TABELLINO (Serie B 2016-2017 – 10a giornata – Ritorno)
CARPI-SPAL 1-4 (0-3 p.t.)
Reti: 8′ e 38′ Floccari (S), 11′ (rig.) Antenucci (S), 54′ Lasagna (C), 91′ Zigoni (S).
CARPI (4-4-2): Belec 6,5; Struna 5, Lasicki 4 (46′ Bifulco 6,5), Gagliolo 6, Poli 4,5; Letizia 5,5, Mbaye 5, Lollo 4,5 (64′ Bianco 5), Fedato 6; Lasagna 6 (76′ Beretta s.v.), Mbakogu 5. A disp.: Petkovic, Seck, Romagnoli, Sabbione, D’Urso, Carletti. All.: Castori 5.
SPAL (3-5-2): Meret 6,5; Bonifazi 7, Vicari 6,5, Cremonesi 6,5; Lazzari 6 (59′ Ghiglione 6), Arini 7, Castagnetti 7, Schiavon 6,5, Del Grosso 6,5; Antenucci 7 (78′ Zigoni 6), Floccari 8 (92′ Finotto s.v.). A disp.: Marchegiani, Gasparetto, Silvestri, Giani, Mawul, Pontisso. All.: Semplici 7.
Arbitro: Luigi Nasca di Bari.
Ammoniti: Gagliolo (C), Schiavon (S), Fedato (C), Del Grosso (S).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
Floccari (SPAL) 8: il tap-in da opportunista dopo il palo di Arini sblocca la partita dopo 8′, poi il bolide di sinistro che si insacca all’incrocio vale il 3-0 e fa ammattire i tifosi ospiti. In mezzo c’è un cross “da ala destra” che Del Grosso spedisce sopra la traversa. Nella ripresa si vede menodifende palla, subisce falli tattici che fanno calare l’assedio del Carpi, imposta qualche mini-ripartenza (impressionante dopo l’ora di gioco un coast to coast da centrocampo con dribbling su due-tre biancorossi e assist per Ghiglione) e non butta via il pallone. Si trova magnificamente con Antenucci, anche se al 75′ sprecano un clamoroso contropiede. Al 92′ esce tra gli applausi per fare spazio a Finotto. Dopo undici anni in Serie A (gli ultimi tre e mezzo vissuti da panchinaro a nella Lazio, nel Sassuolo e nel Bologna), l’aria della Serie B gli ha ridato nuovi stimoli a 35 anni. Semplici lo ha trovato perfetto sia fisicamente che mentalmente. In carriera spesso e ovunque è stato discontinuo perché insidiato da altri compagni di reparto. Forse ha avuto la fortuna di essere arrivato in un club che sta semplicemente viaggiando a gonfie vele e con la testa libera. Una SPAL in cui regnano entusiasmo e armonia invece della confusione (non sapremo mai come si sarebbe trovato in piazze più “instabili” come Brescia, Bari, Vicenza, Avellino, Latina o persino il Verona) e che di conseguenza gli permette di esprimersi su ottimi livelli con personalità e serenità. Altrimenti non si spiegano l’atteggiamento da leader e i 7 gol in 10 presenze da quando veste biancoceleste. Ennesima scommessa vinta dal d.s. Davide Vagnati.
Il centrocampo della SPAL 7,5: il centrocampo a cinque di Semplici sommerge il Carpi come se fosse il diluvio universale. Arini, il più continuo, propizia il primo gol colpendo il palo e lancia Zigoni per il 4-1, oltre a essere presente ovunque ci sia da sradicare la palla o fare guerra fisica e psicologica. Gran primo tempo per il capitano Castagnetti che inventa gioco e smista palloni con semplicità e senza particolari affanni, mentre nella ripresa dimostra anche di saper fare resistenza. Schiavon si conquista (anche con un po’ di furbizia) il rigore del 2-0 e fa muro sulla sinistra dove Del Grosso, attento anche in difesa, non dubita nel cercare sgroppate, cross e persino il gol. Lazzari si vede meno rispetto all’andata dove aveva fatto meglio. Al suo posto entra Ghiglione che difende bene contro Fedato e si divora il 4-1 per merito di Gagliolo.
Antenucci (SPAL) 7: un altro pezzo da novanta per la categoria che Semplici sta rivitalizzando dopo due stagioni con luci e ombre in Championship con il Leeds. Contro il Carpi era assente all’andata,gli ha segnato tre volte (due con la Ternana nella stagione 2013-14) e sempre su rigore. Quello di ieri, realizzato con grande freddezza, porta la SPAL sul 2-0 dopo solo 11′ e lo fa salire a quota 12 gol in 26 presenze. Si batte su tutto il fronte, sfugge a ripetizione sia a Lasicki che a Poli. Al 30′ aggancia magistralmente di coscia in area un lancio di Castagnetti e in un microsecondo calcia addosso a Belec che era uscito in tempo. Un gesto tecnico da applausi. Serve a Floccari l’assist/appoggio per il 3-0. Trova meno spazi nel secondo tempo, eppure scivola davanti alla porta al 75′ dopo un triangolo in contropiede con Floccari. Esce al 78′ in favore di Zigoni che, a sua volta, si fa trovare preparato per liquidare ancora di più il derby.
