Arrivato al Carpi a gennaio in prestito dalla Roma, il 20enne terzino sinistro ispano-senegalese Moustapha Seck si è presentato oggi in una conferenza stampa allo Stadio Cabassi. Prodotto del vivaio del Barcellona e in seguito della Lazio, con la Primavera biancoceleste ha vinto 2 Coppe Italia (2014 e 2015) e 1 Supercoppa Italiana (2015). Al momento in biancorosso ha disputato solo il secondo tempo della partita casalinga persa contro il Cesena.
Come ti stai trovando a Carpi?
“Mi trovo benissimo, non mi aspettavo un’accoglienza come quella che ho ricevuto. Sono contento di stare in questo ambiente“.
Ci racconti un po’ come è nata la tua carriera?
“Sono nato in Senegal e a 5 anni sono andato a Barcellona con la mia famiglia. Ho iniziato in una squadra di quartiere, poi mi ha trovato il Barcellona. Ho fatto otto anni nella cantera, a volte mi sono allenato con i campioni della Prima Squadra. Il contatto con la Lazio è nato perché volevo provare una nuova esperienza. Inoltre c’erano Keita e Tounkara che li avevo conosciuti a Barcellona e mi avevano parlato molto bene della Lazio. Alla fine ho anche vinto tre titoli, quindi sono felice di quella scelta. La scorsa estate sono rimasto svincolato dalla Lazio e, parlando con la mia famiglia, sono andato alla Roma che mi voleva“.
Cosa cerchi a Carpi?
“Qui cerco esperienza e maturità. La Serie B è tosta, la preparazione è giusta per poi stare in Serie A. Qui, come alla Roma, ho capito già al primo allenamento che il gioco non si ferma mai e che bisogna correre tanto e dare tutto“.
Come si è sviluppata la trattativa per venire a Carpi?
“Le ultime ore sono state molto intense. Massara conosce il direttore Romairone e mi aveva parlato dell’opzione di venire a Carpi. Mi disse che potevo scegliere cosa fare e ho accettato di venire qui. Anche mister Spalletti era contento se andavo a fare esperienza fuori dalla Roma. Grazie a lui ho giocato, un po’ a sorpresa, una partita in Europa League contro l’Astra Giurgiu. Al fischio finale ero emozionato e ho capito che volevo essere definitivamente un calciatore“.
Hai qualche giocatore a cui ti ispiri?
“Non ho nessun modello e credo di non assomigliare a nessun gran giocatore. Questi discorsi è meglio farli più avanti“.
RIPRODUZIONE RISERVATA