Definiti i 3 pezzi che, col loro arrivo, hanno suscitato un grande dibattito in tutto il basket bolognese e non solo, dopo le polemiche vere o presunte dei vari cda, con le voci vere o presunte dei dissapori tra parte tecnica ed economica, la nuova Virtus, paragonata dal suo Presidente ad un’automobile, verrà consegnata al pilota il 17 agosto ma, ad oggi, priva della chiave d’accensione. Se non si vorrà paragonare proprio ad una formula 1, in cui il motore si avvia solo ai box, la chiave, leggi il play maker, andrà trovata e consegnata ad Alessandro Ramagli.
Già perchè, con una batteria di giocatori come quelli già assoldati, col n. 4 probabilmente americano da trovare, il ruolo del play diviene ancor più fondamentale che in qualsiasi altra squadra dove , da sempre si sostiene, l’importanza dell’asse play – pivot. In questa Virtus oltre ad un play in grado di “accendere” Lawal con le giuste cadenze e imbucate, si tratterà d’ indovinare e mantenere gli equilibri tra esterni di grandissima personalità come Aradori e Gentile. Sul nome di chi sarà il prescelto, non è dato, ad oggi, avanzare ipotesi, mentre sul profilo di giocatore che verrà, è molto facile intuirne le caratteristiche. Non potrà essere un giovane nè un play troppo “moderno”, cioè con molti punti nelle mani (e quindi evitando eccessive tentazioni individuali). Un play “vecchio stampo” : grande passatore, uomo assist tra le cui mani il pallone resta lo stretto tempo necessario per mettere in condizioni di accendere le bocche da fuoco di cui questa squadra dispone. Un giocatore di grande carisma (da godere della considerazione dei compagni) ma allo stesso tempo “umile” quanto basta per togliersi di dosso i riflettori perchè possano emergere i veri protagonisti. Certamente un profilo non facile (certamente costoso) ma, se arriva, in grado di togliere a Ramagli i pensieri e i dubbi. Dubbi che invece non sembra avere chi fa pronostici per mestiere.
La Snai ha ufficializzato le quote del campionato Milano 1,70, la Virtus a 5,0 le altre tutte dietro anche abbastanza distanti. I commenti si sono sprecati ma in fondo che sorpresa è ? Bologna – Milano o Virtus – Olimpia, le Vnere contro le scarpette rosse è a tutti gli effetti il derby d’Italia del basket. Anche se, da quando esistono i play off, Bo – Mi è stata finale scudetto solo due volte, nei 30 anni precedenti, la Virtus è finita ben 15 volte seconda dietro Milano. Sono o non sono le due squadre più titolate del basket italiano ? Se dovesse essere la finale scudetto andrebbero in campo ben 42 scudetti senza contare coppe europee, coppe Italia e tanto altro ancora, sarebbe un ritorno alla storia e alla tradizione di cui il basket italiano avrebbe una grande necessità.