Antonio Calabro, il nuovo allenatore del Carpi, è stato presentato oggi a mezzogiorno alla stampa nella sede di Gaudì in Via Nuova Ponente. Insieme al mister c’erano il patron Stefano Bonacini, il d.s. Matteo Lauriola e il direttore generale Matteo Scala.
. Stefano Bonacini, amministratore delegato del Carpi.
“Oggi è un giorno importante per la nostra società. Aspettavamo il consenso della Lega per presentare il mister. Dopo tre anni con Castori, abbiamo deciso di dare un taglio al passato, pur ringraziando il mister per il lavoro fatto. Siamo consapevoli della scelta, abbiamo valutato l’uomo e il professionista. La squadra è completamento nuova. Dopo la scorsa stagione eravamo soddisfatti e amareggiati, quindi abbiamo deciso di intraprendere una nuova strada che speriamo ci dia risultati positivi. Ora lascio la parola al mister, ma prima voglio dedicare alcune parole ad Andrea Catellani, un nostro ex giocatore che oggi si è ritirato per un problema di salute. Gli facciamo l’in bocca al lupo e gli mandiamo un grosso abbraccio. Speriamo che stia meglio, la vita continua e sappiamo che sarà grande anche fuori dal campo“.
. Antonio Calabro, allenatore del Carpi.
“Come è nato il contatto con il Carpi? La trattativa è nata al mare. Mi sono visto a Lecce con il direttore e mi aveva parlato di questa opportunità. Voglio ringraziare il Francavilla per avermi permesso di mettermi in mostra. Gli obiettivi non dipendono solo da allenatore, presidente o direttore, ma sono frutto di tutti. Ringrazio il presidente e il direttore generale per la fiducia. Volevo anche complimentarmi con mister Castori perché ha dato una certa mentalità ai giocatori, tutti pronti a dare il massimo con impegno e abnegazione. Ha visto giocare il Carpi? Cosa pensa del cambiamento in atto nel mercato estivo? Ho visto tante partite del Carpi negli anni passati. Ero nella Finale a Benevento, ho studiato la storia del Carpi e non sono d’accordo sulla parola cambiamento. Perché potranno cambiare i nomi, ma in questi giorni di ritiro ho visto grande intensità fisica, voglia di fare fatica ed essere squadra. Che bilancio fa del ritiro a Fai della Paganella? Il bilancio è stato molto positivo. Non ho avuto nessun problema, nemmeno da quei giocatori che erano in procinto di partire. Tutti sono stati professionisti fini all’ultimo giorno. La forma fisica è ancora da trovare, abbiamo disputato varie amichevoli e a breve inizieremo con le partite ufficiali. Si è fissato degli obiettivi? Non ho obiettivi precisi, penso solo a vincere la partita successiva. In ritiro è stato provato il 3-5-2. Sarà quello il nuovo modulo del Carpi?I moduli lasciano il tempo che trovano. Ci sono tanti movimenti in campo, ma l’importante è permettere ai giocatori di esprimersi al massimo delle loro possibilità. Il 3-5-2 mi ha fatto vincere tre campioni (2 di Eccellenza e 1 di Serie D, n.d.r.), ma il Carpi può fare anche il 3-4-3 perché ha giocatori molto duttili. Si ispira a qualche allenatore? Ho un debole per Antonio Conte. Mi piace il suo modo di essere allenatore e credo di essere nato con quelle prerogative“.
In seguito hanno parlato sul mercato anche il d.s. Lauriola e il d.g. Scala.
. Matteo Lauriola, direttore sportivo del Carpi.
“Ci può descrivere mister Calabro? Da calciatore l’ho avuto al Manfredonia ed è stato una colonna portante dal 2004 al 2008 in Serie C2 e C1. Non era un fenomeno, ma ha carattere e con la testa ha fatto una bella carriera. Credo che sia uno dei migliori allenatore in Italia e che un giorno sarà anche su panchine più importanti. Lui è stato l’unico nome in pole sulla panchina del Carpi e sarebbe arrivato anche in caso di Serie A. Cosa ha trovato nel Carpi? Gente che ha i miei stessi parametri. Sarà un Carpi 2.0. C’è gente che sta andando via, a cui bisogna solo dire grazie, ma il mercato è l’ultimo dei miei pensieri. Devo rimpiazzare i vari Letizia e Di Gaudio, però tutti i nuovi avranno i tre brand del Carpi, ossia gamba, qualità e voglia di emergere. Per esempio, Malcore lo conosco dalle Giovanili del Lecce e so quali sono le sue potenzialità. In entrata ci sono novità? Attualmente siamo vicini a una decina di giocatori (sorride, n.d.r.)“.
. Matteo Scala, direttore generale del Carpi.
“La nostra idea è continuare con questo gruppo. Alcuni hanno deciso di non rinnovare il contratto. Non vogliamo essere cattivi, ma vogliamo mantenerci e avere stabilità economica al Carpi. Gli incedibili sono diventati cedibili. L’ultimo è stato Gagliolo. Le cifre, per noi, sono state ottime e riflettevano il valore attuale. Se alcuni sono ancora qui o hanno altri anni di contratto o non l’hanno rinnovato. Il mercato durerà ancora un mese, noi abbiamo alcune offerte che non riteniamo sufficienti. Forse era l’ultima occasione per monetizzare al massimo“.
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