Arrivederci campionato? La Juventus prosegue la propria marcia sul campionato in corso sbarazzandosi agilmente anche del Sassuolo di Eusebio Di Francesco, tanto combattivo e tignoso la scorsa stagione, quanto rassegnato e inconcludente in questa. Il vestito nuovo (4-2-3-1) giova a Madama che, complice i contemporanei stop di Roma (sconfitta a Genova) e Napoli (bloccato in casa da un arrembante Palermo) la proiettano a +4 sulle dirette inseguitrici, con una partita in più da recuperare. Se da un lato la superiorità dei bianconeri è chiaramente schiacciante, dall’altro è però necessario di evidenza il clamoroso calo involutivo sperimento dal Sassuolo, rispetto alla scorsa stagione, nelle partite con le grandi (dove era riuscito addirittura a strappare 6 punti all’Inter, oltre che battere Juventus, Milan e Napoli) dove non solo gli emiliani hanno raccolto la miseria di un punto (in terra campana), ma più di una volta hanno palesato una vera e propria incapacità di reagire ai colpi dell’avversario che, di fatto, non ha dovuto sporcarsi neanche troppo le mani per portarsi a casa la posta piena.
IL PRIMO TEMPO vede infatti i bianconeri prendere posto in campo con la consueta, oramai da qualche settimana, disposizione a 5 stelle: Cuadrado, Pjanic, Mandzukic, Dybala e Higuain compongono infatti metà della formazione decisa da Massimiliano Allegri, il quale sembra proprio, attraverso questo “Mourinhano” 4-2-3-1 dove tutti fanno tutto, aver trovato la quadratura giusta alla propria squadra. Prova ne sono i primi dieci minuti dove, nonostante un inizio non particolarmente roboante, i bianconeri sono i primi a passare grazie alla quindicesima rete in campionato di Gonzalo Higuain, bravissimo a leggere alla perfezione un tracciante basso di Alex Sandro (il quale aveva a sua volta ricevuto palla da Mandzukic tramite un pregevole colpo di tacco) e anticipare Cannavaro davanti alla porta, infilando in questo modo Consigli. La pressione bianconera tuttavia non si accontenta del vantaggio iniziale e continua a premere sull’accelleratore come dimostra, pochi minuti dopo, una nuova occasione capitata sui piedi sempre di Higuain, che si presenta nuovamente all’appuntamento con il gol raccogliendo un pallone a centro area su invito di Mandzukic; la conclusione dell’argentino ex Napoli termina però a lato della porta dei padroni di casa. Come da copione, quindi la prima mezz’ora di gioco almeno è a totale appannaggio dei piemontesi che pressano come indiavolati, ad occludere tutte le possibili vie di passaggio fra i componenti della banda Di Francesco che, spesso messi alle strette, finiscono anche per cadere in errori individuali non di bassa fattura. E’ quello che succede al venticinquesimo quando Cannavaro nel tentativo di liberarsi della sfera, serve involontariamente Higuain che, impossessatosi del pallone, scatta nuovamente lungo l’out mancino incrociando al centro per l’accorrente Dybala. Il numero 21 bianconero, però, dando prova una volta di più della propria lucida visione di gioco, lascia sfilare per l’accorrente Khedira che prende in contropiede l’intera retroguardia emiliana, spedendo alle spalle di Consigli un gol da manuale del calcio. Così come con Lazio e Milan, anche questa volta gli ospiti, trovandosi in netto vantaggio ad un quarto della partita, rallentano notevolmente la manovra, impedendo al Sassuolo di correre nei profondi contropiede che Berardi e soci stavano già pregustando dopo un inizio così arrembante. Sono invece Bonucci e Chiellini a salire sugli scudi in più di un occasione, anestetizzando di fatto gli attaccanti nero verdi, in particolare Matri che durante il primo tempo tocca si e no cinque palloni. Nonostante quindi un finale di tempo nel quale i padroni di casa riesconoa impossessarsi della sfera con pi continuità rispetto che in passato, le aperture versola porta di Buffon si riducono al minimo, portando i cecchini emiliani ad optare per flebili e, di fatto inutili, conclusioni dalla distanza.
NEL SECONDO TEMPO la musica non cambia e, anzi, sono i bianconeri a riprendere nuovamente il pallino del gioco, tanto che, per almeno un quarto d’ora buono dal fischio di Doveri, gli emiliani non riescono ad uscire dalla propria metà campo, nella quale restano impantanati e bersagliati dalle continue conclusioni ospiti. Prima è Cuadrado, servito ottimamente da un Mandzukic in giornata di grazia, a divorarsi il colpo del ko, colpendo Acerbi a porta praticamente spalancata, quindi Dybala, alla costante ricerca della marcatura personale, colpisce il palo con una sassata incredibile da fuori area. Pur rintronato dai continui affondi piemontesi che, tuttavia, graziano i padroni di casa da un ulteriore marcatura che probabilmente avrebbe messo in ghiaccio la pratica, il Sassuolo riesce comunque ad affacciarsi dalle parti di Buffon per la prima (ed unica) volta nel corso dei novanta minuti, ma il portierone juventino festeggia al meglio i propri 39 anni con due interventi prodigiosi nel giro di pochi secondi, che tolgono la gioia del gol prima a Politano, che lo aveva impegnato con un diagonale, quindi a Matri, incapace di ribadire in rete la respinta del numero 1. Con la prova evidente che, con tutta probabilità, la porta bianconera resterà inviolata per l’ennesima volta, Di Francesco cerca, a questo punto, di ridurre al minimo il chiaro divario tra le due compagini palesatosi nel corso del match, sostituendo Mazzitelli e Pellegrini (entrambi insufficienti) per Defrel e Duncan, passando ad un più accorto 4-2-3-1 che riesce, tutto sommato, a evitare grossolani scivoloni difensivi nell’ultima mezz’ora di gioco, anche perchè, dal canto suo, Alllegri dimostra di avere già la testa alla fondamentale sfida con l’Inter di domenica prossima. Cuadrado e Dybala (che non stringe la mano ad Allegri) sono quindi le uniche sostituzioni bianconere, effettuate tuttalpiù per concedere minutaggio importante ad uno dei giovani più attesi del campionato, Marko Pjaca, mandato in campo nel corso dell’ultimo quarto d’ora che precede il triplice fischio. Complice la contemporanea sconfitta dell’Empoli contro il Crotone (4-1 con tripletta di Falcinelli) il Sassuolo riesce quindi a mantenere la propria tredicesima posizione in classifica seppur sia chiaro come, più di altri incontri, questo in particolare abbia, forse una volta per tutte, dimostrato il vero valore di una squadra che, forse stravolta troppo e troppo in fretta rispetto a quella dello scorso anno, ha bisogno chiaramente di tempo per assestare quell’alchimia generale tra i reparti, troppo sconnessi oggi, necessaria per tornare sui livelli che tanti avevano ammirato dodici mesi fa e che, tutto sommato, come ricordato dal patron Squinzi a fine partita, devono essere sempre l’obiettivo verso cui spingersi.
SASSUOLO – JUVENTUS 0-2 (0-2)
Reggio Emilia (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Domenica 29 Gennaio 2017
Reti: 9′ Higuain, 25′ Khedira
SASSUOLO (4-3-3): Consigli, Antei, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Mazzitelli [59′ Duncan], Aquilani, Pellegrini [59′ Defrel], Berardi, Matri [75′ Ragusa], Politano. all-Di Francesco
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Cuadrado [83′ Rincon], Mandzukic, Dybala [77′ Pjaca], Higuain. all-Allegri
Arbitro: Doveri (ITA)