Oggi la nostra rubrica ci porta a conoscere Barbara Martini, detta Baby. Barbara pratica il tiro dinamico da quattro anni e un paio d’anni fa ha deciso di cimentarsi come agonista.
Le chiedo cosa l’abbia spinta a iniziare e mi racconta che un suo amico già faceva tiro dinamico, il fascino per l’arma come attrezzo sportivo ha fatto il resto. Così Barbara ha deciso di provare e nel tiro dinamico ha trovato una disciplina sportiva che le permette di scaricare la tensione, e sui campi ha trovato tanti amici.
Nella vita Barbara fa l’operaia, il sabato lo dedica agli allenamenti, fortunatamente ha un campo da tiro a soli quaranta chilometri da casa. Per noi del dinamico queste distanze sono rare, solitamente i campi attrezzati implicano spostamenti ben più impegnativi.
Barbara, raccontami una tua giornata di gara.
«Occorre fare tutto per bene e prepararsi già dalla sera prima: borsa con l’occorrente per la giornata fuori casa, pistola pulita e pronta, cinturone e cartucce. Al mattino infilo la divisa e parto con tutta la squadra, dopo aver fatto una colazione sostanziosa». Le chiedo quale sia il suo umore sui campi di tiro: «Mi sento sempre a mio agio, i tiratori sono persone tranquille – mica degli esaltati! – e quindi è facile fare amicizia. Noi donne siamo ancora poche, ma siamo stimate e trattate con riguardo dai nostri colleghi uomini».
Parlando con Barbara scopro che ha due figli e che il più grande a volte la segue in gara: «Ma se i miei figli decideranno di fare questo sport sarà solo perché l’hanno deciso loro, non certo perché io li obblighi a provare», mi spiega.
E cosa succede quando amici e colleghi scoprono che Barbara è una atleta di tiro dinamico?
«Wow, mi dicono, che sport affascinante!». In effetti in Italia il tiro dinamico è uno sport ancora da scoprire ma già si nota un buon ricambio generazionale. Chissà se raccontare e fotografare questo sport aiuterà a farlo conoscere più in fretta… A questo proposito domando a Barbara se abbia remore a farsi immortalare mentre lo pratica: «Non ho problemi per le foto e rivedermi mi fa molto piacere. A volte mi scappa anche da ridere rivedendomi in certe posizioni buffe».
Mi informo sui successi sportivi di Barbara e le chiedo se abbia un atleta di riferimento.
«Vado fiera del fatto che, nonostante gli impegni familiari non mi permettano di allenarmi quanto vorrei, riesco comunque a non mollare. Fare tiro dinamico mi diverte, e questa è la cosa più importante. Dovendo indicarti un atleta che credo rappresenti un sano esempio sportivo, mi fa piacere ricordare il ciclista Michele Scarponi, da poco scomparso».
In cosa credi consista lo spirito del tiro dinamico?
«È uno sport sano che insegna a controllarsi emotivamente e ad avere maggior sicurezza in se stessi». E le donne cosa portano di buono al tiro dinamico? «Colore e allegria!», mi risponde Barbara.
Dunque come si trova Barbara con gli atleti di tiro dinamico? «Benissimo. Grazie allo sport ho stretto amicizie importanti e vere. È bellissimo ritrovarsi tutti insieme fuori dal campo di tiro, a mangiare una pizza, a bere una birra, a fare chiacchiere e risate». E in gara? «Quando arrivo in gara sono agitata perché sono molto emotiva, ma dopo i primi stage mi tranquillizzo. Mentre faccio gli esercizi parlo da sola, e se sbaglio mi scappa anche da ridere. È questo che mi piace del tiro dinamico: la spensieratezza, il fare sport senza pensare ai problemi di ogni giorno. Devi solo concentrarti e prendere la mira, e magari riesci pure a centrare il bersaglio!».
Grazie a Barbara Martini che oggi ci ha raccontato come vive il tiro dinamico sportivo. Con gioia, con impegno, ma anche con grande passione. Senza scordare i rapporti umani e le amicizie che questo sport porta in dono.
Testo di Gaia Conventi, foto di Gioia Conti