per cercare di proseguire una striscia di successi consecutivi che (complice il ritiro dei tre punti conquistati sul campo proprio contro gli abruzzesi) gli emiliani mai hanno raggiunto durante il campionato in corso, chiaro indice di quella mancanza di continuità decisiva per dare una sterzata fondamentale ad una graduatoria sempre meno preoccupante. Con il successo ottenuto sui rosa nero di Eugenio Corini, infatti, Acerbi e soci cominciano a vedere più da vicino le due genovesi, appaiate in tranquille posizioni di centro classifica, che non le tre quattro squadre invischiate nel fango di una lotta per non retrocedere che mai come quest’anno appare circoscritta e relativamente già segnata. Calendario alla mano, quindi, i nero verdi possono permettersi di giocare sicuramente con meno patemi rispetto alla prima parte di stagione, pur considerando innanzitutto che tra due settimane a Reggio Emilia arriva la Juventus campione d’Italia oltre che, come dimostrano i primi dieci minuti della gara del Mapei, nessuna rosa va sottovalutata prima di affrontarla.
IL PALERMO infatti, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, parte veramente forte e, dopo otto minuti di ritmi piuttosto alti, è già in vantaggio grazie all’ennesimo lancio in profondità a servire la punta Nestorovski, abile a imbeccare con un pregevole colpo di tacco l’accorrente Quaison alle sue spalle. Lo svedese, superato Acerbi e aggirato Consigli, non ha dunque problemi a depositare in rete la sua quarta marcatura stagionale all’interno di un impianto congelato non solo per la temperatura. Dopo l’inizio shock ci pensa tuttavia Alessandro Matri a riportare la condizione termica su livelli accettabili quando, raccolto dentro l’area lo splendido invito di Berardi, fulmina Posavec con un destro terrificante sotto la traversa, impattando il vantaggio siciliano. Nonostante dopo quindici minuti la parità dell’incontro risulti quindi completamente ristabilita, le due squadre non mostrano intenzione di volersi risparmiare, proseguendo con assalti a pieno organico, dando vita ad una prima frazione di gioco veramente spumeggiante e a dir poco divertente. Mentre i tentativi isolani recano quindi le firme di Jajalo (destro da fuori di poco alto), Emabalo (conclusione sul primo palo a Consigli immobile), oltre ovviamente al solito, pericolosissimo Nestorovski, vicino alla rete con un pregevole colpo di testa su cross di Rispoli, gli emiliani provvedono alla risposta con la terza rete in campionato di Antonino Ragusa, bravissimo a divincolarsi dalla pressione di Goldaniga in area e superare per la seconda volta il portiere croato con un pregevole tocco sotto poco prima della mezz’ora, consegnando quindi agli archivi trenta minuti di buonissimo calcio. Per la prima volta in svantaggio dall’inizio della contesa, Corini decide, notando una certa disarticolazione tra i reparti all’interno della sua squadra, di rimandare l’assalto al secondo tempo, permettendo quindi un vistoso calo di aggressività osservato nel corso degli ultimi dieci minuti della frazione.
NEL SECONDO TEMPO quindi, il tecnico lombardo richiama in panchina il disastroso Vitiello per rimpiazzarlo con il più duttile Morganella, capace, a volte, di fornire anche preziosi contributi in fase offensiva. Il vero cambio spaccapartita, tuttavia, l’ex giocatore di Chievo e Torino, lo effettua intorno all’ora di gioco, quando Diamanti prende il posto di Embalo, garantendo in questo modo un sostanziale apporto di fantasia alla manovra rosa nero, la quale però si priva del proprio centrocampista forse più attivo, con risultati immediati sul resto della squadra. Da un lato, infatti, i siciliani vanno vicinissimi al pareggio con Rispoli che, approfittando di una disattenzione di Ragusa in ripiegamento, per poco non fa secco Consigli sul suo palo, sparandogli addosso da pochi metri, ma dall’altro, quando il Sassuolo cambia per poco marcia, la sconnessa retroguardia ospite palesa tutti i limiti della sua composizione. E’ infatti una dormita generale della difesa, poco dopo l’occasione capitata sui piedi del numero 3, a spianare la strada ad un Ragusa nuovamente a tu per tu con Posavec, sebbene questa volta non riesca a superarlo per battere a rete. Poco male: nelle vicinanze infatti c’è Matri nella sua giornata di grazia che, raccolto un pallone vagante, provvede a scaricarlo nella rete isolana, scatenando la festa del pubblico nero verde. Il festival dei gol emiliano, poi, è tutt’altro che finito, dato che i due neo entrati, Defrel e Politano, subentrati rispettivamente a Ricci e Berardi, venti minuti dopo confezionano la quarta rete, grazie ad una travolgente discesa del francese che solo di fronte alla porta scarica intelligentemente per il compagno, abile a superare Posavec con un preciso piatto sinistro, chiudendo di fatto il match dopo l’ultima passerella di sostituzioni (Duncan per Matri e Balogh per Quaison). Il Sassuolo riassapora il gusto della vittoria dopo più di un mese di distanza dall’ultima, grazie ad una prova di carattere, contro un avversario certamente più debole della media, ma che ha provato in ogni modo ad impensierire la truppa di Eusebio Di Francesco, rimasta salda di fronte alla difficoltà iniziale. La notizia migliore del pomeriggio di Reggio Emilia, in ogni caso, appare comunque la dimostrazione dello straordinario potenziale offensivo che si trova fra le mani il tecnico abruzzese e mai, fin qui, realmente sperimentato. Quando il reparto riacquisterà la forma migliore, allora sì che i nero verdi potranno cominciare a divertirsi sul serio.
SASSUOLO – PALERMO 4-1 (2-1)
Reggio Emilia (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Domenica 15 Gennaio 2017
Reti: 8′ Quaison, 14′ Matri, 24′ Ragusa, 65′ Matri, 83′ Politano
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Acerbi, Letschert, Peluso, Aquilani, Mazzitelli, Ragusa, Berardi [78′ Politano], Matri [82′ Duncan], Ricci [65′ Defrel]. all-Di Francesco
PALERMO: Posavec, Vitiello [46′ Morganella], Gonzalez, Goldaniga, Rispoli, Bruno Henrique, Embalo [61′ Diamanti], Jajalo, Pezzella, Quaison [78′ Balogh], Nestorovski. all-Corini
Arbitro: Mazzoleni (ITA)