Si è ufficialmente chiusa l’avventura di Sasa Ilic sulla panchina della Terraquilia Carpi dopo due anni. L’allenatore croato, nativo di Umago, era approdato alla guida degli emiliani dopo aver lavorato bene in quel di Parenzo e Umago. Ilic aveva iniziato la sua prima avventura italiana in veste di coach precisamente il 17 agosto 2015, dirigendo la prima seduta della compagine carpigiana.
Il 4 settembre vince la sua prima partita in amichevole contro il Bologna United. Bisserà poi il successo imponendosi in gara non ufficiale contro il Cassano Magnago, nel giorno della ricorrenza dell’attentato alle torri gemelle. Il 20 settembre realizza l’esordio da allenatore in Italia in gare ufficiali battendo il Casalgrande, dell’attuale tecnico Nezirevic, nella prima partita della nuova stagione.
La striscia di vittorie terminerà il 21 ottobre contro la corazzata Romagna, raccogliendo così la sua prima sconfitta in Italia. Dopo il ko interno contro la squadra di coach Domenico Tassinari, gli uomini di Ilic saranno artefici di una striscia di vittorie, che perdura fino all’inizio del nuovo anno. Nelle prime due gare disputate rispettivamente il 24 gennaio in casa contro l’Ambra, e il 30 gennaio ospiti del Romagna al PalaCavina, Ilic ottiene due sconfitte, che paradossalmente saranno determinanti ai fini della regular season.
Il 7 febbraio il coach croato è costretto a fare i conti con la squalifica della forte ala sinistra Vito Vaccaro, che per un anno e due mesi non potrà calcare i campi.
La vicenda desta non poche preoccupazioni allo stesso tecnico, che per il ruolo di ala di mano destra poteva contare solo sull’appena ventunenne Veselin Hristov , prospetto di qualità ma ancora troppo acerbo per ricoprire un ruolo così pesante.
La regular season viene ipotecata con due vittorie di fila, rispettivamente contro Bologna handball e l’Estense handball, quest’ultima irriconoscibile tra le mure amiche.
Nella tre giorni di coppa Italia giocata nel primo weekend di Marzo in quel di Lavis, Ilic fà il possibile per portare la sua squadra in finale, ma i reteirati tentativi risultano vani perché gli emiliani si piazzeranno in seguito a ridosso del podio, alle spalle di Fasano, Bolzano e Romagna.
L’11 marzo debutta in poule play off con una sconfitta ai tiri dai 7 metri in quel del PalaEstra di Prato contro l’Ambra. Il girone di andata lo chiude con due vittorie tra le mure amiche di cui uno nella vigilia di Pasqua contro il temibile Romagna.
Aprile non inizia nel migliore dei modi, in quanto arriva la sconfitta in casa del Romagna, che darà poi la certezza matematica alla compagine imolese all’accesso diretto in semifinale scudetto; il 16 e il 23 aprile la Terraquilia vince contro l’Ambra al Vallauri e in terra marchigiana contro la Dorica Ancona: i due successi conseguiti fanno sì che si materializzi la partecipazione alla poule di ammissione del weekend del 29-30 aprile e 1 maggio.
Nella tre giorni di Chieti la squadra emiliana supera, seppur con evidenti difficoltà, il Conversano e il Pressano, accedendo così in semifinale scudetto, dove per il terzo anno troverà la Junior Fasano. L’andata giocata nel brindisino risulta essere devastante, poichè i padroni di casa trionfano con il punteggio di 31-24. Sette giorni più tardi, nel match di ritorno, al PalaBursi di Rubiera la Terraquilia compie un impresa a metà, superando gli avversari con uno scarto di 4 gol.
Il primo anno di Sasa Ilic si conclude con un quarto posto in coppa Italia e un terzo posto in campionato.