Una rete di Lorenzo Pellegrini a metà del primo tempo è quanto basta al Sassuolo di Eusebio Di Francesco per espugnare il “Marassi” di Genova in una partita ruvida e mai facile, fortemente condizionata dalle condizioni atmosferiche che, per buona parte della gara, ne hanno costretto lo svolgimento sotto un copioso acquazzone, primo elemento di disturbo ad un match che, nonostante le non rare sortite individuali, di fatto ben poco ha riservato sul piano dello spettacolo, senza per questo, tuttavia, risultare noioso. Il sostanziale equilibrio tra le due squadre a livello di prestazione, tuttavia, alla fine si dirotta verso i nero verdi emiliani, bravi a conservare con le unghie e con i denti un vantaggio meritato, ma sempre in discussione, garantendosi in questo modo una vittoria esterna a dir poco fondamentale, grazie alla quale Matri e compagni scavalcano in un sol colpo Genoa, Cagliari e Bologna, tutte perdenti quest’oggi, guadagnandosi una tredicesima posizione che lascia aperti, tra l’altro, notevoli spiragli di crescita, dal momento che comprime 5 squadre in 5 punti, quanto basta al Sassuolo (il quale potrà giovare,inoltre, di un calendario certamente alla portata) per credere di poter dare ancora un senso a questa bizzarra stagione 2016/2017.
I 6 PUNTI STRAPPATI, nel corso dell’annata, ai rossoblù di Ivan Juric portano tra l’altro il segno di due delle più solide gare (in periodo di zone Cesarini e sconvolgimenti da ultimo minuto) disputate dal Sassuolo in campionato, sintomo che la concentrazione difettata più volte durante i momenti cruciali della stagione (Sampdoria, Rapid Vienna, Cesena) può al contrario essere spesa al meglio per favorire una vittoria esterna su un campo dove avevano perso punti (alle volte in maniera clamorosa) sia Juventus che Milan. L’avvio della gara, complice il suddetto cattivo tempo condizionante per buona parte della frazione iniziale, è però di chiara marca ligure, dal momento che è Pandev, imbeccato da un Palladino in formissima, a impegnare dopo appena cinque minuti i guanti di Consigli, scaricandogli addosso un bolide da posizione defilata, dopo che con una abile controllo sul sinistro era riuscito ad avere ragione di Letschert, oggi preferito a Cannavaro dal primo minuto. I nero verdi si fanno vedere solo a metà del tempo, ma quando lo fanno, costruiscono subito un azione decisiva: in seguito ad una punizione calciata tesa da Berardi verso il centro dell’area, il pallone è spazzato in malo modo da Cataldi, appostato in prima linea, il quale lo rinvia, con un criptico colpo di testa, all’indietro, dove tuttavia è appostato Lorenzo Pellegrini, bravo a restare freddo al presentarsi dell’occasione e battere il non irreprensibile Lamanna con un chirurgico piatto destro, siglando in questo modo la propria quinta marcatura in campionato in appena diciotto presenze, tante quante ne aveva accumulate durante la scorsa stagione. Galvanizzato dal vantaggio il Sassuolo ricomincia a premere, tentando di smuovere di netto l’inerzia della partita, in modo da giocarsi la seconda frazione con relativa tranquillità. La mira emiliana è però imprecisa e prima Matri (clamorosa occasione fallita da due passi su cross di Duncan proveniente dalla sinistra) quindi lo stesso Pellegrini (diagonale smorzato in corner da Lamanna) mancano il bersaglio grosso. Dopo l’ultima opportunità dei primi quarantacinque minuti, stavolta marcata dai padroni di casa con un colpo di testa di Burdisso di poco alto, l’arbitro Russo sospende le ostilità per quindici minuti, quanto basta per distinguere nitidamente una certa contestazione mossa dal pubblico di Genova verso la propria rappresentativa, a secco di vittorie ormai da fine novembre.
NEL SECONDO TEMPO il Genoa, smosso presumibilmente da Juric nell’intervallo, riprende a gestire il pallone con piglio diverso, andando subito vicino al pareggio in due occasioni, a brevissima distanza l’una dall’altra: su cross di Cataldi, infatti, si presenta Gentilletti a due passi dalla porta nel tentativo di deviare, di testa, in rete, ma il suo tuffo in direzione di Consigli è vanificato dalla traversa, la quale rispedisce il pallone in campo, sui piedi di Pandev, che con una girata non riesce però a impensierire il portierone lomabrdo. Nei dieci minuti successivi l’assolo rossoblù continua senza soste, prima con Hiljemark che spara da venti metri trovando però un attento Consigli, quindi con una grande azione personale di Palladino, che cinque minuti dopo ubriaca l’intera retroguardia emiliana e conclude a giro sul secondo palo; il suo tentativo, tra l’altro deviato da Acerbi non è però fortunato e permette il guadagno di un solo calcio d’angolo. Il Sassuolo torna a farsi vedere attorno all’ora di gioco, quando Gazzola cerca Matri a centro area con uno spiovente destro; il colpo di testa dell’attaccante, particolarmente propositivo ma mal assistito dalla sorte, è però respinto da un prodigioso colpo di reni di Lamanna. Juric tenta una nuova inversione dell’inerzia del match, utilizzando nel giro di pochi minuti tutte e tre le sostituzioni a disposizione, ma i buoi ormai sono scappati dalla stalla ed il tempo rimanente, in un terreno che inizia a mordere le caviglie degli interpreti in campo, riserva solamente due conclusioni dalla lunga distanza da parte di Laxalt e Taraabt, che mancano però il bersaglio grosso. Dal canto suo il Sassuolo è bravo a rimanere freddo quel tanto che basta per cogliere la seconda affermazione esterna consecutiva dopo il successo di Pescara, consegnando, come già detto, al proprio mister una graduatoria assai più rosea. Discorso opposto per il Grifone, capace ci buone iniziative individuali, ma ormai a digiuno della posta piena da più di due mesi; il travolgente successo contro la Juventus, che con il successo sull’Inter, ha ormai ammazzato il campionato, appare più lontano che mai.
GENOA – SASSUOLO 0-1 (0-1)
Genova (Stadio “Luigi Ferraris”)
Domenica 5 Febbraio 2017
Reti: 26′ Pellegrini
GENOA: Lamanna, Izzo, Burdisso, Gentiletti, Edenilson [83′ Pinilla], Cataldi, Hiljemark [72′ Ntcham], Laxalt, Pandev [68′ Taraabt], Simeone, Palladino. all-Juric
SASSUOLO: Consigli, Gazzola, Letschert, Acerbi, Peluso, Pellegrini [85′ Mazzitelli], Aquilani, Duncan, Berardi [72′ Politano], Matri [78′ Ricci], Ragusa. all-Di Francesco
Arbitro: Russo (ITA)