Domani sera il Carpi esordirà nella Serie B 2017-2018 al Cabassi contro il Novara alle 20:30. L’allenatore Antonio Calabro ha parlato oggi a mezzogiorno in conferenza stampa, dando le sue impressioni sulla condizione della squadra e su quello che sarà il suo esordio assoluto su una panchina di Serie B.
Come arriva il Carpi alla prima giornata di campionato?
“Credo che arriviamo nel miglior modo possibile. Faccio i complimenti alla società per il mercato che sta facendo e allo staff tecnico che mi ha messo nelle condizioni migliori per operare al massimo“.
C’è una certa emozione per aver fatto un altro salto di categoria in pochi anni?
“Sono sempre stato un debuttante. Ho avuto la fortuna e l’onore di conquistare la categoria successiva sul campo. Come in passato, devo dimostrare di meritare anche la Serie B, quindi non ho emozioni particolari perché sono abituato a queste situazioni“.
Il Carpi si può considerare tra le prime delle outsider?
“Fare le griglie è cosa per i giornalisti. Noi viviamo di lavoro concreto e quotidiano sul campo. Io ragiono partita per partita. Tutti gli anni le mie squadre erano considerate in lotta per la salvezza. Preferisco essere un outsider perché il Carpi è cambiato molto, ma ci sono tanti ragazzi che hanno fame e vogliono dare tutto sé stessi per fare bene. Le luci potremmo accenderle su di noi solo a campionato in corso“.
Che squadra è il Novara?
“Il Novara è una squadra che ha un allenatore molto competente e giocatori di grande esperienza in Serie B, con un attacco importante composto da gente come Sansone, Macheda e Maniero. Il pre-campionato è stato difficile, ma stanno provando un nuovo modulo come il 4-3-3, variabile con il 3-5-2 della scorsa stagione“.
Il tuo modo di far giocare il Carpi è diverso rispetto agli standard di queste stagioni.
“Il gioco è diverso, stiamo provando la difesa a tre e a tenere la palla, ma a me non piace avere un possesso fine a sé stesso. La squadra deve essere capace di fare tutto, dal pressare alto per attaccare la profondità all’abbassarsi coi tempi giusti. Le mie squadre hanno sempre avuto il mio carattere“.
Vorresti qualche altro rinforzo? Tra questi ci sarebbe Saric, prodotto delle Giovanili.
“Sarei contento se la rosa rimanesse così come è. Saric è un giocatore che mi piace per la predisposizione al sacrificio. Inoltre ha umiltà ed è un ’97 uscito dal vivaio, quindi parliamo di un patrimonio del club“.
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