Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato a mezzogiorno in conferenza stampa al Cabassi riguardo la partita di domani in casa della Virtus Entella (ore 15:00).
Che peso ha la trasferta di domani a Chiavari?
“Sarà una sfida importante contro una squadra che ha dei grandi valori come Caputo, Catellani e Troiano. Sono abituati a giocare su un campo in sintetico che per gli ospiti spesso è una difficoltà. Il lavoro fatto a Fiorano dovrebbe colmare il nostro gap. Stanno giocando un bel campionato e credo che ci sono tutti i presupposti per vedere una partita avvincente perché abbiamo le capacità per fare la nostra partita“.
Tra gli avversari ci sarà Catellani che non vede l’ora di giocare contro il Carpi.
“Catellani è un ragazzo trasparente e per bene, questo non si discute. Qui per motivi tattici non ha avuto lo spazio che forse si aspettava. Avrà insieme a tutti i suoi compagni tante motivazioni per domani“.
Dopo la partita di domani andrete subito a Pisa?
“Dopo la partita resteremo un giorno in più a Chiavari e torneremo a Carpi solo dopo aver giocato contro il Pisa (martedì 28 alle 20:30, n.d.r.). Partiamo con tutta la squadra per visionare anche chi è acciaccato o è sulla via del recupero“.
Hai recuperato alcuni giocatori?
“Sicuramente Sabbione, Concas e Jelenic non potranno recuperare contro l’Entella, mentre Romagnoli e Gagliolo sono in dubbio fino all’ultimo. Colombi e Belec stanno bene. Di Gaudio è recuperato, contro il Brescia ha preso di nuovo confidenza con il campo. Tatticamente è simile a Fedato, entrambi sono giocatori offensivi e bravi nell’uno contro uno“.
Lasicki e Seck sono pronti per giocare?
“Assolutamente sì, hanno acquisito la nostra mentalità e i meccanismi della squadra. Sono giovani e veloci, hanno grandi prospettive e credo che possono dare il loro contributo“.
Fino a dicembre il Carpi andava benissimo in trasferta. Cosa vi è mancato ultimamente?
“Secondo me abbiamo giocato meglio a Frosinone che a Benevento. I momenti negativi ci stanno, l’importante è lasciarli alle spalle e tornare a fare punti anche fuori dal Cabassi“.
Da Frosinone in poi ha dato spazio al 4-4-2. Questo modulo è la nuova base da cui ripartire?
“Non mi piace fare affermazioni assolutistiche. Dopo il mercato di gennaio si è scelto di puntare su questo tipo di gioco, che può sempre avere varianti in caso di infortuni o difficoltà generali“.
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