Domenica 22 gennaio 2017 si è felicemente concluso il Winter Challenge, gara 4 era infatti l’ultima prova del mini campionato invernale organizzato dal centro sportivo “Le Tre Piume”. Iniziativa davvero riuscita, basterà dire che nell’arco delle quattro gare le iscrizioni sono state più di quattrocento.
Giornata conclusiva davvero intensa, con arrivo sui campi alle nove del mattino, shoot-off nel primo pomeriggio e premiazioni a seguire. E stavolta vorrei spendere due parole proprio sugli shoot-off, che io trovo sempre piuttosto adrenalinici. Possiamo dirli degli spareggi, e forse somigliano a quella che nel poker è la telesina. Durante gli shoot-off può succedere di tutto, e se è certo che occorra avere la mira buona, è più che sicuro che nervi saldi e un pizzico di fortuna possono fare la differenza. Insomma, gli shoot-off hanno esiti spesso sorprendenti.
I due atleti schierati sul campo degli shoot-off devono abbattere lo stesso numero di pepper – bersagli metallici che ricordano vagamente i birilli – fino a raggiungere gli ultimi due collocati al centro, bersagli che cadendo a incrocio decretano senza ombra di dubbio quale pepper sia stato abbattuto per primo e dunque chi sia il vincitore. Durante l’esercizio occorre effettuare un cambio di caricatore e tutte le operazioni sono seguite e controllate da due range officer, uno per ogni tiratore, e posso assicurarvi che non gli levano gli occhi di dosso.
Così, in una manciata di secondi e con l’emozione che sale – ma gli spettatori sono tenuti a restare in assoluto silenzio per non deconcentrare gli atleti – si decide chi passa il turno, al meglio delle tre manche.
Ovviamente il fatto che gli shoot-off vengano disputati tra i migliori tiratori di ogni categoria, a eliminazione diretta, fa in modo che gli scontri sportivi siano sempre grintosi e sia difficile dare qualcosa per scontato. Sfide veloci e spesso sorprendenti, mettono alla prova il self control dei tiratori ed entusiasmano il pubblico.
Se non siete mai stati a una gara di tiro dinamico e non avete mai assistito a questo genere di spareggi, vi invito a farlo. Soprattutto perché, a conclusione di ogni tenzone, gli atleti che fino a poco prima hanno gareggiato uno contro l’altro si scambiano pacche sulle spalle e abbracci amichevoli. Il pubblico si congratula con entrambi i contendenti e li applaude in egual misura. Una dimostrazione di sportività che in qualche ambito si è ormai persa, ma non nel tiro dinamico.
La giornata al circolo sportivo di Le Tre Piume si è conclusa con le premiazioni, dove Max Bragagnolo – che assieme a Valter Scussolin si è occupato degli esercizi proposti nelle quattro gare del Winter Challenge – ha fatto sfoggio delle sue grandi doti d’intrattenitore.
Posso senza dubbio affermare che gli atleti che frequentano con regolarità i campi di Le Tre Piume si sentono una grande famiglia, io stessa ho in quel centro sportivo una libertà di movimento e una accoglienza che ormai mi consentono di dirmi una di casa. E anche questo è un lato fondamentale del tiro dinamico che credo occorra far presente a chi non conosce il nostro ambiente: se ti fai apprezzare per ciò che sei e per quello che fai, non ti sentirai mai di troppo.
Articolo scritto da Gaia Conventi