Bonifazi (SPAL) 7: una roccia il Kevin della SPAL, ragazzo scuola Torino e fresco di convocazione per l’Under 21. Pur giocando insieme a due veterani come Vicari e Cremonesi, dimostra di avere personalità, buoni piedi, un gran fisico e tempi giusti. Nel primo tempo sfiora anche lui il gol in mischia,calcia addosso a Belec. Mai in affanno di fronte agli attaccanti di Castori.
Bifulco (Carpi) 6,5: prende il posto Lasicki e si posiziona sulla destra, comportando l’arretramento di Letizia come terzino sinistro. Castori azzecca il cambio perché Bifulco, a segno all’andata, porta freschezza, dribbling, accelerazioni e la convinzione che il derby si può riaprire. Cerca di premiare le sovrapposizioni di Struna e in quel modo dà il via all’azione manovrata che porta al 3-1 di Lasagna. Tenta la fortuna con un paio di tiri da fuori ben parati da Meret. Si vede che ha tanta voglia di giocare.
Belec (Carpi) 6,5: evita nel primo tempo che Antenucci e Bonifazi infieriscano ancora di più sul Carpi. Incolpevole sui gol, anche se sul rigore del 2-0 non ha nemmeno accennato il tuffo. Negli ultimi 20′ del secondo tempo rivede i fantasmi in un paio di contropiedi, l’ultimo dei quali porta al lapidario 4-1 di Zigoni.
Meret (SPAL) 6,5: una sola grande parata su Mbakogu al 44′ per evitare il 3-1 che avrebbe riaperto la partita in vista della ripresa. Ben protetto dai suoi difensori, sicuro nelle prese aeree e su qualche tiro da fuori area di Bifulco e Fedato. La ciliegina sulla torta è la prima convocazione da parte del c.t. dell’Italia Gian Piero Ventura per le sfide contro Albania e Olanda. Un week-end perfetto per il 19enne portiere scuola Udinese che a Ferrara sta vivendo da protagonista la sua prima stagione da titolare nel professionismo.
FLOP
La difesa del Carpi 4: disastrosa nel primo tempo, una volta corretta durante l’intervallo regge fino al 75′ quando inizia a dare spazi in contropiede. Lasicki deve ancora imparare tanto. Antenucci lo scherza a piacimento e dura solo 45′. Poli, messo a sinistra dietro a Fedato, spesso si è accentrato per dare una mano ai centrali. Non sale mai in attacco e soffre poco contro Lazzari,i giocatori biancocelesti sbucano da ogni parte. Gioca la ripresa da centrale con Gagliolo. Al 75′ si impappina con la palla sulla trequarti e fa partire un contropiede che Floccari e Antenucci incredibilmente non sfruttano davanti al solo Belec. Gaglio è il meno peggio anche se tiene in gioco Zigoni per il 4-1. Struna attacca con convinzione nel primo tempo e in difesa dorme, lasciando scoperta la fascia destra e facendosi beffare dai mobilissimi Floccari e Antenucci e persino da una miniatura come Del Grosso che, sbucandogli alle spalle, spreca il 3-0 su cross di Floccari. Migliora in attenzione nel secondo tempo con alcuni cross, come quello del 3-1. Letizia ci prova nelle due fasi e non va oltre qualche isolata falcata.
Lollo (Carpi) 4,5: regala ingenuamente alla SPAL il rigore del 2-0. Inspiegabile la trattenuta su Schiavon, messo spalle alla porta e in posizione defilata. L’ex Avellino accentua la caduta,Nasca era vicino e non ha avuto dubbi. Si poteva dare come non. Sommerso insieme a Mbaye dal palleggio e dalla cattiveria dei ferraresi. Purtroppo sul suo voto pesa tantissimo questo errore che, subito dopo l’1-0, ha iniziato a presagire il crollo biancorosso. Al 64′, in pieno assedio, lascia il posto a Bianco che inizia con il piglio giusto e poi non gira coi compagni.
Castori (all. Carpi) 5: data l’indisponibilità di Romagnoli, mette al centro della difesa Lasicki insieme a Gagliolo. Il primo tempo gli basta per capire di dover cambiare il polacco e tutto l’ordine del reparto (Struna, Gagliolo, Poli e Letizia tornato terzino). Dovrebbe provare a puntare di più su Bifulco. La SPAL è sazia, riesce a controllare con qualche affanno anche durante la riscossa del Carpi, poi quando vede gli spazi torna a fare fiamme. Inserisce Bianco per risparmiare Lollo e fare filtro. Quando l’assedio inizia a fermarsi, toglie Lasagna (non la prende bene) e mette Beretta che non tocca mezzo pallone. Una scelta che comunque non scuote né cambia il copione della partita.
Mbakogu (Carpi) 5: sempre anticipato dalla difesa ospite. Al 44′, finalmente libero, calcia addosso a Meret il pallone del possibile 1-3. Mette lo zampino nel gol di Lasagna,per il resto non riesce a incidere.
MENZIONE SPECIALE TOP
Semplici (all. SPAL) 7: guida una squadra tutta italiana, quadrata e che va ancora a mille (12 risultati utili consecutivi) dopo 31 giornate di campionato. Ieri al Cabassi è stato compiuto con sicurezza e autorità il primo vero passo da capolista, andando addirittura a +4 sul favorito Hellas. Ha dato nuova fiducia a Floccari e Antenucci e sta continuando a plasmare un gruppo che già nella scorsa Lega Pro aveva fatto sfracelli.
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