L’amministratore delegato del Carpi Stefano Bonacini ha parlato ieri sera nel programma Sport Qui, andato in onda su Tv Qui per l’ultima volta in questa stagione 2016-2017. Il patron biancorosso ha ripercorso il cammino del suo club e ha commentato l’addio di Fabrizio Castori. Due giorni dopo il mister marchigiano, oggi è toccato al direttore sportivo Giancarlo Romairone salutare il Carpi: in attesa di un’ufficialità, il suo destino sarà in Serie A col Chievo.
Che aria si respira nell’ambiente Carpi una settimana dopo la Finale di ritorno dei Play-off contro il Benevento?
“C’è molto dispiacere. È stata una stagione faticosa, è finita male, però bisogna voltare pagina e guardare avanti. Faccio ugualmente i complimenti alla mia squadra per quello che ha fatto, dovendo sempre rincorrere non era facile arrivare in Finale. E rinnovo i complimenti anche al Benevento per la promozione”.
C’è stato un momento in cui hai creduto che il Carpi avrebbe potuto lottare fino in fondo per la Serie A?
“A Verona ho creduto che la squadra avrebbe fatto dei Play-off importanti. Ovviamente non credevo di vincere in nove contro undici a Frosinone… C’è stata una dose di fortuna che, purtroppo, è mancata nell’ultima partita”.
Dopo tre grandi anni, come è stato lasciarsi dopo tre anni con Castori?
“Abbiamo deciso insieme di finire il rapporto. Ho parlato con lui e anche con lo staff. Avevo capito che c’era qualche problema di motivazioni dopo la Finale del Vigorito, ma in maniera educata e corretta il mister ha scritto una lettera toccante. Castori è uno della nostra famiglia. Lascia tanto a livello umano. È un tecnico vecchio stampo con valori che vanno aldilà del lato sportivo”.
In caso di promozione, Castori sarebbe rimasto?
“Il rinnovo sarebbe stato automatico in caso di Serie A. Come detto prima, le motivazioni hanno avuto un peso”.
Fisicamente la squadra aveva pagato dazio?
“In questa stagione abbiamo avuto molti infortunati che hanno finito con poca benzina. Lasagna ha giocato 47 partite su 47, ma alla fine ha pagato pure lui la stanchezza nonostante non avesse avuto nessun problema serio”.
I nuovi arrivati in estate, ossia Blanchard, Catellani, Comi, non erano idonei per il Carpi?
“Volevamo affrontare il campionato mantenendo l’ossatura della scorsa stagione aggiungendo alcuni giocatori esperti per la categoria. Purtroppo i nuovi come Blanchard, Catellani e Comi non si sono integrati ai meccanismi del Carpi e a gennaio li abbiamo mandati in altre squadre. È partito anche Crimi. Solo Blanchard tornerà per il raduno e vedremo cosa fare”.
Quanto è stato importante il ritorno di Mbakogu?
“Noi facciamo punti e diamo il massimo giocando con Mbakogu. Con le due punte abbiamo faticato molto nel girone d’andata. Jerry ha dovuto ambientarsi di nuovo dopo l’esperienza in Russia e, una volta che ha ripreso fiducia, ha fatto bene e ci ha dato una mano, anche in coppia con Lasagna con cui ha dimostrato di poter giocare”.
Partito Castori, uno dei nomi per la panchina è Nicola Antonio Calabro, reduce da una bella stagione in Lega Pro con il Francavilla.
“Calabro è uno dei nomi. Saremo vicini a una decisione nei prossimi giorni. Chiunque sarà l’allenatore, abbiamo l’intenzione di mantenere tutto lo staff tecnico”.
RIPRODUZIONE RISERVATA