Dopo un intenso anno di lavoro a stretto contatto con gli Stings, il team manager Matteo Siliprandi lascia i biancorossi per concentrare i suoi sforzi sulla sua attività commerciale. Al suo posto, la società ha già comunicato la nomina di Gianluca Sacchi, che ha avuto esperienze nel basket locale a Bancole e San Pio X, come nuovo team manager a tempo pieno. Queste le ultime parole da biancorosso di Siliprandi in questa speciale intervista realizzata in collaborazione con l’ufficio comunicazione degli Stings:
Matteo, che stagione è stata?
E’ stata una stagione che ha portato comunque grandi soddisfazioni dal punto di vista della crescita della società e dell’entusiasmo nel territorio mantovano. Abbiamo avuto un palazzetto pieno per molte partite. Inoltre, girando con la squadra, era palpabile l’affetto della tifoseria per i giocatori, a cui chiedevano autografi e foto quando li incontravano per strada. Parte di questo merito va ovviamente anche ai giocatori che si sono fatti amare dalla città. Per quanto riguarda le vicende sul parquet, ci sono state due vittorie che ricordo con grande piacere. La prima è sicuramente quella con la Virtus Bologna, una squadra che si è rivelata essere la migliore del campionato. Oltre a questa, quella contro Verona dell’andata è stata molto importante, visto che si arrivava da una serie di risultati sfavorevoli e la vittoria tirata con Chieti all’overtime.
La partenza negativa nella serie dei playoff, secondo me, ha influito tanto. Ci è mancato tanto Corbett che ha patito tanto, a livello psicologico, l’infortunio del match con Ravenna. Sono stato tra i primi ad avvicinarmi a lui dopo la caduta rovinosa al PalaDeAndrè e mi sembrava molto preoccupato e spaventato. Poi la cosa si è risolta praticamente subito in ospedale, ma credo che questo episodio l’abbia condizionato molto nel non esprimere tutto il suo atletismo nei playoff.
Personalmente credevo molto nella ‘remuntada’, visto comunque il clima positivo che c’era nel gruppo anche dopo il 2-0 di Voghera.
Te nello specifico come hai vissuto questa esperienza a Mantova?
A livello personale è stata un’esperienza bellissima, unica e importante dal punto di vista dell’impegno. Mi sono diviso ogni giorno tra la mia attività in negozio e gli Stings. Ringrazio tanto mio papà Davide che mi ha aiutato nella gestione del negozio quando non c’eravamo io né Lorenzo, il mio dipendente. Non posso che sperare di ripetere una simile annata in futuro, magari quando riuscirò a mettere a posto certe cose con la mia attività.
La cosa che più mi fa piacere è aver creato un legame di amicizia e stima reciproca con tutti i giocatori, in particolare con Jacopo Giachetti, Lorenzo Gergati e Andrea Casella che si sono rivelate persone speciali. Si sono tutti rivelati dei professionisti esemplari, posso assolutamente smentire le voci che parlavano di serate “di eccessi” a Mantova, così come ci tengo a dire che le sconfitte non sono arrivate certamente per scarso impegno negli allenamenti. Per Gergati sono contentissimo della sua conferma. Per lui non è stato un anno facile, vista la diversa costruzione del roster rispetto all’anno precedente, ma come capitano si è fatto valere eccome. E poi in numerose partite si è reso protagonista a livello tecnico e tattico. La società ha fatto la scelta giusta, ha confermato un giocatore che, oltre ad essere importante in campo, ha dimostrato di poter fare crescere il marchio Stings anche in città.
Per motivi lavorativi, però, non sarai in biancorosso la prossima stagione…
Lorenzo ha un grosso problema di salute e non so quando potrà rientrare. Questa carenza di personale, unito al fatto che ho in mente alcuni progetti per la mia attività, non mi dà la possibilità di garantire la mia presenza agli Stings, soprattutto durante la settimana. Da parte mia ho ritenuto più opportuno defilarmi e lasciare che la società si dotasse di una persona (che so essere assolutamente competente e preparata) che potesse garantire un impegno costante alla Dinamica. Non potevo continuare con gli Stings perchè non ho più il tempo, preferisco passare il mio ruolo ad una persona competente come Gianluca Sacchi, full-time. Le esigenze degli Stings non erano compatibili con la mia disponibilità
Che idea ti sei fatto del mercato della Dinamica e che aspettative hai per il prossimo campionato?
La società sta costruendo la squadra in modo davvero ottimo. Ci sono giocatori con meno esperienza rispetto all’anno scorso, tipo Giachetti. Così come mancherà l’estro di Amici. Moraschini? Porterebbe tanto talento e voglia di rilanciarsi dopo il brutto infortunio. Jones non ha certo bisogno di presentazioni, Brownridge mi sembra che abbia ottimi mezzi atletici e tutto il necessario per fare bene nel nostro campionato. Cucci ha tanta voglia di migliorarsi, Vencato avrà tanta responsabilità in più, anche se l’anno scorso ha appreso tanto da Giachetti. Candussi ha dimostrato di essere un giocatore di grande livello ai playoff. Se continua su questa linea è probabile che per lui si riapriranno le porte della Serie A. Timperi, appena convocato in Nazionale under 20, non avrà problemi a confermarsi anche a Mantova.
(Foto Ufficio Stampa Stings)