Si allungano le giornate e si accorciano le partite. La primavera oramai inoltrata getta sempre un velo malinconico sui tanti appassionati di calcio sparsi per l’Italia pallonara, determinati fino all’ultimo a godersi le giocate dei propri beniamini in attesa della calata, come ogni anno, del sipario sullo spettacolone. Riaprirà non prima del 20 agosto prossimo, ragion per il quale, specie per le dieci assegnate a disputare la penultima partita entro le mura amiche, la gara della trentasettesima giornata rappresenta per alcuni un arrivederci, per altri un addio, nell’attesa che il caldo sole estivo faccia sciogliere definitivamente progetti e congetture ancora congelate. E’ il caso su tutti di Eusebio Di Francesco e del “suo” Sassuolo, inteso come piano quinquennale necessario di un pronto ed esaustivo rinnovamento, sebbene il proprio condottiero, di fatto, pronto non lo sia per niente, specie ad ascoltare le dichiarazioni degli ultimi giorni. L’aria condensata attorno alla società emiliana è difatti ancora piuttosto impenetrabile, forse in silenzioso indugio della caduta del primo tassello di questo domino tutto italiano chiamato “valzer delle panchine”, dove ogni anno, a maggio, prendono parte diversi partecipanti fra gli allenatori di Serie A, spesso richiamati dal classico posto vagante presso una società di primo livello. Tanto più che, mai come questa stagione, il ballo pare essere parecchio affollato, con Fiorentina, Roma e Inter tutte in attesa del proprio futuro cavaliere e ancora impegnate a districarsi nella difficoltosa e ponderata scelta tra i vari pretendenti. Fra questi potrebbe esserci sicuramente proprio il tecnico abruzzese, il quale pare comunque disposto a lasciare aperta fino all’ultimo la porta anche ad una possibile prosecuzione del rapporto con la compagine nero verde, impegnata, nel frattempo, a preparare l’ultima gara casalinga dell’annata, aspettando il sempre pericoloso Cagliari di Massimo Rastelli. Il giocattolo di presidente Giulini è infatti organizzazione solida e ambiziosa, capace di imbastire acquisti di primo livello come già dimostrato nel corso del passato calciomercato, seppur ad un’ottima capacità realizzativa faccia da contraltare un reparto arretrato mostratosi più di una volta non all’altezza della categoria, specie fuori casa, dove gli isolani hanno raccolto il pallone nella propria rete in ogni singola partita giocata lontano dal Sant’Elia. Cercando quindi di scrollarsi di dosso questo fastidioso “primato”, l’ex allenatore dell’Avellino non pare disposto a sovvertire le gerarchie, schierando compatto la propria linea difensiva, orfana di Ceppitelli, composta da Isla, Pisacane, Bruno Alves e Murru, mentre a centrocampo Ionita e Tachtsidis agiranno da perni bassi della formazione, utili a sostenere l’ampio dispiegamento di pedine offensive alle spalle del bomber Marco Borriello, protagonista di una vera e propria seconda giovinezza nel capoluogo sardo, dove finora ha realizzato 16 reti in appena 33 presenze.
QUI SASSUOLO. Necessaria di aggiustamenti è invece la compagine emiliana, priva per un altra settimana di Duncan e Pellegrini, debitamente rimpiazzati dal redivivo Sensi e da capitan Magnanelli pronto a giocarsi le proprie carte dal primo minuto. Poche sorprese invece in attacco dove il micidiale Iemmello ammirato queste settimane verrà riproposto al centro del tridente composto, tra gli altri, da Berardi e Politano, mentre per quanto riguarda la difesa dovrebbe rivedersi Adjapong dal primo minuto, in sostituzione di un Lirola parso comunque in grande crescita durante l’ultima uscita a San Siro.
PROBABILI FORMAZIONI
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Adjapong, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Magnanelli, Sensi, Missiroli; Berardi, Iemmello, Politano. all – Di Francesco
CAGLIARI (4-2-3-1): Rafael; Isla, Pisacane, Bruno Alves, Murru; Ionita, Tachtsidis; Joao Pedro, Farias, Sau, Borriello. all – Rastelli