Dopo una settimana di relativa tranquillità, derivata dal prezioso successo nel pantano di Genova, il Sassuolo riabbraccia le mura amiche del Mapei Stadium, pronto a dare continuità ai risultati che lo hanno visto protagonista dall’inizio del nuovo anno finora. I nero verdi hanno infatti già raggranellato più di metà dei punti che avevano raccolto durante l’intera prima parte di stagione e si candidano prepotentemente come squadra rivelazione della seconda metà del campionato. Una fiducia nei propri mezzi sperimentata dalla squadra agli ordini di Eusebio Di Francesco già nel corso della trasferta in terra ligure, quando, finalmente smaltito, seppur parzialmente, il debito costituito dalle indisponibilità susseguitesi da settembre a dicembre, il Sassuolo ha potuto esprimere l’idea di calcio a lui più congeniale, potendo contare su un organico quasi a pieno regime, che pian piano inizia a raggiungere i giri necessari per poter competere nuovamente per le posizioni riguardanti la parte sinistra della graduatoria. Già, il famoso “lato mancino”, in teoria già dimora dei nero verdi se escludessimo la tanto, forse troppo, chiacchierata gara con il Pescara datata ormai a 6 mesi fa, nonostante la quale gli emiliani intendono recuperare al più presto il prezioso tempo perduto, già a partire dalla gara interna di domenica pomeriggio, la quale li vedrà opposti ai clivensi guidati da Rolando Maran. Squadra ruvida e scorbutica, ma allo stesso tempo tremendamente efficace, il Chievo Verona rappresenta ormai da anni un ospite fisso all’interno dei massimi palcoscenici calcistici nostrani, avendo partecipato a 15 degli ultimi 16 campionati nazionali, tutti guadagnati, tra l’altro, attraverso una salvezza conquistata, il più delle volte, con largo anticipo, come rispecchia perfettamente il trend senza dubbio positivo tenuto dai veneti anche nel corso di questa stagione. Avara di campioni in grado di ribaltare la partita da un momento all’altro, la squadra gialloblù ha comunque dimostrato anche quest’anno, in piena linea con la propria storia passata, di potersi affermare tranquillamente anche su compagini ben più blasonate (i successi su Inter e Lazio ne sono una conferma), votando il proprio sistema di gioco ad una filosofia diametralmente opposta a quella nero verde, in quanto stigmatizzata nell’impiego di giocatori esperti e, in buona sostanza, nella seconda metà della propria carriera, i quali spesso hanno tentato, senza buoni risultati, l’impiego in team di vertice, trovando quindi la propria collocazione ideale all’interno della ridente Verona, come dimostra alla perfezione la linea difensiva che con ogni probabilità scenderà in campo nel catino del Mapei, composta infatti da Cacciatore, Dainelli, Gamberini e Gobbi, interpreti dotati di un’età media chiaramente elevata, ma che nel campionato in corso hanno concesso meno marcature sia di Fiorentina che del Torino, compagini assai più attrezzate, anche a livello economico. Sostanza e qualità non mancheranno inoltre a centrocampo, dove, nonostante l’indisponibilità di Castro, Maran ha già dimostrato di potersi arrangiare con interscambi pronti ed efficaci, restituendo spazio a Radovanovic, che insieme a Hetemaj e Birsa comporrà il terzetto di mezzo, lasciando presumibilmente all’interprete più talentuoso tra gli ospiti, Jonathan De Guzman, il compito di rifornire le due punte, Meggiorini e Inglese.
QUI SASSUOLO. Smaltito il fastidio avvertito contro il Genoa, Di Francesco può contare nuovamente su Cannavaro, il quale dovrebbe tuttavia partire ancora dalla panchina, demandando a Timo Letschert, autore nel corso degli ultimi due mesi, di un netto miglioramento a livello di prestazioni, il compito di assistere Acerbi davanti alla porta difesa da Consigli. Avulso da dubbi sulle fasce inferiori (Peluso e Gazzola al proprio posto) Di Francesco conserva invece qualche difficoltà a sciogliere le ultima riserve per quanto riguarda gli esterni superiori, dove la posizione sinistra vede in ballottaggio Politano e Ragusa, seppur le scelte del mister abruzzese dovrebbero avvantaggiare il primo. Confermato invece il centrocampo, protagonista nella gara di Genova, ancora una volta organizzato intorno al trio Duncan-Aquilani-Pellegrini.
PROBABILI FORMAZIONI
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Letschert, Acerbi, Peluso; Duncan, Pellegrini, Aquilani; Berardi, Matri, Politano. all-Di Francesco
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Radovanovic, Hetemaj, De Guzman, Birsa; Inglese, Meggiorini. all-Maran