Chiudiamo la finestra del mercato invernale del Carpi presentando gli ultimi tre giovani che sono arrivati per mettersi agli ordini di mister Castori. Tre ragazzi che hanno iniziato la loro avventura ieri pomeriggio al Cabassi e che erano stati elogiati dal d.s. Romairone in conferenza stampa.
Carletti, Cristian – Attaccante di Cremona, Carletti è nato il 27 luglio 1996 e ha firmato con il Carpi un contratto fino al 2020. Insieme a Jelenic, è l’altro giocatore preso a titolo definitivo e non in prestito. Descritto da Romairone come una punta di corsa e potenza, si può dire che ha le stesse caratteristiche di Lasagna e Mbakogu. In comune con Kevin ha gli inizi di carriera nel dilettantismo. Uscito dalle Giovanili della Cremonese, segna un gol ai danesi del Nordsjaelland nel Torneo di Viareggio e in Finale del Trofeo Dossena contro i polacchi del Legia Danzica. Nel 2015 approda all’Ariete in Terza Categoria Lombarda, vincendo il titolo di capocannoniere con 27 reti. Nella scorsa estate ecco il salto in Serie D alla Pergolettese, club in cui fino alla fine di gennaio ha raccolto 20 presenze e 7 gol (nel video una doppietta decisiva contro il Levico, il secondo simile ai diagonali di Lasagna). Ora per Carletti arriva il professionismo grazie al Carpi che spera di trovare in lui, e più avanti in De Marchi, un nuovo talento. Alto 1,82 m, sa calciare coi due piedi, colpire di testa e segnare su punizione.
D’Urso, Christian – Nato a Rieti il 26 luglio 1997, D’Urso è cresciuto nel club della sua città natale prima entrare nel 2010 nelle Giovanili della Roma. Nelle ultime due stagioni in Primavera ha vinto rispettivamente la Coppa Italia contro la Lazio e il campionato contro la Juventus ai rigori. Ha giocato parecchio anche nella Youth Champions League (18 presenze e 2 gol). Questa estate ha iniziato il suo percorso nel professionismo andando in prestito al Latina, giocando 15 partite in Serie B (6 da titolare) prima di passare al Carpi. Può fare il mediano, ruolo principale svolto nel 3-5-2 del Latina, o l’ala destra o sinistra come nei moduli di Alberto De Rossi (4-3-1-2 o 4-3-3).
Moustapha, Seck – Nato in Senegal il 23 gennaio 1996 a Dakar, Seck è un terzino sinistro. Da piccolo giunge in Spagna con la famiglia ed entra nelle Giovanili del Barcellona. Nel 2014 arrivò alla Lazio che, negli anni precedenti, aveva preso dai blaugrana altri due ispano-senegalesi come Keita e Tounkara. Al primo colpo vince la Coppa Italia contro la Fiorentina, poi nel 2015 ecco un’altra Coppa Italia contro la Roma e la Supercoppa Italiana contro il Chievo, oltre alla sconfitta ai rigori in Finale Scudetto contro il Torino. Nella scorsa stagione entrò in Prima Squadra, ma non giocò nemmeno un minuto sotto le gestioni di Pioli e Simone Inzaghi. Finito il contratto con la Lazio, Mousta è stato tesserato dalla Roma che, evidentemente, lo aveva ben considerato da avversario. Finora con Spalletti aveva fatto tanta panchina e ha esordito l’8 dicembre in una partita di Europa League contro l’Astra Giurgiu (0-0 in Romania).
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