Dopo la sconfitta contro il Frosinone, per la seconda partita di fila mister Castori ha schierato nel suo Carpi due punte dal primo minuto: è stato confermando Beretta e lo squalificato Mbakogu è stato rimpiazzato da Lasagna. Entrambi hanno segnato e dato un grande contributo per la vittoria al Cabassi per 2-1 contro il Brescia, interrompendo una crisi pesante di sei partite consecutive senza vittorie.
LASAGNA – Sempre presente nelle 26 giornate di Serie B, Kevin è arrivato al decimo gol in campionato (6 in casa, 4 fuori) con un sinistro acrobatico molto simile nell’esecuzione, ma più semplice, a quello realizzato contro l’Avellino. In totale con il Carpi ha raccolto 95 presenze e 20 reti (5 in A, 15 in B), raggiungendo Stefano Protti al quarto posto nella classifica dei migliori marcatori biancorossi in tornei professionistici. È tornato a esultare dopo quattro partite visto che si era fermato nella sfortunata sconfitta di Novara che chiuse il girone d’andata. Curiosamente aveva inaugurato la sua stagione bollando all’andata nel Rigamonti. Inoltre KL15 aveva messo la firma in quella che era, fino a questo sabato, l’ultima vittoria al Cabassi contro il Cittadella (26 novembre). Anche in quella gara Castori mise dall’inizio due punte (Lasagna-Catellani) che trovarono la via del gol. Precedentemente arrivò in doppia cifra per due volte da dilettante. Il suo record assoluto è di 21 reti segnate nella stagione di Promozione 2011-2012 con il Governolo e nella Serie D 2013-2014 con l’Este.
BERETTA (foto Gazzetta di Modena) – Prima della strepitosa combo “doppio passo-destro all’incrocio” contro il Brescia che ha fatto tremare il Cabassi (e che forse è uno dei gol più belli dei 26 realizzati dal Carpi), Giacomo era a secco di gol dal 16 aprile 2016 quando, al Silvio Piola con la maglia della Pro Vercelli, siglò l’1-1 con un gran colpo di testa all’84’ contro la Salernitana. Praticamente dieci mesi. 24 anni, prestato in estate dal Milan all’Entella, in Liguria aveva totalizzato solo 8 presenze: mai titolare, usato sporadicamente in qualche spezzone di ripresa e affossato nelle gerarchie da Caputo, Masucci e Cutolo (entrambi partiti a gennaio). A Carpi era stato accolto con tantissimi dubbi, venendo bollato come un giocatore poco incisivo, senza grandi numeri e continuità, destinato ad altrettanti brevi spezzoni di secondo tempo. Invece sabato scorso era alla terza presenza in biancorosso, la seconda consecutiva da titolare dopo quella a Frosinone in cui non riuscì a essere pericoloso in coppia con Mbakogu. Con Lasagna si è trovato a suo agio, come in occasione del mezzo-assist per il vantaggio, ma al di là di questo c’è il pregio di aver lasciato tutto sul manto del Cabassi. Al 59′ è addirittura partito sulla sinistra, quasi dalla linea di centrocampo, a tutta velocità ma in area ha calciato addosso a Serraiocco. Ha corso tantissimo e con una contagiosa grinta, mettendosi a disposizione dei compagni pure quando c’era da arretrare e ripartire. Lo spirito è giusto e nel post-partita ha lanciato la sfida proprio a quell’Entella, prossimo avversario in calendario, che non aveva creduto in lui.
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